Barbabietola rossa, cruda per un pieno di vitamine

La Barbabietola rossa ha un buon contenuto in sali minerali e vitamine, risulta essere rimineralizzante e ricostituente nonché particolarmente benefica. È consigliabile consumarla cruda, appena stufata o gratinata

10 novembre 2024 | 08:30

Ha un bellissimo colore e mille virtù! Stiamo parlando della barbabietola rossa. Vediamo che cosa è e quali proprietà ha in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo. La Beta vulgaris var. rapa forma rubra – da non confondere con quella bianca utilizzata per la produzione dello zucchero – è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae. Dal sapore leggero e dolciastro, si presta ad essere inserita all’interno di molte ricette ed è un’ottima base per i centrifugati.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di barbabietola rossa cruda apportano circa 19 calorie, ripartite come segue:
77% carboidrati
23% proteine

In particolare, 100 grammi di barbabietole contengono:

  • 84 mg di sodio
  • 300 mg di potassio
  • 0,04 mg di ferro
  • 20 mg di calcio
  • 21 mg di fosforo
  • 0,03 mg di tiamina (vitamina B1)
  • 0,02 mg di riboflavina (vitamina B2)
  • 0,2 mg di niacina (vitamina B3 o vitamina PP)
  • 7 mg di vitamina C
  • 91,3 g di acqua
  • 1,1 g di proteine
  • tracce di lipidi
  • 0 mg colesterolo
  • 4 g di carboidrati
  • 4 g di zuccheri solubili
  • 2,6 g di fibra totale.

Al suo interno si trovano inoltre altre sostanze molto benefiche per l’organismo umano, come antociani e flavonoidi.

Quando non mangiare la barbabietola rossa?

Finora non sono state accertate interazioni tra il consumo di barbabietola rossa e l’assunzione di farmaci o altre sostanze.

Stagionalità della barbabietola rossa

Si raccolgono tra agosto e febbraio.

Possibili benefici e controindicazioni

Atteso il loro buon contenuto in sali minerali e vitamine, risultano essere rimineralizzanti e ricostituenti nonché particolarmente benefiche (soprattutto negli stati influenzali). Le fibre e l’elevato quantitativo di acqua le rendono anche depurative e digestive. Poiché alcuni composti chimici presenti nell’ortaggio sembrano essere in grado di rivitalizzare i globuli rossi, il loro impiego è particolarmente raccomandato ai soggetti anemici. È consigliabile consumarle crude, appena stufate o gratinate. Sono invece da evitare prolungate cotture.

Attesa la presenza di elevate quantità di sali minerali e di ossalati, ne è sconsigliato l’impiego a chi soffre di calcolosi renale. Infine, poiché stimolano la produzione di succhi gastrici, il loro consumo non è consigliato a soggetti che soffrono di acidità di stomaco.

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Alberto Lupini


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