La famiglia reale del Marocco acquista NutKao: primo investimento in Europa

La holding Al Mada, legata al re Mohammed VI del Marocco, ha acquisito NutKao, azienda piemontese produttrice di creme alla nocciola per marchi come Esselunga e Barilla, con un investimento di 450 milioni [...]

25 settembre 2024 | 15:27

La famiglia reale del Marocco sbarca a Govone, nella provincia di Cuneo e compra il 100% di NutKao, 320 milioni di ricavi, conosciuta al grande pubblico perché produce crema alla nocciola per conto dei marchi propri di Esselunga, Conad, Carrefour e per la crema Pan di Stelle della Barilla più, da qualche tempo, anche di Walmart e altre private label della distribuzione tra Usa ed Europa. Secondo gli accordi preliminari firmati, a comprare è la holding Al Mada, società di investimento partecipata in larghissima parte dal re Mohammed VI e dalla sua dinastia che nell’operazione italiana - la prima fatta in Europa dai reali del Marocco - investe 450 milioni sulla base del valore d’impresa riconosciuto per Nutkao. Acquisterà la società piemontese attraverso Teralys, braccio degli investimenti nell’agroalimentare nato un anno fa per puntare sulle società internazionali e sviluppare la filiera africana. 

A vendere Nutkao, assistita dagli advisor Houlihan Lokey e Vitale, è White Bridge investment che fa capo a un gruppo di imprenditori e professionisti, dopo una lunga selezione tra i potenziali investitori. L’Africa è tra i più grandi produttori di fave di cacao, proprio quelle che l’azienda di Cuneo lavora per produrre le sue creme. Il primo investimento di Teralys è infatti stato quello nella senegalese Patisen, holding alimentare diversificata che ha proprio nelle creme spalmabili a base di noccioline, fave di cacao e nocciole uno dei suoi settori di business più rilevanti. 

Nutkao è stata fondata nel 1982 da Giuseppe Braida, dopo una lunga esperienza alla Ferrero, che ha guidato l’azienda con i figli Davide, Barbara e Monica. Nutkao ha sede a poca distanza da Alba dove è nata la Nutella, della quale non è però il concorrente perché realizza crema in vasetti solo per conto terzi. L’azienda realizza circa i due terzi del suo giro d’affari all’estero — con una importante presenza produttiva negli Stati Uniti — e genera un margine operativo di circa 40 milioni che dovrebbe salire a 45 nell’anno in corso.

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Alberto Lupini


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