TripAdvisor e le recensioni «Tre milioni quelle false»

Il portale americano ammette di ricevere una valanga di commenti non veritieri o fasulli. Ma nonostante il dichiarato impegno a contrastarle sono tante quelle che finiscono online , danneggiando i ristoratori Nel primo Report sulla Trasparenza, il sito dice di aver passato al setaccio 2,7 milioni di recensioni sospette

18 settembre 2019 | 10:00
di Sergio Cotti
Lo sforzo, almeno a parole, sembra esserci. E anche il fatto la pubblicazione di un “Report sulla Trasparenza”, pare andare in questa direzione. D’altronde sono stati gli stessi tribunali a sentenziare che non tutte le recensioni che appaiono su TripAdvisor sono veritiere, anzi. Ora ad ammetterlo è lo stesso sito, che parla di tre milioni di commenti falsi (tra quelli respinti e quelli rimossi), grazie ad approfonditi controlli con “tecnologie avanzate”, molti dei quali (almeno un terzo) sarebbero stati bloccati ancora prima di finire online.

Il portale ha pubblicato un "Report sulla trasparenza"

Il numero è già di per sé mostruoso, ma di fatto lascia intendere che sia assolutamente sottovalutato, anche perché di recensioni false che riescono a passare tra le maglie dei controlli ce ne sono, e non sono certo poche. Oggi, per la prima volta, abbiamo a disposizione i numeri che lo stesso sito ha divulgato nelle scorse ore: i commenti che arrivano ogni anno sono 66 milioni. Di queste, 2,7 milioni sono state analizzate dei moderatori del portale perché giudicate sospette.

Ma il report non si ferma qui: il 4,7% delle recensioni inviate al sito (pari a 3,1 milioni) è stato respinto o rimosso dalla tecnologia avanzata di analisi, oppure manualmente; il 2.1% è stato giudicato falso e la maggioranza di questi commenti (il 73%) è stata bloccata prima di essere pubblicata. Facendo due conti, traducendo in numeri le percentuali che non sempre danno un'immediata contezza del fenomeno, sono due milioni le recensioni finite sul sito e poi rimosse.

«Essere certi che TripAdvisor sia una piattaforma fidata per i nostri utenti e business - ha dichiarato Becky Foley, senior director of Trust & Safety di TripAdvisor - è una massima priorità per noi. Negli anni abbiamo continuato a fare progressi con i nostri sistemi avanzati di individuazione delle frodi ma è una battaglia quotidiana e siamo ancora lontani dall'essere completamente soddisfatti». Il report inoltre spiega l'impegno di TripAdvisor nell'individuare i recensori a pagamento.

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