Ascovilo e Strade dei vini e dei sapori, accordo per promuovere territorio e turismo lombardi
Un protocollo di collaborazione per promuovere il territorio in particolare per gli aspetti legati a viticoltura ed enoturismo. Siglato dall’assessore regionale Rolfi con i presidenti Giovanna Prandini e Gianni Boselli
Svolta storica per il mondo dell’enogastronomia lombardo. È stato siglato, presso l’Enoteca Regionale della Lombardia di Broni (Pv), il protocollo d’intesa tra Ascovilo e Federazione di Lombardia delle Strade dei vini e dei sapori volto a coordinare le iniziative per promuovere al meglio i territori e le grandi eccellenze enogastronomiche di tutte le provincie della regione. Un impegno concreto siglato davanti all’assessore regionale alle politiche agricole, Fabio Rolfi, e ad alcuni rappresentanti del mondo enogastronomico del territorio lombardo. Una svolta in quanto dà il via ad un corposo ed utile coordinamento per dare nuova linfa al settore, un vero e proprio protocollo di collaborazione per promuovere il territorio in tutti i suoi ambiti con particolare riguardo al contesto vitivinicolo ed enoturistico.
Al tavolo erano seduti l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, Fabio Rolfi, i presidenti di Ascovilo e federazione Strade dei vini e dei sapori di Lombardia, Giovanna Prandini e Gianni Boselli, il presidente della Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese, Giorgio Allegrini, la presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Gilda Fugazza, e il presidente dell’Enoteca Regionale Oltrepadana, il produttore di vini Fabiano Giorgi.
Una regia unica per valorizzare i territori
«Serve in tutte le province - ha dichiarato Rolfi - una regia unica per promuovere a livello turistico i territori attraverso il vino e i prodotti tipici, puntando sulla qualità e i servizi offerti, con iniziative specifiche, studi e programmazione, coinvolgendo altri enti territoriali». L’attenzione dell’assessore lombardo è ricaduta sul ruolo economico che hanno i prodotti lombardi all’estero. «I nostri vini - ha aggiunto - sono sempre più apprezzati fuori confine. L’export cresce a due cifre ogni anno, dobbiamo usare le nostre eccellenze come strumento di attrazione per le nostre bellezze».
L’accordo siglato prevede anche la possibilità di realizzare temporary shop o botteghe/enoteche e attività sinergiche (comunicazione e stampa), partecipare a bandi o gare in modo condiviso oltre a redigere piani e progetti condivisi. Sarà costituita una Commissione di lavoro con finalità organizzative e consultive che si interfaccerà con enti e associazioni.
Una voce unitaria per promuovere vino e turismo in Lombardia
A sottolineare l’importanza della firma al protocollo come motivo di rilancio dell’intero comparto enogastronomico e turistico è stata Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo, l’associazione che accorpa tutti i consorzi vitivinicoli lombardi: «La firma di questo accordo è un’occasione storica per tutto il territorio, rappresentato dai 13 consorzi di tutela dei vini di Lombardia. Avere una voce unitaria significa promuovere meglio i vini e l’enoturismo».
«Abbiamo creduto a questo risultato, creando un progetto concreto e collaborando a tutti livelli istituzionali - ha proseguito - per trovare unità di intenti. Il vino può essere strumento di promozione, di turismo, di valorizzazione ambientale. La Lombardia non può e non deve dare per scontato di essere riconosciuta come una eccellenza: se il consumatore non sperimenta l’assaggio non ha tutti gli elementi per fare le sue scelte di acquisto. Dobbiamo cogliere tutte le occasioni utili post pandemia per riallacciare il dialogo con i clienti nei ristoranti e nelle enoteche, nelle piazze, nei mercati, nei palazzi storici del nostro territorio, nelle fiere».
Prima positiva esperienza nell’Oltrepò Pavese
In un contesto di rilancio dell’attività si inserisce il ruolo cruciale delle varie Strade. «Le Strade dei vini e dei sapori - ha aggiunto Gianni Boselli, presidente della federazione delle Strade dei vini e dei sapori della Lombardia - hanno un potenziale enorme nell’attività di promozione dei territori lombardi. Questo accordo globale è stato realizzato in seguito a una prima positiva esperienza nell’Oltrepò Pavese. Abbiamo territori ricchi di storia, di cultura e di prodotti tipici di qualità straordinaria. Dobbiamo valorizzare questi aspetti anche sotto il profilo economico».
Gli ha fatto eco il presidente della Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese, Giorgio Allegrini, che ha commentato: «Siamo orgogliosi di questo traguardo che rilancia l’attività delle Strade a livello lombardo. Siamo un braccio armato importante per promuovere il territorio e le sue peculiarità e lo saremo ancor di più attraverso una preziosa collaborazione con le varie realtà con cui abbiamo siglato questo protocollo. Ora abbiamo lo strumento, dobbiamo metterci a lavorare con prospettive chiare e precise per il bene dei nostri territori e della Lombardia».
Sinergia e collaborazione per raggiungere risultati importanti
A sottolineare la coesione tra attori per il bene del mondo enogastronomico è stata Gilda Fugazza, presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese: «La sinergia tra varie entità porta sempre a risultati soddisfacenti e preziosi, l’esempio di oggi rappresenta un’occasione ghiotta da sfruttare a fondo per dare la giusta spinta al nostro settore e a quello del mondo gastronomico».
A portare il suo saluto è stato il presidente dell’Enoteca Regionale di Broni, Fabiano Giorgi. «Sono contento di ospitare questo importante momento istituzionale - ha detto - perché solo la collaborazione fra enti potrà regalare soddisfazioni al nostro mondo. Un plauso va ad Ascovilo e alla sua Presidente che ha finalmente dato la giusta spinta all’associazione stessa».
Ad assistere all’importante sigla sul protocollo c’erano, in platea, tanti rappresentanti del mondo delle Strade lombarde, i rappresentanti pavesi di Coldiretti e Confagricoltura, i vertici del Club del Buttafuoco Storico, quelli lombardi del Movimento Turismo del Vino ed esponenti del mondo vitivinicolo oltrepadano.
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Alberto Lupini