Nella quarta versione della Legge di Bilancio, chiusa venerdì 27 ottobre, è stata introdotta una misura volta a fornire uno sconto ai proprietari di case in materia di affitti brevi. Questo è stato fatto per mitigare l'impatto dell'aumento dell'aliquota della cedolare secca dal 21% al 26%, in modo che non colpisca tutti in maniera uniforme.
Cedolare secca al 26% sugli affitti brevi solo dalla seconda casa
L'aliquota sale al 26% "in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta". In altre parole, chi affitta un solo appartamento non subirà l'aumento, mentre coloro che gestiscono più appartamenti come Bed and Breakfast (B&B) saranno interessati dal prelievo fiscale maggiorato. Tuttavia, il presidente di Confedelizia, Giorgio Spaziani Testa, esprime il suo dissenso riguardo a questo aumento di tassazione, accusando che esso contraddice gli impegni precedentemente assunti dalla maggioranza e dal Governo. Egli sostiene inoltre che questa misura non contribuirà ad aumentare l'offerta di affitti a lungo termine e potrebbe invece incentivare l'evasione fiscale, definendola un grave errore.
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