Sulìa House, in Gallura il più piccolo Hilton del mondo

Affacciato sul golfo di Cugnana, ha 22 tra camere e suite, una sinuosa piscina e area benessere. La chicca il Pasigà, affidato allo chef stellato Claudio Melis, è il primo ristorante etico e sostenibile della Costa Smeralda

02 giugno 2022 | 10:30
di Piera Genta

Il più piccolo Hilton del mondo si trova in Gallura affacciato sul golfo di Cugnana, una suggestiva baia conosciuta in tempi lontani come un antico porto romano, in località Rudaza del comune di Olbia (Provincia Nord-Est Sardegna). Si tratta del Sulìa House che fa parte della Curio Collection, selezione di circa un centinaio tra hotel e resort del brand Hilton situati in tutto il mondo.


Come una casa privata

Sulìa, soleggiato in sardo, ricorda una casa privata, inserita armoniosamente nel paesaggio, sul tetto due astori sardi, rapaci tipici dell’isola in procinto di spiccare il volo: 22 tra camere e suite dai colori tenui, design di avanguardia e materiali innovativi, molte delle quali con ampie terrazze vista mare; una sinuosa piscina illuminata di notte, circondata da comode chaises longues con una tranquilla musica di sottofondo; area dedicata al benessere, con due cabine per trattamenti viso e corpo, una sauna finlandese ed area fitness fornita con attrezzature di ultima generazione; un ristorante gourmet, il Pasigà, affidato allo chef stellato Claudio Melis, il primo ristorante etico e sostenibile della Costa Smeralda e uno dei pochi di tutta la Sardegna.

Il design che strizza l’occhio alla natura del luogo

L’interior decoration, curato dall’architetto Michele Arcarese è moderno e accogliente, caratterizzato da colori tenui ispirati alle rocce e alla vegetazione della Sardegna. I diversi pezzi di design che si incontrano attraversando le varie aree del resort creano un importante dialogo tra loro in un’armonica sinfonia di forme e proporzioni.


Il benvenuto agli ospiti è valorizzato dall’elegante bancone della reception - disegnato dal progettista dell’interior decoration e realizzato a mano da sapienti artigiani - che si ispira alle rocce di granito che circondano l’albergo. A seguire l’area relax dove trascorrere momenti di lettura, è impreziosita da una library verticale con le sedute della collezione Mbrace disegnate da Sebastian Herkner e dai divani Light Field di Shinsaku Miyamoto, caratterizzati dalle linee morbide e moderne. Sempre nella hall si trova un angolo accogliente che ospita il tavolo Cairo in rame stagnato della designer Paola Navone e le sedie Ghibellina del designer Antonino Sciortino. Nella cantina privata dell’albergo, oltre a vari elementi originali di arredo, fa bella mostra di sé uno spazioso tavolo in marmo custom-made, scuro con venature chiare.


Il ristorante panoramico è caratterizzato da una suggestiva parete scultorea in colore oro opaco, che riproduce la morbidezza delle onde del mare e il movimento della terra modellata dal vento. Qui gli arredi sono essenziali, con le sedie Liza di Gianfranco Frigerio, le lampade sospese Wireflow Chandelier di Arik Levy, le caratteristiche lampade da terra Birds Straight Floor Lamp by Studio Roche Bobois, i tavoli Pebbles disegnati da Terry Dwan e gli specchi Lumiere di Riflessi che con le cornici sottili ma profonde creano un effetto tridimensionale che aumenta la luminosità dei riflessi.


Non solo bellezza e confort, il Sulià House Porto Rotondo è anche molto attento alla sostenibilità e all’ambiente, perché dotato di un impianto di recupero dell’acqua piovana che viene impiegata per lavori all’esterno della struttura, e di pannelli solari che producono circa il 50% dell’energia utilizzata.

Giardino incantato

Un giardino curato in modo maniacale: tra sculture simili alle rocce granitiche della Gallura dello scultore Paul Clarence Oglesby (che di notte, illuminate da led, creano inusuali giochi di luci e di forme) siepi di arbusti mediterranei, oleandri, mirto e ginepro, sempreverdi modellati in forme decorative dove vengono organizzati momenti di rilassamento con i profumi delle erbe aromatiche, tra cui l’immancabile elicriso. Sono benvenuti gli animali domestici e l’hotel dedica loro tanti servizi aggiuntivi. Location ideale per feste esclusive, vacanze in famiglia ma anche matrimoni con la possibilità di prenotare l'intera proprietà per l'occasione.

Il benessere che profuma di Sardegna

L’esperienza di benessere inizia al momento del check-in, quando all’ospite viene fatto scegliere una tra le profumazioni caratteristiche della Sardegna: Elicriso, Ginepro, Mirto o Lentisco, che sarà la colonna sonora della vacanza, perché diffusa nella camera durante il soggiorno. I trattamenti e massaggi sono affidati alle sapienti mani di Katerina, la terapista che si prende cura di ogni ospite con formule personalizzate in cui tiene conto dello stato fisico e mentale dell’ospite. Quello che propone è un vero viaggio sensoriale che conduce l’ospite nelle emozioni benefiche che la terra di Sardegna sa donare ai suoi ospiti.


Il massaggio Elicriso è rigenerante, in un rituale che dona energia, risveglia le emozioni e coinvolge tutti i ricettori nervosi e sensoriali, la pelle, i muscoli, le articolazioni la circolazione sanguigna e linfatica migliorando l’umore e la consapevolezza di sé stessi. Il massaggio Ginepro si concentra sui tessuti profondi ed è un ottimo decontratturante del sistema muscolare ed è particolarmente indicato per chi svolge molta attività fisica e accumula tensioni. Il massaggio Mirto è un vero percorso olistico in grado di rendere la pelle più luminosa, rigenerata e tonica. Il protocollo inizia con un massaggio alla schiena e alle spalle per poi concentrarsi sul viso e sulla testa. Il tocco è leggero o energico a seconda dei punti interessati per liberare viso, schiena, spalle e testa dalle tensioni e dallo stress quotidiani. Il massaggio Lentisco, infine, è uno stretching passivo guidato dalla terapista e mirato a restituire flessibilità alle articolazioni e ai muscoli e a ripristinare l’equilibrio energetico. Favorisce un rilassamento profondo, rigenera il flusso energetico e dona un benessere interiore. Si svolge nel giardino dell’albergo, immersi nei suoni e nei profumi della natura.


La cucina etica del Pasigà

La novità del 2022 è il Pasigà guidato dallo chef stellato, Claudio Melis, di origine sarde conosciuto per il ristorante In Viaggio a Bolzano e per l’Esemdemi Food District. La tradizionale cucina dell’isola viene reinterpretata in chiave personale ed innovativa, esplorando nuove suggestioni gustative attraverso pochi piatti creati con ingredienti locali molto selezionati. Una cucina definita dallo chef “bistronomica”, ma soprattutto sostenibile ed etica.


La proposta si declina in modi e contenuti diversi a seconda dell’ora del giorno: prima colazione, buffet o à la carte, sia in versione dolce sia salata, con una ricca selezione di salumi e formaggi del territorio. Lunch in chiave bistrot sulla terrazza oppure al bar della piscina con insalate e sandwich estivi. Al tramonto l’aperitivo dai nomi evocativi, Fuoco, Etere, Sole, Anima e la cena sono un momento magico per assaporare tutto ciò che la Sardegna ha da regalare.


Carta dei vini Made in Sardegna

Due esempi iconici? Muggine affumicato con piselli e rafano (un pesce considerato povero ed economico, spesso sottovalutato diventa un piatto prelibato), il Maialino 2022 e Come una seadas, ricotta, miele e mandorla, una nuvola di dolcezza. A completare il tutto una carta dei vini pensata in Sardegna e per la Sardegna, con i vitigni autoctoni, le fermentazioni spontanee e una tradizione tutta sarda del buon bere tra natura e benessere.


A pochi chilometri Porto Rotondo e la magia dell’isola

Il Sulìa House si trova in posizione ideale per scegliere cosa fare: a pochi chilometri Porto Rotondo per la movida serale e le boutique per lo shopping o per una passeggiata da piazza San Marco dalla caratteristica forma circolare ideata dallo scultore Andrea Cascella, e la chiesa di San Lorenzo al porto, pavimentata con la originale catena alimentare di marescultura mosaico realizzata con pietre della Sardegna, firmata da Emmanuel Chapalain. Suggestiva di sera quando gli occhi di alcuni pesci in vetro di Murano sono illuminati. La struttura di Porto Rotondo imita in parte su quella veneziana proprio perché è stata costruita all’inizio degli anni Sessanta per volere di alcuni esponenti di un’importante famiglia veneziana e non è un caso che ci sia una “Piazzetta San Marco”.


Vicino alle spiagge più belle

Il borgo vanta alcune tra le spiagge più belle della Sardegna, da non perdere a poca distanza, proprio all’inizio del promontorio di punta Volpe la spiaggia dei Sassi, deve il suo nome al fatto che è ciottolosa incastonata nel bel mezzo di un affascinante scogliera, ma il suo mare cristallino, di color smeraldo, ha poco da invidiare agli atolli tropicali. Da non mancare una sosta al Tartarughino, locale cult che rappresenta un pezzo di storia mondana.


Dalla costa all’entroterra

Non solo le bellezze della costa, tante sono le sorprese nell’entroterra gallulese con zone d’interesse archeologico, naturalistico. Tra imponenti scenari di paesaggio roccioso, la macchia mediterranea con boschi di leccio, olivastro, querce da sughero, roverelli e lecci si raggiunge la località di San Giacomo, parte del comune di Sant’Antonio di Gallura dove sono visibili le cave del pregiato granito Giallo San Giacomo usato per costruire le ville della Costa Smeralda.


Un angolo piacevole con la chiesetta campestre dedicata al Santo, sede di feste e ricorrenze, ma tappa per molti turisti amanti del trekking. All’insegna dell’archeologia la sosta alla Tomba dei giganti di Coddu Vecchju nel territorio di Arzachena. Uno dei monumenti più suggestivi ed estesi della Sardegna nuragica, un grande sepolcro collettivo di 27 metri di lunghezza, un’esedra composta da monoliti di granito locale, sbozzati e irregolari, e un’imponente stele centrale che si erge per oltre 4 metri, con una larghezza di circa 1,90 metri, decorata da una cornice nei bordi e con al centro un piccolo portello d'ingresso che conduce alla camera sepolcrale. È conosciuta anche con il nome di Capichera, stesso nome della vallata di Arzachena, nella quale è situata. Dalla tomba lo sguardo va sui vigneti di Vermentino di Gallura della tenuta Capichera, recentemente acquistata dall’imprenditore milanese Carlo Bonomi.


In pochi chilometri si raggiunge il borgo di San Pantaleo arroccato tra le montagne granitiche della Gallura. In passato era conosciuto per le Fonti di Beddoro, oggi per il suo mercatino del giovedì tra le casette di granito, gli stazzi, oleandri, bouganville e siepi di profumato gelsomino. Un paesino molto piccolo, il centro storico raccolto in poche stradine che confluiscono sulla piazza della chiesa parrocchiale, tante le botteghe d’arte e artigiani del ferro battuto, ceramisti e orafi, intarsiatori, pittori e scultori dalle esperienze e gusti più disparati. Non passa inosservato sulla piazza La Place wine & art, dai tavolini stravaganti, come quello con le scarpe!


Sulìa House - Curio Collection by Hilton
Via Monte Ladu 36 - 07026 Porto Rotondo, Olbia (Provincia Nord-Est Sardegna)
Tel 0789 30000

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Alberto Lupini


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