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Orsetto d'Abruzzo, il ristorante abruzzese autentico a Milano

Nel cuore del vivace quartiere Isola, a Milano, l'Orsetto d'Abruzzo è un ristorante che porta in città i sapori genuini e l'atmosfera accogliente dell'Abruzzo, celebrando la tradizione e la convivialità

 
28 giugno 2024 | 11:41

Orsetto d'Abruzzo, il ristorante abruzzese autentico a Milano

Nel cuore del vivace quartiere Isola, a Milano, l'Orsetto d'Abruzzo è un ristorante che porta in città i sapori genuini e l'atmosfera accogliente dell'Abruzzo, celebrando la tradizione e la convivialità

28 giugno 2024 | 11:41
 

Dove alligna il ristorante “Orsetto d’Abruzzo”, aperto a Milano da circa un mese? In via Valtellina, sulla porta d’entrata del quartiere Isola, agli onori della cronaca negli ultimi anni per essere la “città nella città” dell’inventiva milanese: un luogo mitico popolare e intellettuale, ricco di iniziative, di locali alternativi, dalla birreria con caldaie a vista al circolo progressista/alternativo, dal rivenditore di bao cinesi al nostalgico della cassoeula. Classicità e avanguardia fianco a fianco in un mix avvincente. E tuttavia, se per una volta hai voglia non di avventure ma di certezze, dove vai a mangiare? All’Orsetto d’Abruzzo, magari: va chiarito che per milanesi e turisti non si tratta di un puro déjà-vu, perché qualche trovata extra ordinem te la riserva; ma quel che conta è il tono generale, l’atmosfera che ti fa a sentire accolto. Una merce ormai rara.

Orsetto d'Abruzzo, il ristorante abruzzese autentico a Milano

La sala con mobili di recupero dell‘Orsetto d’Abruzzo

Orsetto d’Abruzzo, trattoria accogliente a Milano

«Accolto come a casa: anzitutto per l’Orsetto io parlerei di trattoria più che di ristorante - chiarisce Domenico Ciotti, giovane (32 anni) chef e patron di questa ambasciata abruzzese - Tra dentro e fuori possiamo servire 62 coperti, mettiamo a disposizione la nostra cucina sincera».

Orsetto d'Abruzzo, il ristorante abruzzese autentico a Milano

Domenico Ciotti, chef paron dell'Orsetto d'Abruzzo

Basterà la sincerità a Milano? Qui c’è una concorrenza “esagerata”, tanto per usare il lessico del milanese imbruttito.
Io credo che la nostra genuinità verrà apprezzata, e poi ho alle spalle l’esperienza di un altro locale analogo a Bologna, tuttora attivo, dove la concorrenza non scherza. Si può esporre in tanti modi ma il concetto è quello: gli abitanti del quartiere Isola (i cosiddetti “isolani”, ndr) che ci hanno visitato hanno detto chiaro e tondo che mancava un ristorante normale, senza fronzoli, semplice, dove la convivialità non è di facciata e davvero ci si impegna per far star bene le persone. Che si accomodano sulle nostre sedie vintage, con armadietti e tavoli uno diverso dall’altro: materiale riciclato, dono della vecchia zia, della nonna che non c’è più. In questo modo l’arredamento di per sé racconta una storia, la nostra storia, e rivela un’idea di ristorazione anche senza parole.

La filosofia di cucina di Orsetto d’Abruzzo

Vediamola da vicino, questa idea: la trattoria è Abruzzo puro oppure Abruzzo et cetera?
Giusto, meglio chiarire: all’Orsetto siamo fondamentalisti, in senso buono. I prodotti devono provenire soltanto dell’Abruzzo, il menu è pieno di riferimenti all’Abruzzo, perfino dialetto abruzzese, non si sgarra. I piatti sono abruzzesi, vini e amari manco a dirlo. Io vengo da Sulmona, nell’entroterra, e quindi la cucina sarà per forza quella agro-pastorale, che attinge alla cultura montanara. Il massimo che si può concedere è la collina che si affaccia sul mare. Quello che mangiavano contadini e pastori lo proponiamo qui, e non è per forza una cucina povera, perché la domenica e il dì della festa il contadino mangiava bene, altro che storie.

Cosa si mangia all’Orsetto d’Abruzzo

Ci ha divertito il riferimento di Domenico Ciotti al fondamentalismo, che in campo religioso fa paura e qui in via Valtellina invece ispira simpatia; quanto al menu, l’obiettivo è raccontare l’Abruzzo con aneddoti e facezie, qualche spruzzata di dialetto, e naturalmente prodotti tipici a piene mani: ventricina, pecorino, cicoria, carne di pecora, ricotta, salsiccia di fegato, montepulciano, tutto il meglio dell’entroterra e della tradizione. La carta, ad un prezzo ragionevole e quindi poco milanese, espone pallotte cacio e ova, pepentun e ov’, pizz’ e foglie, tagliatelle al ragù bianco di pecora, timballo abruzzese, spaghetti alla chitarra alla cococciara, arrosticini, costine e mosto, montepulciano, cerasuolo, passerina … volutamente abbiamo omesso la traduzione. E chi non ha un amico abruzzese, di solito volenteroso ed entusiasta, per farsi aiutare?

L’interno nostalgico dell’Orsetto d’Abruzzo

Il tentativo dello staff dell’Orsetto d’Abruzzo, quello di farti sentire a casa, grazie a un locale “normale” e a un arredo da boomer, ha colto nel segno: per ribadire il concetto si poteva fotografare la toilette, con la sua cassapanca e sopra il telefono a disco anni sessanta, di quel grigino indimenticabile; l’elenco telefonico della provincia dell’Aquila anno 96/97 appoggiato accanto; i quadretti con i ragazzini stilizzati, la capoccia rotonda e i pantaloni a zampa d’elefante; ma non sarebbe stato politicamente corretto.

Orsetto d'Abruzzo, il ristorante abruzzese autentico a Milano

Particolare della sala dell‘Orsetto d’Abruzzo

Anche senza l’operazione nostalgia, la cucina abruzzese basta da sola a trasmettere il piacere della normalità, specie quando il posticcio e l’esagerato lo incroci troppo spesso.

Orsetto d’Abruzzo
Via Valtellina 10 - 20159 Milano
Tel 02 8151 5737

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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