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sabato 23 novembre 2024  | aggiornato alle 02:20 | 109181 articoli pubblicati

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Roberto Dormicchi

Triglia di Bosco - Ristorante Piobbico (Pu)

Sono circa venti anni che svolgo questo lavoro con molta passione e sacrificio, in questo periodo grazie anche a numerosi viaggi di lavoro sono riuscito a fare molte esperienze su diverse tipologie di alimenti (pesce, carne selvaggina, tartufi e funghi). Ma il grande salto l’ho fatto circa dieci anni fa quando quasi per gioco sono andato per un mese a fare un’esperienza da stagista da Mauro Uliassi persona eccezionale e carismatica di grande valore professionale, col quale è nata una collaborazione continua che

mi permette tutt’oggi di poter lavorare saltuariamente con il suo staff essendo io già impegnato come insegnante di una scuola Alberghiera marchigiana. Inoltre collaboro con il Ristorante il Giardino di Massimo Biagiali un maestro di professionalità e rispetto dei prodotti e del territorio. Sono appassionato di sport avendo giocato negli anni passati a livello agonistico a calcio, esperienza che mi ha lasciato un grande insegnamento, lo spirito di squadra.


Cappelletti in brodo di gallina, zafferano e tartufo bianco

Cappelletti in brodo di gallina, zafferano e tartufo bianco

La ricetta dei Cappelletti in brodo di gallina, zafferano del Montefeltro al tartufo bianco di S.Angelo in Vado dello chef Roberto Dormicchi del ristorante Triglia di Bosco a Piobbico (Pu)

Nodino di Vitello con verza, Casciotta d’Urbino e tartufo d’Acqualagna

Roberto Dormicchi è sempre presente quando si tratta di raccontare con ricette il territorio di Pesaro Urbino. Questa ricetta celebra la Casciotta d’Urbino, la Favetta di Fratterosa e il tartufo bianco di Acqualagna

Patate sotto la cenere con tartufo bianco pregiato di Pergola

La ricetta dello chef Roberto Dormicchi del ristorante Triglia di Bosco a Piobbico (Pu), creata in occasione della Fiera del tartufo bianco pregiato di Pergola, ideale come antipasto ricco e saporito

Tournedos alla Rossini (o filetto alla Rossini)

Il Tournedos (o filetto alla Rossini) nacque dalla richiesta da parte del compositore di una variazione al tartufo per il suo filetto, uno chef gliel’avrebbe negata. Così, Rossini, irato, esclamò: «Alors, tournez le dos!»

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