Il mercato del lavoro italiano ha iniziato il 2025 con un segnale positivo: a gennaio si è registrato un aumento significativo del numero di occupati, il più rilevante dall'estate del 2021. Un dato che, seppur soggetto a possibili revisioni, conferma una tendenza incoraggiante, con miglioramenti diffusi in diversi settori. Tuttavia, le criticità non mancano e alcune fasce della popolazione faticano ancora a intercettare questa ripresa.

Occupazione in ripresa nel 2025: i dati Confcommercio e le sfide ancora aperte
Secondo l'analisi di Confcommercio sui dati Istat, il numero degli inattivi ha iniziato a ridursi da ottobre, innescando un meccanismo virtuoso: chi esce dall'inattività, prima rientra tra i disoccupati e poi trova lavoro. Un segnale incoraggiante per il futuro, che testimonia una rinnovata dinamicità nel mercato del lavoro. Nonostante questi miglioramenti, permangono alcune aree di debolezza che richiedono attenzione. Tra le fasce d'età, quella tra i 35 e i 49 anni risulta meno reattiva alla ripresa occupazionale: il tasso di inattività in questa categoria continua a crescere, anche tenendo conto dei fattori demografici. Un fenomeno che merita di essere monitorato, poiché coinvolge una parte della popolazione tradizionalmente molto attiva nel mondo del lavoro. Un altro aspetto critico riguarda l'occupazione femminile, storicamente un punto debole del mercato italiano. Anche in questo contesto si osservano progressi, ma restano limitati: la crescita dell'occupazione tra le donne è infatti ancora troppo contenuta per segnare una vera inversione di tendenza, confermando la necessità di interventi mirati per favorire una maggiore partecipazione femminile al mondo del lavoro.

Guardando al quadro complessivo, la tenuta delle dinamiche positive dell'occupazione potrebbe avere effetti a cascata sull'economia. Una maggiore stabilità lavorativa potrebbe infatti spingere le famiglie a ridurre la prudenza nei consumi, offrendo un contributo significativo alla crescita economica del Paese. «Il permanere di dinamiche positive del mercato del lavoro potrebbe spingere le famiglie ad assumere atteggiamenti di consumo meno prudenti, fornendo un indispensabile impulso alla crescita» sottolinea l'Ufficio studi di Confcommercio, evidenziando il legame tra occupazione e fiducia economica. Il quadro tracciato, dunque, suggerisce che il mercato del lavoro italiano si stia muovendo nella giusta direzione, pur con alcune zone d'ombra. L'andamento dei prossimi mesi sarà decisivo per comprendere se l'attuale crescita sia destinata a consolidarsi o se rimangano ostacoli strutturali che ne limiteranno la portata.
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