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“Scintille d'Estate” a Vigneti Primaterra tra cultura, arte, musica e degustazioni

L'estate nella cantina in contrada Sciaranuova, tra Linguaglossa e Randazzo (Ct), è all'insegna della musica tra i vigneti e di scorribande enologiche tra i vini dell'azienda e di quelli di cantine amiche

 
11 agosto 2023 | 10:09

“Scintille d'Estate” a Vigneti Primaterra tra cultura, arte, musica e degustazioni

L'estate nella cantina in contrada Sciaranuova, tra Linguaglossa e Randazzo (Ct), è all'insegna della musica tra i vigneti e di scorribande enologiche tra i vini dell'azienda e di quelli di cantine amiche

11 agosto 2023 | 10:09
 

Sono stati tra i primi, anni fa, a proporre una fruizione diversa del vulcano Etna. Sempre più i loro inviti, i loro appassionanti coinvolgimenti hanno spianato la strada a un percorso districato tra vigneti, installazioni artistiche e magici pentagrammi, non solo musicali, spesso addirittura onirici. Loro sono Tiziana Gandolfo e Camillo Privitera, ottimi padroni di casa (o, meglio ancora, “saggi custodi”) di un angolo di territorio che offre, non solo alla vista, un panorama unico e originale dell’Etna.

“Scintille d'Estate” a Vigneti Primaterra tra cultura, arte, musica e degustazioni

I vini degustati a Vigneti Primaterra. Foto: Flavio Ianniello per Villa Pennisi in musica

Il vino secondo Vigneti Primaterra

Siamo a Vigneti Primaterra, in contrada Sciaranuova, tra Linguaglossa e Randazzo (Ct), dove sorge la cantina che i due produttori siciliani vivono ogni giorno sulla propria pelle e nel proprio cuore e che fanno vivere ai tanti amanti del buon vino e del buon gusto. O meglio, a chi ha un’idea particolare di vino e di gusto, che non sia etichettato dentro certe rigide regole, ma che invece riesca a dare interpretazioni sempre nuove e soprattutto sincere di quel determinato territorio.

“Scintille d'Estate” a Vigneti Primaterra tra cultura, arte, musica e degustazioni

I produttori Tiziana Gandolfo e Camillo Privitera. Foto: Flavio Ianniello per Villa Pennisi in musica

L’etate a Vigneti Primaterra tra vino, arte e stelle

Il tempo, che è galantuomo (come ricorda Camillo Privitera, per anni presidente regionale di Ais Sicilia e oggi consigliere nazionale dell’Associazione italiana sommelier), ha dato loro ragione e così si è giunti anche quest’estate a una nuova, originale edizione degli appuntamenti in vigna. Quest’anno la traccia indicata è quella delle “Scintille d’Estate a Primaterra”, con un programma sempre ricco e variegato, piacevolmente sospeso tra cultura, musica, arte, installazioni e, naturalmente, immancabili e altrettanto sincere degustazioni. No, non soltanto di vini dell’Etna, sempre ovviamente i benvenuti, e non solo dei vini dell’azienda, ma con viaggi enoici molto interessanti anche fuori dalla Sicilia e, spesso, dall’Italia, che hanno incantato e continueranno a incantare per tutto agosto wine lovers e commensali.

“Scintille d'Estate” a Vigneti Primaterra tra cultura, arte, musica e degustazioni

Scintille d’Estate a Primaterra. Foto: Flavio Ianniello per Villa Pennisi in musica

A Vigneti Primaterra “scorribande” enologiche in musica

Così è stato, ad esempio, nelle scorse sere (era il 5 agosto), quando abbiamo avuto il piacere di partecipare al concerto del Quartetto Klem e, successivamente, alle “Scorribande enologiche”, piacevolmente condotte, come sempre, da Camillo, preceduto dati saluti “casalinghi” e informali di Tiziana e dalla presentazione delle giovani musiciste da parte di David Romano, direttore artistico della elegante e ricca rassegna musicale Villa Pennisi in Musica (appuntamento di ogni estate ad Acireale, nel Catanese), egli stesso musicista di spessore, violinista che vanta esperienze nazionali e internazionali tra palcoscenici prestigiosi.

“Scintille d'Estate” a Vigneti Primaterra tra cultura, arte, musica e degustazioni

Il Quartetto Klem a Vigneti Primaterra. Foto: Flavio Ianniello per Villa Pennisi in musica

Le giovani muse degli archi, tra i dialoghi intensi di due violini, una viola e un violoncello, hanno tradotto così in musica le emozioni della serata, proponendo un originale quanto intenso programma tra opere di Leoš Janàcek (Quartetto per archi n. 1, Sonata a Kreutzer); Joaquìn Turina (La Oraciòn del Torero p. 34); Sergej Prokof’ev (Quartetto n. 2 op.92). Durante l’esibizione, una rotonda, voluminosa luna romantica illuminava il grande castagno sotto il quale erano accomodati gli ospiti; i riflessi dei suoi raggi accarezzavano gli strumenti, mentre una brezza intensa e frizzante disperdeva le note tra le vigne e i commensali. Si è passati, in musica, dal tema della gelosia a quello dell’amore, dalla paura alla voglia di assaporare la propria vita attimo per attimo. Perfino il vento aveva fame, tanto da sferzare il legno degli strumenti, ma senza riuscire a intimorire le giovani artiste.

I vini di Vigneti Primaterra degustati

A riscaldarci, oltre alla musica, eseguita egregiamente, non hanno tardato ad arrivare anche i vini proposti. Scorribande, appunto, in grado di raccontare tra un sorso e l’altro, tra un calice e un assaggio di portate tipiche siciliane, interi territori. Così è stato, iniziando da Galatìa Etna Bianco Doc 2020, da Distilleria Giovi, prodotto da uno dei più bravi distillatori in circolazione, oggi conquistato anche dal mondo del vino, in cui si è tuffato con coraggio e buoni risultati; passando per Lalùci Grillo Sicilia Doc 2020 di Baglio del Cristo di Campobello; due ingressi già superlativi, che hanno fatto comprendere il tenore enoico della serata, dopo quello con richiami a Tolstoj e alla cultura del caro vecchio Continente. Tenore confermato dal terzo vino, Riesling Kabinett Mosel 2018, da Berncasteler Doctor, con tutti i profumi e sapori di questo principe della viticoltura dell’Europa centro-settentrionale; poi, una nuova discesa tra i vigneti italiani, per degustare un superbo Brancato Fiano di Avellino 2013, da Tenuta Cavalier Pepe; eleganza sopra eleganza, come le musiche ascoltate qualche minuto prima dal Quartetto Klem e che adesso lasciava il posto, invece, ai vigneti siciliani, nuovamente con un Etna Bianco Doc Contrada Monte Gorna 2015, da Tenute Nicosia. Anche il vino siciliano, anche quello dell’Etna riescono a guardare con orgoglio il tempo che passa, come il successivo Archineri Etna Rosso Doc 2016, da Pietradolce. Poi, ancora una virata verso nord, con il Boca (da nebbiolo, vespolina e uva rara) 2016, da Vallana; per fare, infine, ritorno nell’isola dello splendore enoico, con la carrellata finale di eleganza: il Cabernet Sauvignon Vigna San Francesco 2015, di Tasca d’Almerita; il Marsala Superiore Riserva 1987, di Marco De Bartoli; e il piacevole, conclusivo gioco di accostamenti, fuori dalle righe della degustazione ufficiale, con le tipiche portate della sera assieme al Nerello Mascalese di Vigneti Primaterra 2014.

Il giudizio finale, insomma, è quello di consultare ogni anno dall’inizio l’intenso, interessante programma di Vigneti Primaterra, per poter trascorrere alcune sere d’agosto all’insegna dell’arte e del vino, o meglio… di una certa idea di arte e di vino, sicuramente piacevoli e originali, godendo dell’Etna sotto altri aspetti, con angolazioni illuminate dalla luna e dai sogni.

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