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Briatore riparte da Crazy Pizza. E il Billionare cerca nuove location

L'imprenditore italiano è attivo su più fronti in attesa che turismo e Horeca ripartano. Da Londra ai Paesi arabi passando per gli Stati Uniti, nei progetti futuri c'è spazio per uno sviluppo urbano. A partire da Roma

 
17 marzo 2021 | 12:54

Briatore riparte da Crazy Pizza. E il Billionare cerca nuove location

L'imprenditore italiano è attivo su più fronti in attesa che turismo e Horeca ripartano. Da Londra ai Paesi arabi passando per gli Stati Uniti, nei progetti futuri c'è spazio per uno sviluppo urbano. A partire da Roma

17 marzo 2021 | 12:54
 

In attesa che il settore del turismo possa ripartire con una certa sicurezza relativamente alla prossima stagione estiva (almeno), Flavio Briatore e i suoi soci hanno deciso di riaccendere i motori del brand Billionaire.

La sala del Sumosan Twiga di Londra Briatore riparte da Crazy Pizza E il Billionare cerca nuove location

La sala del Sumosan Twiga di Londra


Da Londra agli Usa, tutto passa dalla pizza
Come riporta Milano Finanza, infatti, l’imprenditore è attivo su diversi fronti. Il primo è quello britannico, con l’attesa del via libera da parte del Governo inglese (atteso per metà aprile) al fine di riaprire le cinque location presenti a Londra (sotto i brand Billionaire, Sumosan Twiga e Crazy Pizza). Contestualmente, si cerca di stringere i tempi anche per le location di Riad e Dubai.

L’attivismo di Briatore e soci passa anche attraverso un aumento di capitale da 5 milioni di euro per spingere l’apertura di nuovi punti vendita a livello globale per il brand Crazy Pizza. In particolare, le destinazioni d’interesse sono i paesi arabi e gli Stati Uniti. Sull’altra sponda dell’Atlantico dovrebbero approdare anche gli altri marchi del gruppo alla ricerca di una “casa” a Miami e Las Vegas.

Le mire su Roma e lo sviluppo ubano
La strategia internazionale, però, non esclude nuovi sviluppi in Italia dove sono in corso le operazione di valutazione su alcuni immobili situati a Roma. Una meta che, insieme alle altre, racconta del cambio di strategia di Briatore che, diversamente dal passato in cui si preferivano i luoghi di villeggiatura, ora va verso uno sviluppo più urbano. Obiettivo: arrivare nel giro di alcuni anni ad avere un gruppo dal valore d’impresa di almeno 250 milioni di euro.

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