Presentato l’11 febbraio nel corso di un webinar il progetto di legge “Promozione e valorizzazione della filiera agroalimentare brassicola regionale”, il cui iter è partito presso l’VIII Commissione regionale agricoltura al termine dell’incontro stampa. In video conferenza presenti il primo firmatario del pdl Andrea Monti e il relatore Floriano Massardi, entrambi vicecapogruppo della Lega al Pirellone. Con loro l’assessora regionale al Turismo Lara Magoni, l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi e per Unionbirrai il direttore generale Vittorio Ferraris e il consigliere nazionale Andrea Soncini.

il mondo della birra artigianale potrà fungere da forza propulsiva per il turismo regionale
Quello dei
microbirrifici in Lombardia è un settore che conta
155 imprese, il 16% del totale nazionale, vale una produzione di
112mila ettolitri e impiega direttamente 540 operatori. «L’ultimo decennio - ha sottolineato
Vittorio Ferraris - ha visto una buona espansione del settore, che oggi rappresenta solo il
4% della produzione birraria nazionale. I principali birrifici sono nati in Lombardia. Un segmento produttivo estremamente legato al territorio; per questo l’esigenza di
strutturare una filiera è molto sentita. In parallelo, questo progetto di legge può rappresentare un
volano per lo sviluppo di un turismo brassicolo, sulla scia di quello enogastronomico».
Accordi e progetti di filiera«Il progetto di legge - ha aggiunto
Andrea Soncini - si fonda su
tre pilastri, motore dello sviluppo del settore. In primo luogo la
valorizzazione della filiera con l’ausilio degli operatori che devono cooperare per creare accordi e progetti dedicati. Il secondo punto fermo è rappresentato dalla
identificabilità dei birrifici artigianali al fine di costituire un marchio collettivo. Terza colonna, lo
sviluppo turistico, che prevede momenti di formazione per gli operatori e la possibilità di
somministrazione nei locali di produzione. Aspetto questo di notevole interesse culturale in grado di sviluppare diversi percorsi interdisciplinari».
In piena sintonia l’assessora regionale al Turismo
Lara Magoni. «Conoscere in loco la materia prima e la produzione – ha ricordato – sono snodi essenziali per la
valorizzazione del territorio lombardo. Il turismo rappresenta il 13% del Pil ed è fondamentale valorizzare le nicchie di mercato. Bisogna inoltre tener presente che a causa della pandemia il turismo avrà una forte
connotazione domestica, esperienziale e il mondo della
birra artigianale potrà fungere da
forza propulsiva».
Con questa legge sarà inoltre possibile ai microbirrifici agricoli vendere e somministrare la birra sul posto
«Stiamo parlando di una realtà di nicchia vivace e giovane - ha puntualizzato
Fabio Rolfi - una realtà che se ben stimolata può essere un volano di
promozione del territorio. Una dimensione dalla notevole
rilevanza agricola. Molti giovani si stanno avvicinando all’agricoltura e in questo contesto è opportuno fare un ragionamento sulla
filiera brassicola e sulla materia prima che deve dare vita a una
birra made in Italy, vetrina di un territorio». Nel nostro Paese si può dire che non esiste luppolo italiano ed è necessaria una sinergia tra produttori e agricoltori per favorire una produzione ex novo.
Visita al luoghi di produzione leva di marketing turistico«Una sfida importante per un settore cha va caratterizzato a livello regionale - ha ribadito
Floriano Massardi - con questa legge sarà inoltre possibile ai
microbirrifici agricoli vendere e
somministrare la birra sul posto, anche in occasione di fiere ed eventi, operazioni oggi non consentite. Viene inoltre introdotto e promosso, sull’esempio di altri Paesi europei produttori di birra, uno
sviluppo turistico basato sulla visita ai luoghi di produzione.
«È una
legge innovativa – ha annotato
Andrea Monti - che sarà da esempio sia per le altre Regioni sia a livello nazionale. L’auspicio è che si arrivi all’approvazione finale del provvedimento da parte del Consiglio Regionale entro l’estate».
Per informazioni:
www.unionbirrai.it