La Federazione Italiana Cuochi (Fic) è tra i protagonisti di Beer & Food Attraction 2025, evento di riferimento per il settore della ristorazione e dell’ospitalità. L’appuntamento, che si è tenuto dal 16 al 18 febbraio nella Fic Arena (padiglione A3), ha ospitato la 9ª edizione dei Campionati della Cucina Italiana, il più importante concorso culinario nazionale riconosciuto da Worldchefs, l’organizzazione mondiale dei cuochi. Quest’anno, inoltre, l’evento si è arricchito con l’European Grand Prix, competizione che ha selezionato i migliori chef per il Global Chef Mondiale 2026 in Galles.
Beer & Food Attraction 2025 si è confermato un appuntamento imperdibile per la Federazione Italiana Cuochi, sia per la promozione della cucina italiana nel mondo, sia per il confronto tra chef di livello internazionale. «Siamo felici di essere stati a Beer & Food Attraction, in una città magnifica e in una fiera che ci ha accolto con grande ospitalità. Il nostro obiettivo è consolidare questa collaborazione nel tempo», ha dichiarato Pozzulo.
Un’edizione speciale dopo il trionfo a Singapore
L’edizione 2025 dei Campionati della Cucina Italiana assume un significato particolare: la Fic ha infatti celebrato il recente primo posto assoluto conquistato ai Campionati Mondiali di Cucina e Pasticceria a Singapore. Un risultato straordinario che premia il talento e la dedizione degli chef italiani.
«Questi premi ci danno tantissima soddisfazione, perché dietro questi successi c'è un enorme lavoro, sia in termini di risorse umane che economiche», ha dichiarato Rocco Cristiano Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi. «I concorsi rappresentano un momento di confronto tra professionisti e un'occasione per la ricerca e lo sviluppo delle materie prime, nel nostro caso eccellenze italiane».
Il valore della competizione: ricerca, innovazione e qualità
I Campionati della Cucina Italiana non sono solo una gara, ma un'opportunità di crescita per i professionisti del settore. Le competizioni, che hanno visto sfidarsi 500 concorrenti tra squadre e singoli, rappresentano una straordinaria vetrina per la ristorazione mondiale.

Un momento della premiazione del concorso Miglior Allievo della Fic a Beer & Food Attraction 2025
«I concorsi non devono essere visti solo come un'occasione per collezionare medaglie: il loro valore sta nel confronto tra cuochi e nella crescita professionale, nel miglioramento degli standard di qualità, nella ricerca del prodotto e nell'attenzione spasmodica all'igiene e alla conservazione degli alimenti», ha spiegato Pozzulo.
La necessità di chef certificati nelle cucine professionali
Un tema centrale affrontato dalla Federazione Italiana Cuochi è la necessità di avere almeno uno chef certificato in ogni cucina professionale, per garantire standard elevati nei processi di lavorazione e sicurezza alimentare. «Mi chiedo come sia possibile che nel settore alimentare, dove il cibo entra direttamente nel nostro organismo, non ci sia un professionista certificato a garantire che sia sano e sicuro», ha sottolineato Pozzulo. La Fic propone quindi di introdurre una certificazione obbligatoria per almeno un membro di ogni brigata di cucina, affinché vengano rispettati correttamente processi come la cottura, l’abbattimento e la rigenerazione degli alimenti.
Il problema degli orari di lavoro nella ristorazione
Un’altra questione cruciale è la gestione del tempo libero per i professionisti della ristorazione. Dopo la pandemia, molti cuochi hanno lasciato il settore per cercare un miglior equilibrio tra vita professionale e personale. «Oggi la vera ricchezza nel nostro settore è la gestione del tempo libero, noi come associazione abbiamo condotto uno studio sull'incidenza dello stress in cucina e ci battiamo da anni per far riconoscere la professione di cuoco come mestiere usurante», ha affermato Pozzulo. La Fic ha quindi avanzato proposte al governo per migliorare le condizioni lavorative, come la riduzione delle ore di lavoro e l'introduzione di doppi turni in cucina. «Anche i cuochi dovrebbero avere la possibilità di organizzare meglio la propria vita, come già avviene in alcune grandi catene alberghiere che garantiscono due giorni liberi a settimana».
Tradizione e innovazione nella cucina italiana
Nel dibattito sulla “vera” cucina italiana, la Federazione Italiana Cuochi sottolinea l’importanza della qualità delle materie prime, sia nelle trattorie che nei ristoranti di fine dining. «Le trattorie hanno una vocazione naturale nel proporre piatti tradizionali. La ristorazione gourmet, invece, sperimenta cotture e tecniche innovative pur mantenendo la qualità delle materie prime d'eccellenza. Ad esempio, la classica lasagna emiliana difficilmente si troverà in un ristorante stellato, ma si potrebbe trovare una sua reinterpretazione », ha evidenziato Pozzulo.

Durante i Campionati, la Nazionale Italiana Cuochi ha organizzato cene speciali per celebrare i sapori autentici del territorio, coinvolgendo artigiani e produttori locali. «La tradizione è fondamentale, ma è la qualità della materia prima a fare la differenza: se la materia prima è eccellente, il piatto sarà eccellente», ha ribadito il presidente della Fic.