Va all’Asti Secco Docg della cantina Toso di Cossano Belbo (Cn) la medaglia d’oro alla qualità alla Douja d’Or 2018. Dal 7 al 16 settembre si svolge ad Asti il Salone Nazionale dei Vini Selezionati Douja d’ Or.
Il riconoscimento viene assegnato nell’ambito del Concorso Enologico Nazionale “
Premio Douja d’Or” organizzato dalla Camera di Commercio di Asti con la collaborazione tecnica dell’Onav. L’
Asti Secco Docg Toso è stato selezionato per le sue caratteristiche qualitative e inserito all’interno di un ristretto parterre d’eccellenza composto da soli 36 vini, scelti tra oltre 900 etichette candidate al concorso, che hanno raggiunto un punteggio minimo di 92/100.

L’esame organolettico eseguito dalla commissione tecnica sugli oltre 900 campioni anonimi, prevede una rigorosa valutazione visiva (limpidezza, colore, fluidità, effervescenza), olfattiva (profumo, aroma, bouquet, franchezza) e gustativa (vinosità, alcolicità, corpo, armonia, retrogusto), per individuare i vini che meritano di essere considerati eccellenti sotto tutti i punti di vista.
È un ottimo riscontro per l’Asti Secco Docg Toso, un vino che non solo è nuovo ma anche innovativo, perché fino a pochi mesi fa non esisteva uno spumante secco prodotto dal moscato, vitigno universalmente conosciuto per i suoi apprezzati vini dolci.
Credendo fortemente in questa nuova categoria di prodotto, Toso è stata una delle prime cantine a introdurre nel mercato questa nuova etichetta, che per la portata innovativa rappresenta una vera sfida dell’enologia piemontese.
Per arrivare a questo risultato, la famiglia Toso, alla guida dell’omonima cantina da quattro generazioni, si è messa alla prova coinvolgendo nella sfida tutte le persone che lavorano con l’azienda: dai viticoltori conferenti, così preziosi per la qualità dell’uva, agli enologi e tecnici, che con la loro competenza la trasformano in ottimo vino. L’obiettivo primario è stato ottenere un prodotto fedele all’origine della materia prima, frutto di un territorio di eccellenza, che si esprime con la sua identità nel suo vitigno più tipico.
Per informazioni:
www.toso.it