Dell’antica osteria del passeggero è rimasto quel profumo di casa che accoglie, pronto a regalare qualche ora di divagazione dalle fatiche quotidiane. Per il resto, a Cascina Malingamba a Origgio (Va) si vive un’esperienza di passione culinaria, tra tradizione e innovazione, dove la stagionalità delle materie prime è la regola aurea. Il luogo conserva il fascino di una storia a metà tra verità e leggenda. Malingamba deriverebbe dall’oste claudicante che un tempo, siamo ai primi del Novecento, accoglieva i viaggiatori sulla strada tra Como e Milano. Qui si facevano riposare i cavalli e nel frattempo si mangiava. La vocazione locandiera della cascina è rimasta invariata nel tempo.
La sala del camino di Cascina Malingamba
1/4
La cantina di Cascina Malingamba
2/4
L'esterno di Cascina Malingamba
3/4
Tavoli nel verde da Cascina Malingamba
4/4
Previous
Next
Il nuovo corso di Cascina Malingamba
Dopo diverse gestioni con alterne fortune, ecco la brillante esperienza odierna, con la guida di chef Manuele Sposari, affiancato dal responsabile di sala Rocco Incarbone. Un tandem che viaggia allo stesso ritmo da decenni. La sintonia acquisita si vede e si assaggia.
I due sono stati compagni di classe alla scuola alberghiera e hanno poi condiviso un lungo periodo nella raffinata cucina de “La Brughiera”, storico ristorante-cantina aperto in un’antica fornace a Senago (Milano). Proprio da qui, dalla scelta dei titolari di sperimentare un’avventura di dimensioni più piccole, nasce l’esperienza odierna e il nuovo capitolo della storia della Malingamba affidato alla coppia di amici-professionisti.
Cosa si mangia da Cascina Malingamba
«Il rispetto della stagionalità delle materie prime per noi è una regola - spiega Sposari - Il menu cambia ogni 40 giorni, con il desiderio di offrire esperienze sempre nuove e nella necessità di promuovere il saper-mangiare, che i ritmi di oggi hanno contribuito spesso a smarrire». Qui ci si ritrova nelle origini e nella storia del luogo, che tutta la squadra (una decina di persone) ama mantenere vive, con le emozioni di un’esperienza gastronomica di tradizione lombarda, contaminata dalla cucina mediterranea, proprio come nelle doppie origini dello chef.
Nero Lasagna di Cascina Malingamba
1/4
Tartare di manzo piemontese, puntarelle, patata soffiata e midollo di Cascina Malingamba
2/4
Tartare di manzo e uovo marinato di Cascina Malingamba
3/4
Chitarrina fresca all'estratto di gallinella, il suo carpaccio e finocchio confit di Cascina Malingamba
4/4
Previous
Next
Proposte di pesce e carne, con una fiorentina che arriva in media sino a 60 giorni di frollatura ed è il pezzo forte, si alternano per stupire il cliente. Anche per questo la presentazione e i nomi dei piatti sono particolarmente curati e non di rado originali, con accostamenti inusuali. Tra i primi che si fanno ritornare, c’è l’esplosione di sapori di una Cacio e pepe, lime e bottarga. La ricerca delle materie prime è elevata anche nella proposta dei vini e dei distillati, con una cantina mignon ma fornitissima. A chilometro zero ci sono invece le verdure del piccolo orto annesso alla cascina e le spezie che profumano tutta l’area esterna, particolarmente apprezzata nel periodo estivo per il verde, la quiete e l’area griglia a vista.
La “Malingamba” non chiude mai. A pranzo il menu resta alla carta, pur diverso dalla sera. Nel fine settimana arriva la clientela anche da Milano e dalla Svizzera. La vicina Saronno, con la sua chiesa della Beata Vergine dei Miracoli e gli affreschi di Bernardino Luini e il museo Gianetti con la sua collezione di pregiate ceramiche possono rappresentare l’occasione giusta per prenotare una sosta alla “Malingamba”.
Cascina Malingamba
Via per Lainate 33 - 21040 Origgio (Va)
Tel 02 9438 3789