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Consorzio Vini d'Abruzzo, un'unica voce per tutta la produzione regionale

Il Consorzio Vini d'Abruzzo punta a raggruppare sotto un'unica voce tutta la produzione regionale. Un progetto che potrebbe ispirare la creazione di un ente che tuteli l'Italia intera

 
09 giugno 2023 | 11:05

Consorzio Vini d'Abruzzo, un'unica voce per tutta la produzione regionale

Il Consorzio Vini d'Abruzzo punta a raggruppare sotto un'unica voce tutta la produzione regionale. Un progetto che potrebbe ispirare la creazione di un ente che tuteli l'Italia intera

09 giugno 2023 | 11:05
 

L’annuncio arriva da Enrico Cerulli Irelli, presidente del Consorzio di tutela Vini Colline Teramane. L’occasione è quella della celebrazione dei primi vent’anni del Consorzio, nato nel 2003 per tutelare, valorizzare e promuovere la prima denominazione di origine controllata e garantita della regione Abruzzo, cioè “Colline Teramare Montepulciano d’Abruzzo Docg". Ora l’Abruzzo punta ad avere una unica voce per tutelare l’intera produzione regionale con certificazioni Docg, Doc e Igt. Sarà raggruppata sotto un unico brand, il “Consorzio Vini d’Abruzzo”, e racconterà le migliori espressioni produttive in campo enologico.

Consorzio Vini d'Abruzzo, un'unica voce per tutta la produzione regionale

L'Abruzzo è una terra di vini straordinari

Un progetto che unifica la produzione vinicola dell'Abruzzo

In carica dal 2018, Enrico Cerulli Irelli è al suo secondo mandato. A proposito del progetto che raggrupperà tutte le produzioni enologiche dell’Abruzzo, Cerulli Irelli ha dichiarato che «è in corso una modifica normativa a livello regionale con l'obiettivo di raccontare in modo nuovo le peculiarità e le qualità enologiche made in Abruzzo, e anche al Ministero dell'Agricoltura il tema è stato oggetto di un proficuo confronto. L'antico senso di contrapposizione tra i diversi territori è superato».

«Conosco e ho lavorato da tempo con Alessandro Nicodemi, ora presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, e insieme ai nostri associati abbiamo definito come priorità quella di avere un unico rappresentante che abbia la capacità di tutelare tutti, i big, le cooperative ma anche le aziende di dimensioni più piccole. Le attuali denominazioni», ha continuato poi Cerulli Irelli, «restano all'interno del nuovo soggetto di rappresentanza, nella convinzione che l'Abruzzo potrà persino avere un ruolo da pioniere a un ente che tuteli concretamente l'Italia intera. E questo nuovo passo del made in Abruzzo non farà che rafforzare l'identità, l'idea di vinificazione di qualità che ci accomuna, per promuoverci al meglio nei mercati esteri».

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