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Albino Armani, eccellenza del Pinot Grigio del Triveneto

Cru e declinazioni del vino che ha rivoluzionato il concetto di bianco italiano nel mondo. I Pinot Grigio di Albino Armani vengono prodotti nelle tenute del Trentino, delle Grave friulane e della Valdadige.

 
05 febbraio 2021 | 06:37

Albino Armani, eccellenza del Pinot Grigio del Triveneto

Cru e declinazioni del vino che ha rivoluzionato il concetto di bianco italiano nel mondo. I Pinot Grigio di Albino Armani vengono prodotti nelle tenute del Trentino, delle Grave friulane e della Valdadige.

05 febbraio 2021 | 06:37
 

Per Albino Armani, titolare della storica azienda familiare originaria della Vallagarina, il Pinot Grigio non solo rappresenta la varietà che ha maggiormente contribuito al successo dei bianchi del Triveneto nel mondo, ma è soprattutto un vino capace di farsi interprete delle peculiarità territoriali di questa regione vinicola: una vera e propria bandiera della sua terra d’origine. Nella loro complessità ampelografica, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino hanno tutto ciò di cui il vitigno ha bisogno per esprimersi al meglio: zone fresche, ventilate e con rilevanti escursioni termiche, terreni compatibili e, non meno importante, una cultura viticola ed enologica maturata in decenni d’esperienza di contadini e cantinieri, fattori che concorrono ad esaltare al massimo l’espressività del vitigno.

Vigneti nella Valdadige - Albino Armani, eccellenza del Pinot Grigio del Triveneto

Vigneti nella Valdadige

I Pinot Grigio di Albino Armani - il cui 100% della produzione è certificata Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata) - vengono prodotti nelle tenute del Trentino, delle Grave friulane (Pn) e della Valdadige (Vr) e, nelle loro diverse peculiarità organolettiche, sono tutti legati da un unico filo conduttore, ovvero la capacità di restituire nel calice il carattere della loro zona di provenienza. Un approccio produttivo che mira all’esaltazione del terroir valorizzando ogni vigneto attraverso il concetto del cru.

«Nel panorama vinicolo italiano - spiega Albino Armani, titolare dell’azienda - il Pinot Grigio ha un’importanza economica enorme, molto più di quanto venga percepito. Basti pensare che ben il 43% della produzione mondiale arriva dal solo Triveneto, che a sua volta produce ben l’85% del totale nazionale. Il Pinot Grigio è il simbolo nel mondo dell’enologia made in Italy e, ad oggi, in Italia è “vittima” proprio del suo successo all’estero. Il Pinot Grigio di nostra produzione, per esempio, ha una vocazione internazionale: raggiunge il 90% di export, di cui il 60% solo negli Usa».

Albino Armani con la moglie Egle Capilupi e il figlio Federico - Albino Armani, eccellenza del Pinot Grigio del Triveneto
Albino Armani con la moglie Egle Capilupi e il figlio Federico

«Il Consorzio delle Venezie Doc, di cui sono presidente - prosegue Armani - sta lavorando proprio in questi mesi ad un’operazione di branding di grande portata, che ci aiuterà sia a valorizzare in primo luogo la territorialità (portando in seguito prestigio anche alla tipologia) sia a raggiungere la notorietà di marca anche a livello nazionale. Io personalmente ho un fortissimo legame con questa varietà, oggi considerata alla stregua di un autoctono del Triveneto, proprio per come si è saputa adattare alle condizioni pedoclimatiche, perfette per la sua coltivazione».

Oltre a godere delle straordinarie e differenti caratteristiche ampelografiche, da qualche anno i Pinot Grigio di Albino Armani sono inseriti in un progetto di isolamento e caratterizzazione dei lieviti indigeni: dopo aver condotto due anni di isolamento dei lieviti indigeni del Pinot Grigio, in collaborazione con un ente di ricerca, sono stati selezionati e testati i ceppi migliori; questo patrimonio genetico autoctono viene riprodotto ad ogni vendemmia e utilizzato nelle fermentazioni dei Pinot Grigio delle tenute aziendali. Da sempre Albino Armani guarda con favore a studi e ricerche legati principalmente al concetto di sviluppo sostenibile, ma anche a un maggior apporto qualitativo del vino, proprio come nel caso del Pinot Grigio: i lieviti indigeni, che si sono naturalmente adattati alle condizioni climatiche dei vigneti, hanno contribuito a produrre vini ancor più indissolubilmente legati al territorio, soprattutto in termini di profilo fermentativo e aromatico.

Albino Armani, eccellenza del Pinot Grigio del Triveneto
Pinot Grigio Albino Armani

Ma Albino Armani non è solo Pinot Grigio. «La nostra azienda - racconta Armani - ha alle spalle quattro secoli di storia, lavoro e dedizione in vigna e in cantina. Oggi il nostro progetto familiare conta 5 tenute di proprietà per un totale di 330 ettari di vigneto distribuiti fra tre grandi regioni vinicole del Veneto, del Trentino e del Friuli-Venezia Giulia. Nonostante l’ampia estensione, lavoriamo da sempre con un sistema di filiera corta che parte dalla vigna e arriva fino alla bottiglia. Proponiamo l’esperienza della piccola azienda, con garanzia di tracciabilità e qualità, in ogni passaggio produttivo, tutelando un’autonomia gestionale ed espressiva in ognuna delle tenute. La nostra gamma di prodotti del Nordest spazia dall’Amarone della tenuta di Marano ai vitigni autoctoni della Valdadige, al Pinot Grigio, al Prosecco, alla spumantistica trentina, fino alle più note espressioni friulane come la Ribolla Gialla e il Refosco, per citarne alcuni. Di recente lancio è anche il nostro olio extravergine d’oliva Garda Dop, dalla valorizzazione delle cultivar autoctone Casaliva, Leccino, Favarola e Grignano».

Per informazioni: www.albinoarmani.com

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