La migliore pasta fatta a mano d'Italia? I culurgiones di Ylenia Parente
La chef del T Hotel di Cagliari ha trionfato al Campionato della Pasta fatta a mano con culurgiones "Seppia e piselli". Suo anche il premio "Miglior Impasto" e il miglior equilibrio nutrizionale "Dieta Mediterranea"
Ylenia Parente, chef del ristorante del T Hotel di Cagliari, ha conquistato il titolo di campionessa assoluta alla prima edizione del Campionato della Pasta fatta a mano, tenutasi nell'ambito del Dmed - Salone della Dieta mediterranea a Paestum. Parente ha sbaragliato la concorrenza con il suo piatto "Seppia e piselli": culurgiones tondi al nero di seppia e zafferano, ripieni di seppia cotta a bassa temperatura e fegatini, su una crema di piselli, salsa di scalogno al nero di seppia, polvere di pomodoro e pelle di seppia essiccata e soffiata. Al secondo posto si è classificato Michele Raspanti con il suo "Made in Italy…Paestum 1.0" (a base di tortelli con sfoglia tricolore a base di rapa rossa e spinaci, ripieni di panna veg, pasta di nocciola Igp) e condito con tartufo estivo fresco, cigna fresca, nocciole tostate e pane croccante) mentre sul terzo gradino del podio è salito Domenico Pastena con il "Porro Pork" (a base di ravioli ripieni di stracotto di maiale e porro, condito con crumble di porro, polvere di porro, salsa al pomodoro e zenzero, olio al porro e misticanza di erbette). Oltre al titolo principale, Ylenia Parente ha conquistato anche i premi speciali per il "Miglior Impasto" e per il miglior equilibrio nutrizionale "Dieta Mediterranea".
Gli altri premi del Campionato della Pasta fatta a mano
Il premio per il piatto che ha rappresentato meglio la tradizione italiana è stato aggiudicato dal messinese Onofrio Triolo con il piatto “Profumi di Sicilia” a base di maccheroni al ferretto condito con cipolla, capperi, uvetta sultanina, pinoli, pesce spada, sfumato con vino bianco e poi pomodorini gialli, pelati, finocchietto selvatico, alici sott’olio, mandorle pan grattato e ovviamente olio Evo.
A presiedere la giuria è stato il giornalista Luciano Pignataro, soddisfatto dalla qualità dei piatti presentati dai concorrenti. «Il concorso è stata una brillante iniziativa perché ha raccolto professionisti da tutta Italia che si sono messi in gioco ed è stato un grande successo - commenta il presidente di giuria Luciano Pignataro - La tradizione della pasta fresca unisce la Penisola dal Nord al Sud e abbiamo avuto la dimostrazione della straordinaria ricchezza e biodiversità alimentare del nostro bellissimo Paese».
Assieme a lui, hanno giudicato i piatti in gara: il giornalista Leonardo Ciccarelli; le nutrizioniste Monica Marro, Anna Gloria Caliendo, Renata Bracale; gli chef stellati Christian Torsiello, Fabio Pesticcio, Marco Cefalo. La parte tecnica è stata guidata dallo chef Gregori Nalon con il supporto di Gabriella Auricchio e Alessia Petrosino.
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Alberto Lupini
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