Non è stato certo un progetto innovativo, per raggruppare assieme le tre tipologie di un particolare vitigno, quello che si è sviluppato al Castello di Spessa a Capriva del Friuli (Go). La Vigna dei 3 Pinot è cresciuta gradualmente negli anni, aggiungendo differenti barbatelle. Il capostipite è stato il Pinot Nero con i ceppi francesi messi a dimora negli anni Novanta. Dopo diversi anni arrivò il fratello Grigio e successivamente venne aggiunto quello Bianco, per un totale complessivo dell’intera vigna di 3,72 ettari.

Il Castello di Spessa
La Vigna dei 3 Pinot, il progetto
La parte del leone la fa sicuramente il Pinot Nero dal quale, con poco più di due ettari di estensione e quasi diecimila viti, se ne ricavano ben 6.500 bottiglie ogni vendemmia. Invece gli altri due, il Pinot Bianco e il Grigio si dividono in parti pressoché uguali il rimanente ettaro e mezzo abbondante, con poco più di settemila viti e 5.300 bottiglie complessive. La Vigna dei 3 Pinot è stata allestita dall’ormai famosa scuola di potatori Simonit & Sirch, che predispose un’originale forma di allevamento con le viti a Guyot singolo a 40 cm. da terra, poco utilizzata nel Friuli Venezia Giulia, ma tipica delle zone più rinomate per i Pinot di qualità. Una tecnica usata solamente per il Pinot Bianco e quello Grigio.

La Vigna dei 3 Pinot al Castello di Spessa
Un progetto che si pose l’obiettivo di interpretare al meglio le caratteristiche varietali della microzona, per ottenere un grande prodotto e conservare al meglio le piante affinché possano produrre vini eccellenti per diversi anni. Questa unica e particolare vigna si trova proprio di fronte all’ingresso del Castello di Spessa e rappresenta un originale biglietto da visita per Wine lovers, golfisti e turisti enogastronomici di mezza Europa, che ogni anno varcano la soglia del maniero nel quale nel 1773 soggiornò per parecchio tempo il più che famoso Giacomo Casanova.
La Vigna dei 3 Pinot, il Casanova Doc Collio
Ed è proprio all’illustre ospite, scrittore e avventuriero, che è stato dedicato uno dei più prelibati vini dell’azienda omonima, quel Pinot Nero tanto bevuto e glorificato dal libertino veneziano nei suoi racconti. E quest’anno ricorre il 300° anniversario della sua nascita e le bottiglie di Pinot Nero Casanova sono andate a ruba per far brindare le migliaia di maschere che hanno invaso la città lagunare veneta in occasione del Carnevale e dei relativi festegiamenti.
Il “Casanova” Pinot Nero Doc Collio ha un bellissimo colore rosso rubino e un sapore di frutti rossi piccoli e un piacevole sentore di spezie. È un vino elegante e vellutato, con un ampio e lungo finale di spezie calde e lampone. Si abbina perfettamente con formaggi di media stagionatura e carni d’agnello, senza però disdegnare l’accompagnamento a piatti di pesce saporito. Il vigneto è relativamente giovane, impiantato 17 anni fa; il vino va servito a 16-18° e ha una gradazione alcolica di 14°. La fermentazione viene eseguita a circa 25° in tini di rovere a forma tronco conica, con follature quotidiane manuali per un periodo di 15-20 giorni, durante i quali avviene la fermentazione malolattica. Il vino viene poi trasferito in barrique e lasciato riposare nel bunker sotterraneo del castello per 12 mesi. Quindi imbottigliato senza filtrazione, per preservare l’integrità e ulteriormente affinato in bottiglia - per alcuni mesi - prima di essere messo a disposizione degli acquirenti.
La Vigna dei 3 Pinot, le vinificazioni di Grigio e Bianco
Vinificazione ramata (tipo buccia di cipolla) invece per il Pinot Grigio: dopo una soffice pressatura delle uve la fermentazione si svolge in vasche di acciaio inox alla temperatura controllata di 16-18°, con l’affinamento sulle fecce nobili, sempre in acciaio, fino a marzo. Degustando il Grigio senti note di frutta matura e fiori d’acacia, in un gusto persistente, fresco e asciutto. Ha una gradazione di 14,5°, va bevuto a 8, massimo 10° ed è ideale per zuppe di verdure, primi piatti delicati, carni bianche e fritture di pesce.

I Pinot degustati al Castello di Spessa
Discorso per certi versi simile per il Pinot Bianco per quanto concerne la vinificazione, mentre il suo colore è giallo paglierino con note dorate, con sentori ampi e intensi tropicali e di crosta di pane. Estremamente raffinato con leggeri sentori di lievito, di pera e fiori d’acacia, risulta morbido e vellutato, con un'ottima persistenza. Da gustare assieme ad antipasti e risotti a base di pesce, come pure a piatti di pasta o minestre di verdura.
La Vigna dei 3 Pinot: tre ceppi, un terroir
Insomma, una vigna con tre ceppi e tre diverse lavorazioni dello stesso vino, che si armonizzano per esaltare il medesimo terroir e per valorizzare un territorio vocato per queste tipologie, grazie anche alla costante cura e valorizzazione da parte dell’enologo consulente Enrico Paternoster (dal territorio della Trento Doc), proveniente dalla rinomata scuola di San Michele all’Adige (Tn), che riesce a infondere un mix di freschezza e raffinatezza con struttura e longevità Con il risultato di ottenere dei vini eleganti, minerali, persistenti, di grande bevibilità.

Castello di Spessa: una vigna con tre ceppi e tre diverse lavorazioni dello stesso vino
Tre vini diversi da degustare dal giovedì alla domenica nelle “Wine Experience Castello di Spessa”, in un percorso dalla cantina di affinamento alla tavola, tra colori, sapori, storia e natura. E per le prossime festività è già pronto un pacchetto “Pasqua al Castello” con due notti, pranzo di Pasqua e accesso alla Vinum SPA. Un’idea da prendere al volo.
Via Spessa 1 34070 Capriva del Friuli (Go)