Un italiano su 10 è vegetariano! Non per tutti è la stessa cosa ma l'1 ottobre si festeggia

L'8,2% della popolazione italiana si definisce vegetariano, ma con delle differenze: dai vegani agli ovo-vegetariani passando per fruttariani e pescetariani. Grattacapo o nuova opportunità per i ristoratori?

01 ottobre 2021 | 09:30
di Claudio Zeni

Il primo ottobre è la Giornata Mondiale dei vegetariani. Istituita nel 1977 dalla North American Vegetarian Society in occasione del Congresso Vegetariano Mondiale in Scozia, e approvata nello stesso anno dall’International Vegetarian Union, è l’occasione per promuovere ricordare l’importanza di un regime alimentare virtuoso e cruelty free.

 

L'8,2% della popolazione italiana è vegana o vegetariana

Quasi una persona su dieci, in Italia, è vegana o vegetariana. A rivelarlo sono i dati del Rapporto Italia 2021 di Eurispes, giunto quest’anno alla 33° edizione e presentato lo scorso 13 maggio. Secondo i risultati dell’indagine annuale vegetariani e vegani sono infatti l’8,2% della popolazione, un dato in leggero calo rispetto al 2020, quando erano l’8,9% del totale. Le persone che hanno dichiarato di essere vegetariane sono il 5,8% della popolazione, mentre i vegani sono il 2,4%. A scegliere un regime vegetariano sono più le donne rispetto agli uomini (6,9% contro il 4,7%). Tra i vegani, invece, la situazione è ribaltata: gli uomini sono il 2,7% contro il 2% delle donne. C’è anche chi afferma di non seguire attualmente una dieta priva di prodotti animali, ma di averlo fatto in passato: sono il 6% degli uomini e il 7,3% delle donne. In generale, per molti vegetariani e vegani escludere dalla propria dieta la carne significa, non solo abbassare il rischio di malattie cardiovascolari, ma anche avere rispetto degli animali e dell’ambiente, poiché la diffusione degli allevamenti contribuisce profondamente alla produzione di emissioni e all’incremento dei liquami, alla base della contaminazione di acquee e terra.

 

Non tutti i vegetariani sono uguali

È bene però ricordare che non tutti i vegetariani evitano gli stessi prodotti:

  • gli ovo-vegetariani evitano la carne, il pesce e tutto il latte e i prodotti derivati dal latte;
  • i latto-vegetariani non mangiano carne, pesce o uova;
  • i pescetariani evitano la carne, ma mangiano pesce;
  • i vegani vivono senza prodotti animali, non solo nella loro dieta, ma anche senza prodotti in pelle e lana;
  • i fruttariani, infine, si impegnano a garantire che le piante non siano danneggiate o siano danneggiate il meno possibile preferendo mangiare frutta caduta e noci.

 

Al Preidlhof Hotel una proposta gourmet all'insegna del Mindful Eating

«Nel nostro hotel per buongustai in Alto Adige anche i vegetariani convinti vengono completamente soddisfatti - ricorda Klaus Ladurner, direttore del Preidlhof Hotel 5 stelle di Naturno (Bz) - l’esclusiva colazione a buffet offre ogni giorno prodotti vegetariani così come nel nostro Lunch Time Buffet. Inoltre, il nostro team di cucina propone una speciale cena vegetariana gourmet di sette portate la cui base sono preferibilmente prodotti stagionali e locali. La nostra filosofia di soggiorno "The Preidlhof Way", bilancia piacere e cura per rendere la permanenza nel nostro hotel un’occasione di crescita e sviluppo personale, oltre che di svago e divertimento. La proposta food si fa ancora più ricca con i piatti ideati dal nostro chef Vlastimil Stava, ispirati al Mindful Eating per un menu che  stimola un’alimentazione sana, consapevole e sensoriale, considerando la stagione, la qualità e la combinazione degli ingredienti al fine di creare ricette vegetali, integrali, senza lattosio, soia, glutine e zucchero raffinato».

 

Al ristorante l'ErbHosteria la tradizione toscana rivisitata in chiave vegetariana

Dall’Alto Adige in Toscana, dove  nel cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo, Piero Valentini, sommelier professionista Ais, gestisce il suo Ristorante l'ErbHosteria a Rofelle di Badia Tedalda (Ar) con una filosofia semplice e ricercata offrendo ai suoi ospiti piatti ricchi di essenze naturali e di profumi unici.  Le sue ricette si discostano dall'abituale, distinguendosi per originalità e allo stesso tempo rispettando le tradizioni della antica cucina toscana. Quindi un ristorante non solo per chi è vegetariano, ma anche per chi vuole gustare piatti differenti dal solito in un ambiente conviviale e animato dalle spiegazioni ed i consigli di Piero con piatti a base di fiori, erbe e prodotti del sottobosco. «Nel nostro menu i piatti sono legati alla stagionalità - sottolinea Piero - tra i tanti mi piace ricordare la Misticanza selvatica di erbe e fiori, la Torta salata di borragine, lo Gnocco di pane e semi di papavero, i Croccanti di polenta all’ortica, i Fagottini integrali di achillea, le Foglie di stagione in tempura, i Tagliolini al nero delle trombette dei morti e topinambur, la Madeleine con salvia e lo Gnocco di pane e semi di papavero».  Un menu vegetariano da leccarsi i baffi!.

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Alberto Lupini


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