Il caldo record e l'insorgenza della peronospora stanno gettando un'ombra sulla vendemmia 2023 in Italia, specialmente nei vigneti situati nel Centro e nel Sud del paese. Nonostante la fiducia nella resilienza climatica della vite e nei benefici delle piogge primaverili, il settore vinicolo sta affrontando sfide senza precedenti.
Caldo e peronospora stressano la vendemmia dell'anno in corso
La vite, una pianta nota per la sua resistenza alle alte temperature e la capacità di accumulare risorse idriche durante le piogge, sembra essere messa alla prova da questa combinazione di fattori climatici estremi. Le temperature record hanno portato a una stagione di crescita intensa, mentre le abbondanti piogge primaverili hanno fornito alle colture una preziosa fonte di idratazione, preparandole ad affrontare lo stress termico.
Tuttavia, la principale preoccupazione per gli agricoltori è stata la diffusione della peronospora, un fungo delle piante che si propaga con le piogge. In molte aziende vitivinicole, si sono verificate perdite produttive significative, con alcune segnalando decrementi tra il 15% e il 30%, sottolinea Federvini. La lotta contro la proliferazione di questo patogeno si è rivelata particolarmente ardua a causa dei terreni allagati, che hanno ostacolato gli sforzi per contenere la malattia, favorendone così la diffusione. Complicando ulteriormente la situazione, gli appezzamenti abbandonati da piccoli viticoltori, incapaci di gestire l'invasione del fungo, sono diventati fonti d'inoculo per i vigneti circostanti, diffondendo la peronospora tra i vigneti sani.
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