Puglia isolata, trasporti in tilt: è allarme per il turismo pasquale
Alle difficoltà che già si registravano nei trasporti si è aggiunta anche la frana che ha interrotto la linea ferroviaria Foggia-Caserta. E anche gli aerei, con l'avvicinarsi delle Feste, stanno subendo impennate
La Puglia rischia di rimanere isolata. Alle difficoltà che già si registravano - dai pochi collegamenti agli orari scomodi e ai ritardi dei treni - si è aggiunta anche la frana che ha interrotto la linea ferroviaria Foggia-Caserta. Senza contare che anche gli aerei, con l'avvicinarsi di Pasqua e del ponte del 25 aprile, stanno subendo impennate in tutta Italia e la Puglia non fa eccezione. Così la situazione è critica e potrebbe causare la perdita di turisti e introiti economici, oltre a creare disagi ai residenti.
Trasporti in Puglia, le conseguenze dei disagi
La carenza di collegamenti efficienti rende difficoltoso raggiungere i luoghi di lavoro, gli ospedali o le università, creando un ostacolo non solo alla mobilità, ma anche allo sviluppo economico e sociale della regione.
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Oltre ai disagi per quanti devono raggiungere i posti di lavoro e di studio, la regione rischia di perdere la sua attrattività turistica, con un danno economico significativo per il settore. Anche perché il rischio è che possa arrecarsi anche un danno di immagine, con la Puglia che potrebbe essere percepita come poco accessibile e poco efficiente, scoraggiando quanti volessero visitarla.
Trasporti in Puglia, la denuncia sui disagi
«I disagi sono molteplici - ha spiegato al Nuovo Quotidiano di Puglia Pierangelo Argentieri di Federalberghi Brindisi - un po' legati al costo dei voli che è pazzesco, oltre a tutto il resto; considerando inoltre i lavori sulla strada principale che non facilitano gli spostamenti. In linea di principio soprattutto per chi ha delle vacanze brevi vuol dire aumentare i tempi di percorrenza e ridurre la vacanza. La considerazione che faccio di fronte a queste situazioni è che il Pnrr ha fallito prima ancora di cominciare perché se punta a rendere un territorio efficiente dal punto di vista digitale e della sostenibilità, la realtà è che i voli sono sempre meno, caso Ita, i collegamenti ferroviari non sono all'altezza e quindi tutto come sempre è disatteso».
«Per oltre trenta giorni non ci saranno i collegamenti, se non con pullman sostitutivi - ha aggiunto Massimo Salomone, coordinatore Confindustria turismo Puglia -. Stiamo vedendo nelle nostre agenzie che in tanti stanno provando a disdire i biglietti dei treni e prendere i voli. Sappiamo bene però che i voli disponibili sono pochi e i posti destinati a low cost altrettanto, la forte domanda fa dunque schizzare le altre tariffe. II ??tro timore è che con la Pasqua di mezzo, i danni aumenteranno: molti turisti che dovevano venire da Roma, gli stranieri che fanno il tour e si spostano dalla Capitale in treno in giornata, potrebbero annullare la prenotazione e magari andranno altrove; lo stesso chi viene da Napoli per il weekend. Fino a quando non riusciremo ad avere collegamenti più age voli, in questi casi la Puglia rimarrà quasi isolata e raggiungibile solo su gomma. Finché non avremo l'alta capacità saremo periodicamente soggetti a questi problemi».
Giancarlo De Venuto di Asshotel Puglia ha concluso: «Questo disagio però è il dazio che si paga per non avere collegamenti in più direzioni, aerei e voli frequenti, strade scorrevoli e ben fatte e ferrovie adeguate. C'è da dire poi che c'è anche uno sbilanciamento incredibile tra le rotte su Bari e Brindisi, in un rapporto da uno a cinque. Il danno è tanto perché la tratta è proprio quella che collega a Roma e Napoli, occorre comprendere che il nodo dei trasporti è fondamentale perché il turismo abbia uno sviluppo economico migliore di quello che abbiamo oggi. E parlo non solo di ricettività ma anche di tutte le attività e i segmenti legati ai flussi turistici, e quindi all'intero territorio».
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Alberto Lupini
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