Diabete e obesità, un legame più stretto di quanto si immagini
Oltre il 20% dei soggetti obesi è affetto da diabete di tipo 2, e sono percentualmente pochi i soggetti affetti da diabete di tipo 2 non obesi. Un paziente obeso ha una probabilità molta l’elevata di diventare diabetico
13 dicembre 2020 | 10:33
Diabete e obesità sono due patologie spesso relazionate tra loro. Secondo l’Oms - Organizzazione Mondiale della Sanità l’obesità mondiale è quasi triplicata dal 1975. Nel 2016, oltre 1,9 miliardi di adulti erano in sovrappeso: di questi oltre 650 milioni erano obesi. La situazione nei bambini sotto i 5 anni non è certo migliore: si calcola che nel 2019 circa 38 milioni di bambini erano sovrappeso o obesi.
In Italia una persona su 3 è sovrappeso, 1 su 10 è obesa, 1 su 20 è diabetica e oltre il 66,4% delle persone con diabete di tipo 2 è sovrappeso o obeso. In pratica, sono sovrappeso quasi 22 milioni di italiani, obesi 6 milioni, con diabete quasi 3,5 milioni. I numeri fanno riflettere, al punto che si sta iniziando a parlare di “Diabesità”. Un argomento approfondito da Marco Mirani, diabetologo di Humanitas.
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Fra diabete, sovrappeso e obesità esiste una relazione moltiplicativa e pericolosa: in tutto il mondo obesità e diabete di tipo 2 sono in aumento e rientrano tra le malattie cronico-degenerative che influenzano maggiormente la salute dei cittadini.
Il controllo dei livelli di glicemia entro valori normali è affidato all’azione dell’insulina; nell’obesità questa azione è deficitaria, dal momento che l’eccesso di tessuto adiposo determina una minore efficacia dell’azione dell’insulina nei tessuti periferici.
La resistenza periferica all’insulina è a sua volta responsabile di iperinsulinemia (cioè elevati livelli di insulina nel sangue), spesso inefficace nel controllare la glicemia, ma concausa essa stessa di altre malattie correlate all’obesità (ipertensione, sindrome delle apnee ostruttive, dislipidemia e aterosclerosi).
Oltre il 20% dei soggetti obesi è affetto da diabete di tipo 2, e sono percentualmente pochi i soggetti affetti da diabete di tipo 2 non obesi. Un paziente obeso ha una probabilità molta l’elevata di diventare diabetico, assai più alta di quella di un individuo con un peso nella norma.
I rischi per la salute
Uno dei principali rischi è dovuto al fatto che, a oggi, una persona su 3 con diabete non sa di averlo e per questo motivo spesso il diabete viene diagnosticato quando sono già presenti le complicanze.
Inoltre la combinazione di obesità e diabete, soprattutto in caso di obesità addominale, è strettamente correlata con un aumento dell’incidenza di malattie cardiocerebrovascolari (infarto, angina pectoris, ictus, ipertensione, arteriopatie periferiche), danno renale ed epatico, senza dimenticare una aumentata incidenza di neoplasie in questi soggetti.
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In Italia una persona su 3 è sovrappeso, 1 su 10 è obesa, 1 su 20 è diabetica e oltre il 66,4% delle persone con diabete di tipo 2 è sovrappeso o obeso. In pratica, sono sovrappeso quasi 22 milioni di italiani, obesi 6 milioni, con diabete quasi 3,5 milioni. I numeri fanno riflettere, al punto che si sta iniziando a parlare di “Diabesità”. Un argomento approfondito da Marco Mirani, diabetologo di Humanitas.
Una relazione preoccupante, che può portare all'insorgere di malattie cronico-degenerative
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Fra diabete, sovrappeso e obesità esiste una relazione moltiplicativa e pericolosa: in tutto il mondo obesità e diabete di tipo 2 sono in aumento e rientrano tra le malattie cronico-degenerative che influenzano maggiormente la salute dei cittadini.
Il controllo dei livelli di glicemia entro valori normali è affidato all’azione dell’insulina; nell’obesità questa azione è deficitaria, dal momento che l’eccesso di tessuto adiposo determina una minore efficacia dell’azione dell’insulina nei tessuti periferici.
La resistenza periferica all’insulina è a sua volta responsabile di iperinsulinemia (cioè elevati livelli di insulina nel sangue), spesso inefficace nel controllare la glicemia, ma concausa essa stessa di altre malattie correlate all’obesità (ipertensione, sindrome delle apnee ostruttive, dislipidemia e aterosclerosi).
Oltre il 20% dei soggetti obesi è affetto da diabete di tipo 2, e sono percentualmente pochi i soggetti affetti da diabete di tipo 2 non obesi. Un paziente obeso ha una probabilità molta l’elevata di diventare diabetico, assai più alta di quella di un individuo con un peso nella norma.
I rischi per la salute
Uno dei principali rischi è dovuto al fatto che, a oggi, una persona su 3 con diabete non sa di averlo e per questo motivo spesso il diabete viene diagnosticato quando sono già presenti le complicanze.
Inoltre la combinazione di obesità e diabete, soprattutto in caso di obesità addominale, è strettamente correlata con un aumento dell’incidenza di malattie cardiocerebrovascolari (infarto, angina pectoris, ictus, ipertensione, arteriopatie periferiche), danno renale ed epatico, senza dimenticare una aumentata incidenza di neoplasie in questi soggetti.
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Alberto Lupini
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