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Giovani e formazione Conpait in prima linea

In Italia all’offerta formativa degli istituti professionali statali si affianca quella di enti privati. La Confederazione Pasticceri Italiani ha avviato un corso base chiamato “Primi Passi in Pasticceria”.

di Angelo Musolino
Presidente Conpait
 
04 luglio 2020 | 09:09

Giovani e formazione Conpait in prima linea

In Italia all’offerta formativa degli istituti professionali statali si affianca quella di enti privati. La Confederazione Pasticceri Italiani ha avviato un corso base chiamato “Primi Passi in Pasticceria”.

di Angelo Musolino
Presidente Conpait
04 luglio 2020 | 09:09
 

Vista la situazione socio-economica che sta attraversando il nostro Paese, la formazione professionale in Italia assume sempre più un’importanza strategica nel mondo produttivo. Essa va incontro, da una parte, ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende, dall’altra all’esigenza dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati sui continui cambiamenti del mercato. Un contributo importante alla formazione professionale viene fornito dagli enti di formazione privati, vedi tutte le scuole del settore pasticceria che propongono contenuti specialistici su settori specifici dell’apprendimento professionale, con percorsi di lunga e media durata.

Giovani e formazione Conpait in prima linea

Conpait, in questo contesto, si occupa di dare supporto su tutto il territorio italiano iniziando da un corso base chiamato “Primi Passi in Pasticceria”, in collaborazione con Cast Alimenti, un percorso volto a preparare l’allievo al mondo della pasticceria, affrontando gli step fondamentali dell’attività pratica di laboratorio. Bisogna dare maggiore attenzione ai giovani perché possano scegliere in modo convinto e motivato il proprio inserimento lavorativo.

In Italia gli “enti di formazione” sono realtà di natura privata (o associazioni) che svolgono principalmente attività di formazione, erogando corsi, attivando percorsi di orientamento professionale, organizzando attività di stage e favorendo l’inserimento lavorativo. La formazione professionale indica un percorso scolastico, di competenza regionale, professionalizzante per giovani che vogliono entrare subito nel mondo del lavoro, ovvero senza dover compiere lunghi studi per arrivare ad un diploma o una laurea. Tale percorso è parallelo e differenziato da quello che i ragazzi seguono per l’istruzione scolastica, di competenza statale. In Italia i centri di formazione professionale prevedono un biennio o triennio di studi con prevalenza di materie pratiche specialistiche, con il raggiungimento di una qualifica professionale.

Gli istituti professionali statali, invece, sono caratterizzati da un percorso più complesso. In particolare prevedono un piano di studi che può arrivare fino a 5 anni con specializzazioni intermedie. Si inizia con un biennio di base, comune ad altri istituti superiori, seguito da un anno di qualifica professionale in uno specifico settore professionale. Scopo del biennio iniziale è quello di orientare e rendere più consapevole l’alunno nella scelta della specializzazione di indirizzo professionale, prevista poi nel terzo anno. Il ciclo di studi può concludersi alla fine del terzo anno con l’acquisizione di un diploma di qualifica oppure, acquisita la qualifica professionale, esiste la possibilità di accedere ad un successivo corso biennale, definito post-qualifica, che si conclude con l’esame di Stato. In questo caso il corso di studi si conclude come ogni altra scuola secondaria superiore, con la possibilità di accesso a corsi di laurea.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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