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I formaggi italiani Dop e Igp conquistano gli Usa: export in crescita del 7%

I formaggi Dop e Igp italiani continuano a conquistare gli Stati Uniti: nel 2023 export in crescita del 7% per un valore di 390 milioni di euro. Grana Padano, Parmigiano Reggiano e pecorini fanno da traino [...]

21 giugno 2024 | 18:29
 

I formaggi italiani Dop e Igp conquistano gli Usa: export in crescita del 7%

I formaggi Dop e Igp italiani continuano a conquistare gli Stati Uniti: nel 2023 export in crescita del 7% per un valore di 390 milioni di euro. Grana Padano, Parmigiano Reggiano e pecorini fanno da traino [...]

21 giugno 2024 | 18:29
 

L'export dei nostri formaggi Dop verso gli Usa continua a crescere: nel 2023 sono state esportate oltre 30mila tonnellate, con un aumento del 3% rispetto al 2022. I prodotti caseari a indicazione geografica certificata hanno registrato un incremento del 7% in valore, raggiungendo un fatturato di 390 milioni di euro, trainati principalmente da Grana Padano, Parmigiano Reggiano e pecorini. Questi dati sottolineano l'importanza dei formaggi Dop e Igp nell'export caseario italiano verso gli Stati Uniti, dove rappresentano quasi l'80% dei volumi e il 90% del valore.

Formaggi

Export agroalimentare: i formaggi Dop e Igp trainano la crescita negli Usa

Nei primi tre mesi del 2024 si osservano ulteriori incrementi significativi, con crescite a due cifre percentuali per Grana Padano, Parmigiano Reggiano e pecorini, formaggi che hanno sempre avuto successo sul mercato Usa. In particolare, nei primi tre mesi dell'anno, i primi due formaggi sono cresciuti del 28% in volume, mentre il Pecorino Romano ha registrato un aumento di oltre il 20%. Questi dati sono stati forniti da Afidop, Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp, in vista del Summer Fancy Food che si terrà a New York dal 23 al 25 giugno. Durante l'evento, l'associazione sarà presente insieme ai consorzi di tutela di Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Pecorino Toscano e Piave per promuovere i propri formaggi negli Usa, dove l'Italia detiene il primato mondiale per l'export di prodotti caseari.

Per Antonio Auricchio, presidente di Afidop, «il Summer Fancy Food rappresenta l'occasione chiave per promuovere le nostre denominazioni ad un pubblico privilegiato come quello statunitense. Quello a stelle e strisce è un mercato dinamico che assorbe quasi il 12% delle esportazioni complessive di formaggi Dop e Igp italiani, a dimostrazione dell'efficacia del lavoro di promozione svolto in questi anni. Un mercato strategico su cui però occorre continuare lavorare per combattere l'italian sounding, facendo più cultura sui prodotti made in Italy nei luoghi stessi di consumo dei prodotti italiani, anche attraverso le nostre linee guida per i ristoranti, che presto saranno disponibili anche per i ristoratori Usa. I formaggi sono infatti il prodotto italiano più utilizzato nei ristoranti esteri (94,7%) dopo il vino, seguiti da olio e pasta e infine i salumi».

Formaggi

Antonio Auricchio, presidente di Afidop

Tra le attività di promozione previste, la cena di gala con degustazioni dei formaggi Dop al The Pierre, alla presenza del ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e del presidente Ice, Matteo Zoppas, in programma il 22 giugno. Il 24 giugno riflettori puntati sui formaggi Dop e Igp all'interno del padiglione Ice con la degustazione in fiera "A Taste of Excellence! Afidop presents the Italian Pdo and Pgi cheeses" (24 giugno ore 15-16). Un'occasione per ribadire l'impegno di Afidop nella promozione delle linee guida per la valorizzazione dei formaggi Dop e Igp nei ristoranti in Italia e a breve anche all'estero.

Le linee guida messe a punto da Afidop in collaborazione con Fipe puntano anche a contrastare il falso Made in Italy, che genera un giro d'affari stimato in oltre 90 miliardi di euro. I formaggi certificati sono, da sempre, tra le vittime preferite di questo fenomeno, che tocca anche il fuori casa. Secondo le stime Fipe, nel mondo esistono circa 600mila ristoranti che si autodefiniscono italiani. Di questi soltanto 2.218 lo sono davvero. All'estero, esistono esercizi commerciali (ristoranti, bar, pasticcerie) che offrono servizi, hanno layout, possiedono gli stessi loghi e presentano la stessa offerta di quelli presenti nelle metropoli del nostro Paese. Almeno sulla carta. In realtà, i menu di questi pseudo "italian restaurant” non hanno nulla a che vedere con quelli che pretendono di imitare, senza conoscerne la qualità. Secondo un'indagine del Centro Studi Fipe del 2021 rivolta ai ristoranti certificati italiani all'estero, è emerso che nei loro Paesi, il 94% degli intervistati rileva nei competitor non certificati contraffazione dei prodotti, l'89% vede contraffazione nelle ricette, non conformi a quelle autentiche, mentre il 60% trova ristoranti falsi italiani e il 43% ha dubbi sull'origine dei prodotti.

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