Ristorazione e ospitalità: non tutto deve essere digitalizzato

L'intero comparto ha digerito alla grande le novità tecnologiche e le hanno trasformate in un'occasione per migliorare il lavoro di tutti. Ci sono, però, cose che vanno oltre la tecnologia e non si devono dimenticare . L'interazione umana, la comunicazione non verbale, l'attenzione al dettaglio non devono essere sostituite, ma integrate, in una nuova ricetta di ospitalità

09 settembre 2023 | 09:30
di Massimo A. Giubilesi

Negli ultimi anni il settore Food&Hospitality sta attraversando un periodo di profonda trasformazione che ha visto l’intero comparto adottare soluzioni tecnologiche cruciali per sopravvivere.

Ricordiamoci il boom in ambito della sanificazione ambientale che, a causa della crisi sanitaria, ha portato alla luce metodologie e tecnologie poco considerate nei tempi tranquilli pre-Covid. Non meno importante è, e continua ad essere, tutto il mondo delle Cucine 4.0, la blockchain, parecchie sostanze naturali con funzione di bioprotezione e antiossidazione e il packaging “attivo e intelligente” che protegge il cibo dalle contaminazioni ed estende la sua shelf-life.

Possiamo dire che gli imprenditori del settore F&H hanno digerito abbastanza velocemente le novità tecnologiche che grazie agli enormi vantaggi in termini gestionali, di produttività e di riduzione degli sprechi, hanno contribuito a mandare giù più facilmente, l’amaro boccone dei costi elevati e l’inevitabile necessità di cambiamenti strutturali, non sempre facili.

Ormai non esiste più l’azienda agroalimentare padronale di piccole-medie dimensioni o quella grande anche multinazionale che non utilizzi e non sfrutti in qualche modo le potenzialità della digitalizzazione tecnologica. E se fino a poco tempo fa queste novità si concentravano principalmente sui processi di produzione, trattamenti termici e conservazione, molto presto l’espansione tecnologica si è propagata in altri settori correlati.

L'uso di SW gestionali ha permesso non solo di ottimizzare la pianificazione delle forniture, la gestione del magazzino, la turnazione del personale e l’ottimizzazione del processo produttivo (scarti, sfridi, rese), ma è andata ben oltre diventando strumento principale di interazione con il cliente finale.

Uno dei primi aspetti della digitalizzazione nel settore del food è stata la possibilità di ordinare online. I ristoranti e gli alberghi che offrono servizi di consegna a domicilio hanno sperimentato un notevole aumento della domanda grazie alle piattaforme digitali. La comodità di ordinare cibo o prenotare un alloggio tramite app o siti web ha reso più semplice e veloce il processo di acquisto per i clienti.

Il problema della dipendenza tecnologica

Bisogna però ammettere che i nuovi traguardi portano con sè anche nuovi problemi che per quanto riguarda il mondo del cibo e dell’ospitalità assumono connotazioni molto delicate che meritano un profondo ragionamento.

Sebbene il momento entusiasmante per l’innovazione si stia aprendo alla velocità della luce verso scenari che solo fino qualche anno fa sembravano pura fantascienza, stiamo assistendo alla creazione di una specie di dipendenza della tecnologia digitale.

Esemplari in questo senso sono le operazioni di marketing e comunicazione in grado a determinare il successo commerciale di prodotti e servizi, influenzando le scelte dei consumatori grazie alle piattaforme di social media, i siti web e le app mobili utilizzate per promuovere i ristoranti, gli hotel e le esperienze culinarie.

Questa è solo la punta dell’iceberg più facile da vedere e perciò tante volte sopravvalutata proprio dagli stessi imprenditori che investono nei canali di comunicazione digitale senza tener conto delle insidie che si nascondono dietro la fama raggiunta grazie a qualche click, che altrettanto facilmente si trasforma nella peggiore della pubblicità recando danni irrecuperabili. Le storie e gli esempi di aziende e prodotti che si sono viste catapultate dalle stelle alle stalle a causa di una comunicazione digitale che ad un certo punto diventa impossibile da gestire perché fuori controllo, non sono certo una novità.

L'importanza delle relazioni sociali

Sono però il punto di partenza essenziale per iniziare a comprendere che le tecnologie digitali rappresentano una sfida cruciale per il settore F&H che intrinsecatamene è connesso non alla rete internet, ma alle relazioni personali e sociali.

I social media creano collegamenti e interessi, raggiungendo milioni di persone in tempo reale, ma non facilitano le relazioni tra le persone.

Lungi da me osteggiare i menu digitali o essere contrario ad utilizzare supporti digitale nella comunicazione, ma alzi la mano chi non si è trovato infastidito dal fatto che esso si possa leggere solo inquadrando con il proprio cellulare un QR code.

Se il cameriere non è in grado di comunicarti con un sorriso cosa di buono ha fatto oggi lo chef, gli sforzi di essere accoglienti e di proporre esperienze indimenticabili divento soggetti a fattori esterni ingovernabili e spesso portatori di disagio per i consumatori.

Mentre la tecnologia può offrire opzioni di personalizzazione, è fondamentale non perdere di vista l'attenzione al dettaglio che caratterizza il settore del food e dell'ospitalità.

I dettagli e la cura dedicati ai clienti sono elementi distintivi che possono essere solo in parte riprodotti digitalmente. L'uso di chatbot o assistenti virtuali può migliorare l'efficienza delle operazioni e fornire supporto ai clienti, tuttavia, è importante garantire che tali strumenti siano utilizzati per integrare e migliorare l’offerta e i servizi, piuttosto che sostituirli.

La digitalizzazione offre opportunità straordinarie per migliorare l'efficienza, la personalizzazione e la connessione con i clienti nel settore del food e dell'ospitalità, ma rimane indispensabile bilanciare l'innovazione digitale con l'importanza delle relazioni e i rapporti umani, senza i quali parlare di accoglienza diventa difficile.

L'obiettivo deve essere quello di utilizzare la tecnologia come strumento per arricchire e migliorare l'esperienza delle persone come consumatori, preservando allo stesso tempo l'essenza e l'unicità del settore.

Gli esperti confermano che l’umanità sta entrando in una nuova era segnata dall’intelligenza artificiale che, a quanto pare, trasformerà radicalmente le nostre vite. Ciò a cui assistiamo oggi in termini di innovazione tecnologica, presto sarà sorpassato da altre novità.

In questo scenario e prospettiva, le aziende e gli operatori del settore F&H devono velocemente riuscire a trovare una nuova ricetta per il successo: da un lato rispecchiare perfettamente l’equilibrio tra il mondo fisico e quello digitale implementando i servizi in ambienti high-tech, dall’altro continuare ad offrire esperienze indimenticabili che nutrono il corpo e l’anima con il calore delle relazioni personali e sociali.

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