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Estintori e targhette: cosa non piace in Toscana delle nuove norme per gli affitti brevi

Dal primo settembre 2024, anche in Toscana entrano in vigore nuove norme per gli affitti brevi. Tutte le strutture ricettive presenti su piattaforme come Airbnb dovranno dotarsi di un codice identificativo nazionale unico [...]

27 agosto 2024 | 11:50
 

Estintori e targhette: cosa non piace in Toscana delle nuove norme per gli affitti brevi

Dal primo settembre 2024, anche in Toscana entrano in vigore nuove norme per gli affitti brevi. Tutte le strutture ricettive presenti su piattaforme come Airbnb dovranno dotarsi di un codice identificativo nazionale unico [...]

27 agosto 2024 | 11:50
 

Dal primo settembre 2024, anche in Toscana entrano in vigore nuove norme per gli affitti brevi. Tutte le strutture ricettive presenti su piattaforme come Airbnb dovranno dotarsi di un codice identificativo nazionale unico, da esporre in modo ben visibile all'esterno dell'edificio. Inoltre, sarà obbligatorio installare estintori e rilevatori di fumo e monossido di carbonio all'interno degli appartamenti.

Estintori e targhette furori dai palazzi: cosa non piace in Toscana delle nuove norme per gli affitti brevi

Dal primo settembre, anche in Toscana, sarà obbligatorio il codice unico identificativo nazionale per gli affitti brevi. Foto: shutterstock

L'obiettivo è duplice: da un lato, rendere più trasparenti le attività di affitto breve, facilitando i controlli da parte delle autorità; dall'altro, garantire un maggiore livello di sicurezza per gli ospiti.

Le reazioni al provvedimento sono diverse. Da un lato, l'assessore al turismo di Firenze, Iacopo Vicini, si dice soddisfatto di questo primo passo verso una regolamentazione più stringente del settore. Dall'altro, i gestori degli affitti brevi esprimono perplessità, soprattutto riguardo all'obbligo di installare gli estintori. Secondo Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, come riporta il Corriere Fiorentino, queste misure creerebbero disparità di trattamento tra gli ospiti degli affitti brevi e quelli degli hotel, e inoltre gli estintori richiesti sarebbero troppo pesanti e difficili da utilizzare per i non addetti ai lavori.

Anche le associazioni di quartiere hanno espresso le loro preoccupazioni. Grazia Galli di Progetto Firenze sottolinea l'importanza di garantire la sicurezza degli ospiti e dei condomini, ma ritiene che le nuove norme non siano sufficienti a tutelare i diritti dei residenti. Secondo Galli, sarebbe necessario un cambio di destinazione d'uso degli immobili adibiti a affitti brevi, per garantire una migliore convivenza tra residenti e turisti.

In conclusione, l'introduzione del codice identificativo nazionale e delle nuove misure di sicurezza rappresenta un passo avanti verso una regolamentazione più efficace del settore degli affitti brevi. Tuttavia, restano ancora molti punti da chiarire e diverse perplessità da parte degli operatori del settore e dei residenti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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