Pane Cunzatu (Charleston, 5 giovani talenti ai fornelli
Promossi, la cucina siciliana può sperare)
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Caponata (Charleston, 5 giovani talenti ai fornelli
Promossi, la cucina siciliana può sperare)
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Pane, pomodoro e alici (Charleston, 5 giovani talenti ai fornelli
Promossi, la cucina siciliana può sperare)
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Pasta alla Norma croccante (Charleston, 5 giovani talenti ai fornelli
Promossi, la cucina siciliana può sperare)
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Ricchi e poveri (Charleston, 5 giovani talenti ai fornelli
Promossi, la cucina siciliana può sperare)
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Pancia e polpo (Charleston, 5 giovani talenti ai fornelli
Promossi, la cucina siciliana può sperare)
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Malvasia (Charleston, 5 giovani talenti ai fornelli
Promossi, la cucina siciliana può sperare)
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Mandorle in 3 consistenze (Charleston, 5 giovani talenti ai fornelli
Promossi, la cucina siciliana può sperare)
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Il ristorante Charleston, che ha appena festeggiato i suoi 50 anni carichi di storia e di riconoscimenti, è sempre più lanciato a riscalare le vette dell’eccellenza gastronomica palermitana.
Gli ingredienti della riuscita ci sono tutti: una gestione di esperienza nelle mani della proprietaria
Mariella Glorioso che sempre più si avvale della collaborazione delle giovani figlie Fiamma e Alice Anello, un personale che vanta anche 40 anni di lavoro nel ristorante affiancato da giovani volenterose leve, una
location di classe in una lussuosa villa di Mondello con arredi di epoca, un’eleganza sobria, un bel giardino ed una ampia veranda coperta.
Nicola Bandi, Vincenzo Santalucia, Mariella Glorioso, Davide Guidara, Peppe Torrisi e Santino Corso
Infine, ma non per ultimo, un cuoco di talento,
Santino Corso, che ha solo 29 anni ma di cui si sentirà parlare in futuro, un giovane che ha imparato con diligenza nei migliori ristoranti anche esteri e stellati, che ha saputo scalare i ruoli nella
cucina del Charleston, diventandone executive chef alla fine del 2016. Una scelta felice dei proprietari che stanno puntando sull’abilità, la tecnica, l’estro, la passione e l’entusiasmo di questo giovanissimo cuoco che ha portato una fresca ventata di innovazione e di cucina più spigliata.
Mariella Glorioso ama aprire le porte del suo ristorante ad altri importanti cuochi per delle serate a 4 o più mani. Per ultimo, vista la giovane età del cuoco ha pensato di affiancarlo con altri cuochi altrettanto giovani sempre siciliani ma con notevole talento tanto da saper reggere i fornelli di rinomati ristoranti. È nata così la cena “Giovani e Talenti, la Sicilia degli chef si racconta”
Sono stati quindi invitati i cuochi:
Nicola Bandi 31 anni “Osteria Il Moro” di Trapani,
Davide Guidara 24 anni “Eolian Milazzo Hotel” di Milazzo (Me),
Vincenzo Santalucia 32 anni “La Scala” di Agrigento e
Peppe Torrisi 29 anni “Talè Restaurant & Suite” di Piedimonte Etneo (Ct), giovanissimi cuochi che però possiedono già un ampio bagaglio cultural-gastronomico ed una padronanza delle tecniche di cottura più moderne oltre all’intento comune di riuscire a valorizzare i prodotti di eccellenza della nostra terra.

Questo il menu della cena: due amuse bouche: il “Pane cunzato” di Nicola Bandi (crema di grani antichi sifonata e acqua di pomodoro, sarde affumicate, origano, polvere di olive, croccante di pane, tuma persa e basilico croccante) e la “Caponata” di Santino Corso (crema di melanzane, con riduzione di pomodoro in agrodolce, crostini di pane nero e perlage di alici), due bocconi intriganti che rivisitano 2 piatti tipici della tradizione sicula.
A seguire gli antipasti: Pane, pomodoro e alici di Davide Guidara (alice marinata in acqua di pomodoro, salsa di pomodori calcificati, purea di pomodoro siccagno, pane croccante e basilico), e lo Sformatino di sarde di Nicola Bandi, (farcito con pan grattato, confettura di cipolla di Giarratana e pomodoro secco).
Due i primi: Pasta alla Norma croccante con nuvola di Parmigiano di Vincenzo Santalucia (capellini d’angelo con mousse di melanzana, spuma di Parmigiano e melanzana croccante) e Ricchi e Poveri di Peppe Torrisi, un accostamento di ingredienti “ricchi” (scampi) e “poveri” (pan grattato e tenerumi) cappelletti ai 30 tuorli con burratina ragusana (limone verdello, vellutata di tenerumi, riduzione di bisque di scampi, scampi crudi marinati, pomodori canditi e mollica atturrata).
Il secondo è affidato a Santino Corso: Pancia e Polpo (pancia di suino nero dei Nebrodi, polpo, cipolla rossa pickle, salsa al nero e spuma di vastedda del Belice).

Sempre a cura di Corso il predessert e il dessert: Malvasia..., un crumble di fichi salati, gelato alla malvasia e meringa al limone bruciata, e la Mandorla in tre consistenze, ovvero la mandorla proposta sottoforma di parfait, gelato e macaron farcito di ganache al cioccolato.
I vini che hanno accompagnato i piatti della serata, tutti espressione del territorio siciliano: lo spumante Catarratto brut di Nino Gandolfo, Antisa Catarratto di Tasca d’Almerita, Santagostino Inzolia-Chardonnay di Firriato, Le sabbie dell’Etna Nerello Mascalese di Firriato e “L’Ecru” Passito sempre di Firriato per concludere.
Una serata all’insegna di una cucina espressione di cuochi Giovani e Talenti già indiscussi, segno di una ristorazione isolana sempre più in crescita, confortata dagli ottimi vini sapientemente abbinati dal sommelier in house Giorgio Dragotta, dall’efficiente servizio e specialmente dall’atmosfera fashion che solo il Charleston sa offrire.
Per informazioni:
www.ristorantecharleston.com