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Nazionale italiana cuochi, ecco gli ingredienti per i piatti della Coppa del mondo

La competizione si svolgerà dal 26 novembre all'1 dicembre in Lussemburgo. L'iniziativa è avvenuta con l'annuale Corporate Meeting della Fic, in cui si sono anche impostate le linee guida per il 2023

di Mariella Morosi
 
19 ottobre 2022 | 12:52

Nazionale italiana cuochi, ecco gli ingredienti per i piatti della Coppa del mondo

La competizione si svolgerà dal 26 novembre all'1 dicembre in Lussemburgo. L'iniziativa è avvenuta con l'annuale Corporate Meeting della Fic, in cui si sono anche impostate le linee guida per il 2023

di Mariella Morosi
19 ottobre 2022 | 12:52
 

Importante appuntamento annuale della vita associativa e federativa della Fic, la Federazione Italiana Cuochi con l'annuale Corporate Meeting che ha visto l'incontro con le aziende partner per il palinsesto 2023 che apre un nuovo periodo di sfide a livello nazionale e internazionale. Tra i numerosi rappresentanti delle istituzioni presenti, il sottosegretario Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, Matteo Salvini e Alfonso Pecoraro Scanio della fondazione Univerde

Al corporate meeting annuale della Federazione Italiana Cuochi, al centro  il sottosegretario del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio

Al corporate meeting annuale della Federazione Italiana Cuochi, al centro  il sottosegretario del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio

La presenza della squadra della Nazionale italiana Cuochi

Ma quest'anno l'annuale meeting svoltosi al Roof Garden del Palazzo delle Esposizioni si è trasformato in un particolare momento di orgoglio corale per la presenza della squadra della Nic, la Nazionale italiana Cuochi, vittoriosa alla nella Global Chefs Challenge di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, di un primo posto assoluto e con due secondi posti. A guidare il team azzurro in questa competizione che vede ogni due anni  i migliori chef dei cinque continenti sfidarsi ai fornelli a colpi di eccellenze alimentari e creatività, per valorizzare le rispettive culture gastronomiche, il capitano della squadra Marco Tomasi, festeggiatissimo da colleghi alla serata romana. Con Tommasi Bonseri era salito sul podio per la Categoria Senior, mentre Antonio dell'Oro e Luca Bnà avevano conquistato il 2° posto nella categoria Pastry e Giorgia Ceccato aveva vinto per gli Young Chef.  

E ora una nuova sfida che ci troverà pronti

«È stato un risultato storico - ha detto Tomasi - perchè penso che sia la prima volta che una Nazione sia salita sul podio per tutte e tre le categorie. Un risultato che ci riempie di orgoglio e che ci ripaga di tanti sacrifici fatti perchè le vittorie non sono casuali ma sono frutto di duro lavoro. I ragazzi si erano preparati con grandi sacrifici, a volte di notte dopo il normale orario di lavoro prendevano il treno per andare ad allenarsi da Cast Alimenti. I test sono stati maniacali, volevamo raggiungere la perfezione. È stato possibile anche invitando i nostri colleghi stellati  a degustare i nostri piatti per avere un confronto e migliorarci. Se prima di partire avevo detto “Andiamo ad Abu Dhabi per vincere”, non era presunzione ma consapevolezza di aver fatto un grande lavoro. E ora una nuova sfida che ci troverà pronti: quella di Lussemburgo a fine novembre per la Coppa del Mondo. Ma tutto si basa sul nostro sacrificio. Tecnicamente al mondo non siamo secondi a nessuno ma altre squadre sono superiori a noi nella preparazione perchè sovvenzionate dallo Stato e libere di dedicarle tre settimane al mese. In Italia questo è ancora poco riconosciuto. Eppure le competizioni internazionali sono l'occasione di valorizzare i nostri prodotti. Facciamo cucina creativa e innovativa ma portiamo sempre il nostro made in Italy con orgoglio in tutto il mondo».

I piatti creati per rappresentare l'Italia alla Coppa del Mondo di Cucina

Presentati a Roma, in anteprima assoluta, quindi, dalla Federazione Italiana Cuochi (Fic), gli ingredienti che saranno protagonisti dei piatti creati dalla Nazionale Italiana Cuochi per rappresentare l'Italia alla Coppa del Mondo di Cucina, che si svolgerà dal 26 novembre all'1 dicembre in Lussemburgo. Tra i protagonisti dei piatti ideati per la sfida mondiale il vitello Igp degli Appennini, il radicchio tardivo di Treviso, il gambero di San Remo, gli agrumi di Sicilia, il grano arso pugliese, il merluzzo dell'Adriatico, le patate Igp di Bologna, la cipolla bianca di Margherita Igp, il bergamotto di Calabria, le nocciole piemontesi e la robiola di Roccaverano Dop. «I piatti creati per le prossime competizioni mondiali - ha commentato il presidente della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo - sono il risultato del continuo lavoro di ricerca del nostro team, che firma ricette di forte impatto visivo e allo stesso tempo promuove a livello internazionale la vasta produzione agricola italiana, prima al mondo per biodiversità e attenzione alla qualità del prodotto. Quest'anno ai mondiali di calcio l'Italia non va, ma possiamo comunque fare il tifo per la nostra fantastica nazionale cuochi».

 

La volontà di creare una sinergia

Anche la Fic è un'unica grande squadra che insieme ai partner si pone obiettivi comuni in un rapporto di fiducia che si rinnova ogni anno, nonchè un'occasione di confronto su ciò che è stato fatto e su quanto ancora c’è da fare nell’immediato futuro, come ha detto il suo presidente Rocco Cristiano Pozzulo. «Con i nostri partner - ha detto- vogliamo creare una sinergia e ricordare al Governo che valiamo il 13% del Pil e che se è vero che i turisti vengono per il paesaggio e per l'arte soprattutto, è il buon mangiare ad attirarli. Come cuochi dobbiamo dire la nostra: trasformiamo le materie prime creando un valore al turismo come dimostra la vittoria del team della nostra nazionale cuochi». Resta la formazione il grande obiettivo dell'associazione, già ripetutamente affermato.

Rocco Pozzulo

Rocco Pozzulo

Un momento complesso per la mancanza di personale

«Questo è un momento difficile per la mancanza di personale - ha sottolineato - facciamo tanta formazione e abbiamo continuato a farla sul web anche durante la pandemia, supportando e finanziando le scuole per farla in forma gratuita grazie al volontariato dei nostri chef. Soprattutto il nuovo cuoco deve avere una competenza certificata, come una patente di guida, perchè trattando gli alimenti ha la responsabilità della salute del cliente, del cittadino. Non si può affidare una cucina a chiunque. Chiederemo al nuovo governo che in ogni ristorante ci sia un cuoco certificato le cui competenze siano controllate da un ente terzo e che sia obbligato a continui aggiornamenti» - ha dichiarato il presidente Rocco Pozzulo.

Preoccupazione per gli scenari economici

Preoccupano gli attuali scenari economici che rendono difficile una reale ripresa della ristorazione. «È un periodo duro - aggiunge- anche per l'aumento dei prezzi delle materie prime, ma soprattutto dopo la pandemia  c'è stata quasi una selezione naturale. Chi ha lavorato bene continua a farlo, anche se con reddito ridotto. Lo Stato deve intervenire perchè se i dipendenti vanno in cassa integrazione il carico è tutto suo. Quindi più che dare aiuti a tutti, deve tassare gli extra-profitti» - ha spiegato Pozzulo. 

L'importanza della professionalità del cuoco 

L'importanza della professionalità del cuoco è stata sottolineata anche da Gian Marco Centinaio: «C'è bisogno di loro - ha detto - per far conoscere la vera cucina italiana, specialmente all'estero e per questo sono molto importanti le competizioni come la Global Chef Challenger. Visto che siamo considerati i migliori e siamo i più invidiatin e copiati, dovviamo mantenere alto il nostro livello e i cuochi diventano gli ambasciatori del made in Italy e del territorio da dove arrivano i prodotti che trattano. Come Mipaaf abbiamo firmato un protocollo con i ristoranti italiani all'estero per cui si impegnavano a usare solo i veri nostri prodotti, contro il dilagare della loro contraffazione».

Difendere e valorizzare il vero prodotto italiano

Per Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques Internazionale, il valore dell'italian sounding sembra sia arrivato a 120 miliardi di euro. «Questa - ha detto- è la nostra battaglia campale degli ultimi anni della Fic e di tutte le associazioni che vogliono difendere e valorizzare il vero prodotto italiano. Già alcuni anni fa in un congresso in Puglia con il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini avevamo organizzato un convegno sul tema “Cuoco, ambasciatore del territorio. A Taiwan avevo otto ristoranti e importavo circa mille prodotto italiani e a Tokyo con 32 locali portavamo i vini di 120 cantine e 600 prodotti italiani. Ora con Pecoraro Scanio, nostro partner di Univerde, stiamo portando avanti il progetto “No fake food” contro le contraffazioni che ci dando grandi soddisfazioni anche  a livello internazionale. La capillarità dei tanti cuochi italiani all'estero - il  numero è difficile da calcolare ma si stima siano 15 mila - è la nostra forza. Certo la qualità del prodotto autentico ha un costo, ma l'aggravio dei costi è davvero minimo. E il pubblico lo comprende».

Da destra: Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques Internazionale, Matteo Salvini e Antonino Fratello, delegato Euro-Toques del Lazio Nazionale italiana cuochi, ecco gli ingredienti per i piatti della Coppa del mondo

Da destra: Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques Internazionale, Matteo Salvini e Antonino Fratello, consigliere Euro-Toques Italia e delegato per il Lazio

L'importanza di fare rete

Come nelle passate edizioni del Corporate Meeting svoltesi a Roma a dare un forte contributo organizzativo è stato Alessandro Circiello, responsabile della Fic Lazio e paladino della salute a tavola. «Oggi il cuoco ha il dovere di alimentare in modo sano, e la certificazione del cuoco secondo alcuni particolari criteri è un passo importante perchè il cibo deve essere conservato e cucinato nel modo giusto. Inoltre stiamo portando avanti l'obiettivo di far inserire la cucina di casa nel Patrimonio Unesco». Soddisfazione per l'evento al Palazzo delle Esposizioni anche di Sebi Sorbello, consigliere del CdA della FIC e responsabile Food Events. «Questo - ha detto- è un momento che racchiude tutto il lavoro che si fa durante l'anno,  è l'essenza stessa della Federazione, della Nazionale, del rapporto con i partners e delle istituzioni. Si tirano le file di un anno di lavoro e si programma quello che verrà. Ci raccontiamo cosa abbiamo fatto ma soprattutto quali sono i programmi da sviluppare insieme, perchè uno degli obiettivi Fic è fare rete e in questa giornata si fa».

Un legame spirituale forte con la Fic

Tra i presenti anche Padre Pier Paolo Ottone dei Chierici Regolari Minori dei Padri Caracciolini, l'ordine di San Francesco Caracciolo fondatore e patrono dei cuochi d'Italia secondo la delibera della Conferenza Episcopale. «C'è un legame spirituale forte con la Fic - ha detto - e siamo presenti a tutti i loro eventi e ora insieme all'Unione Mondiale dei Cuochi vogliamo che sia il patrono di tutti i cuochi del mondo. Conclusione inevitabile infine con brindisi e degustazioni dei piatti presenti nel secondo volume di Opera del gusto. 

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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