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Cocktail analcolici: un trend sempre più in espansione

 
07 marzo 2022 | 18:15

Cocktail analcolici: un trend sempre più in espansione

07 marzo 2022 | 18:15
 

Il settore drink ha vissuto una profonda evoluzione di pari passo con i cambiamenti sociali e verso ciò che piace di più al consumatore.

Per questo i cocktail analcolici hanno raggiunto un enorme successo grazie anche ad aziende, come Campari group, che mettono sul mercato prodotti di eccellenza che non hanno nulla da invidiare alla controparte alcolica.

Oggi vedremo cosa è cambiato sul mercato e in che direzione evolve il settore drink rispetto alle volontà e ai gusti dei consumatori.

Cocktail analcolici: un trend sempre più in espansione

Prodotti premium per un percorso sensoriale unico

Nei lounge bar e nei locali più prestigiosi hanno fatto la loro comparsa prodotti premium come The Notes Collection, prestigiosi infusioni analcoliche frutto della rappresentazione massima della creatività del Master Blender di Campari group Bruno Malvasi, creatore di una collezione analcolica di qualità impareggiabile che stuzzica il palato accompagnandolo in modo raffinato ed originale.

La collezione nata attraverso una ricerca accurata ed esclusiva degli ingredienti ha reso possibile l’interpretazione anche dei cocktail analcolici più tradizionali . In questo modo il drink diventa un momento di gusto e di piacere orientato al percorso sensoriale e all’appagamento del palato pur essendo privo di alcol.

La produzione di drink, cocktail e distillati analcolici, dunque, diventa inclusiva e permette a tutti di godere un aperitivo dalle note gustative ricercate in piena coerenza con l’andamento del mercato drink, alla continua ricerca di ricette analcoliche per soddisfare tutti i palati. 

La crescita del settore analcolico

Della crescita del settore analcolico se n’è occupato il Sole24Ore secondo cui i distillati ed i cocktail senza alcol sono tutt’ora in forte espansione. La previsione di crescita per il 2024 si attesta a +400 punti percentuali, per un valore tale da generare business del valore di oltre 500 milioni di dollari.

Pertanto nei bar più prestigiosi sono arrivati sul menu i drink analcolici prendendo il nome di Mocktails e posizionandosi tra le scelte più amate dagli italiani e all’estero.

Non più succhi di frutta arricchiti da sciroppi e granatine, ma vere e proprie miscele gourmet impreziosite da ingredienti top della gamma, capaci di risvegliare e stuzzicare il palato anche senza l’impiego di alcool.

Le aziende operanti nel settore drink hanno captato questi cambiamenti e hanno iniziato a tradurli in veri e propri prodotti di alta qualità, sviluppando ricette e formule dall’elevato valore gustativo che non temono confronti con le produzioni tradizionali a base alcolica.

I motivi del successo

Come possiamo spiegare un simile successo? Come mai le persone prediligono consumare cocktail e long drink alcol free? Probabilmente le ragioni sono da ricercare soprattutto nel cambiamento delle abitudini dei consumatori post-lockdown.

L’emergenza sanitaria avrebbe accelerato il desiderio dei consumatori di sviluppare maggior consapevolezza e attenzione verso ciò che consumano quotidianamente, ma questo non basta a spiegare il fenomeno del cosiddetto “bere leggero”.

Il bisogno di prendersene cura con maggior attenzione della propria salute ha raggiunto la massima espressione con la possibilità di poter ordinare qualcosa da bere che sia al tempo stesso gratificante ma meno impegnativo di quanto reperibile in lounge bar e locali in.

Il processo ha vissuto una netta accelerazione con il lockdown ma era già in corso da parecchio tempo. Nello specifico la tendenza di voler bere un prodotto analcolico o a basso contenuto alcolico, oggi, non è più una costrizione ma precisa una volontà dettata dal gusto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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