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Mostrare il nostro sorriso ai clienti è ciò che chiediamo per Natale

Misure restrittive, lo spettro di un lockdown a dicembre, un virus che continua a diffondersi. Questa situazione di crisi ci porta a chiedere a Babbo Natale un rimedio, la cura.

di Valerio Beltrami
presidente Amira
 
13 novembre 2020 | 10:56

Mostrare il nostro sorriso ai clienti è ciò che chiediamo per Natale

Misure restrittive, lo spettro di un lockdown a dicembre, un virus che continua a diffondersi. Questa situazione di crisi ci porta a chiedere a Babbo Natale un rimedio, la cura.

di Valerio Beltrami
presidente Amira
13 novembre 2020 | 10:56
 

Non si vede ancora il sereno. È appena terminata l’estate, sulle spiagge si sono ritirati i lettini e chiusi gli ombrelloni. Anche se con sacrifici e con numeri decisamente inferiori rispetto agli anni passati, la stagione estiva si è chiusa con un bilancio abbastanza positivo, le persone hanno avuto la voglia di evadere, di viversi le ferie, di fare festa. Ma oggi, con la stagione invernale alle porte e le festività natalizie dietro l'angolo, il governo e le Regioni hanno messo in atto misure che vanno dal coprifuoco alle chiusure anticipate di bar e ristoranti. Questo per evitare un'ulteriore balzo dei contagi e un eventuale lockdown durante il mese di dicembre.

Non ci resta che affidarci a Babbo Natale - Mostrare il nostro sorriso ai clienti è tutto ciò che chiediamo per Natale

Non ci resta che affidarci a Babbo Natale

Se le misure non bastassero e il lockdown nel periodo delle feste si rivelasse inevitabile, significherebbe dare il colpo di grazia al nostro settore, che sta già pagando un caro prezzo a questo Covid-19. Ci troveremmo davanti a un baratro dal quale risalire sarebbe quasi impossibile.

Per il nostro settore dicembre significa cene di lavoro, feste di capodanno, settimane bianche nelle stazioni sciistiche. Ma con quello che si sta vivendo e prospettando, come sarà davvero questa stagione invernale?

Le domande che mi pongo, che tutti ci poniamo, sono moltissime. Io, come tutti, non ho risposte, ma posso dire che, se non si trovasse vaccino o cura per sconfiggere questa “bestia”, il mondo intero pagherà un prezzo molto caro e ci vorrà molto tempo per risollevarsi.

È vero: dopo ogni crisi, ogni guerra, c’è stata sempre la ripresa, la ricrescita. Questa volta, però, ci vorrà più tempo, perché questo nemico, seppur invisibile, attacca ogni singolo angolo della nostra economia e della nostra vita. Tutto dipende anche dal nostro senso di responsabilità.

Mi auguro che come dono quest’anno Babbo Natale possa portare a tutti noi quella cura e quel vaccino che sapranno sconfiggere la “bestia”, così da ridarci la serenità che da molto ci manca. Così da ritrovarci nei nostri locali, dove sapremmo donare il nostro sorriso - non coperto da mascherine - ai nostri clienti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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