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I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta

Il noto enologo, già Miglior Sommelier del Mondo e oggi produttore e commerciante affermato, ha dato alcuni suggerimenti per chi desidera creare una collezione privata

 
09 marzo 2022 | 14:41

I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta

Il noto enologo, già Miglior Sommelier del Mondo e oggi produttore e commerciante affermato, ha dato alcuni suggerimenti per chi desidera creare una collezione privata

09 marzo 2022 | 14:41
 

Una cantina per tutti dove non manca nulla. Questo l'intento di Paolo Basso, noto sommelier, già vincitore del titolo di Miglior Sommelier al Mondo, nonché produttore e commerciante di vino. «Intendo offrire dei consigli per costruire una perfetta collezione di vini - ha spiegato-  Che si tratti di poche bottiglie ben selezionate o di una cantina notevole, di seguito fornirò alcuni spunti per creare una vera e propria cantina privata». Tra i suggerimenti, scegliere sempre il vino da un importatore ufficiale o da un commerciante affermato e stare attenti agli affari online, scegliere i calici idonei e conservare le bottiglie alla giusta temperatura.

Paolo Basso (foto profilo Fb) I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta

Paolo Basso (foto profilo Fb)

I consigli base di Paolo Basso per la cantina ideale

Paolo Basso ha iniziato dando consigli suggerimenti per i principianti. «Innanzitutto, cercare sempre di acquistare il proprio vino da un importatore ufficiale o da un commerciante affermato - ha dichiarato - Il buon vino è costoso e questo purtroppo alimenta il mercato dei falsi. È davvero importante stare molto attenti con il proprio fornitore e, qualora si trovasse un affare su Internet, essere particolarmente cauti. Oltre alla loro autenticità, bisogna anche fare attenzione a come il commerciante conserva il vino. Le bottiglie devono essere conservate a una temperatura compresa tra i 12 e i 16 gradi, con un’umidità dell’80% e un’esposizione minima alla luce. Se, per esempio, si acquista Champagne in un supermercato e una volta aperto ci si accorge che ha perso la sua effervescenza, quasi sicuramente è perché è stato lasciato sullo scaffale per giorni in piena luce a temperature elevate».

I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta

«Conservare il vino nelle condizioni ottimali»

Una volta acquistato il vino, Basso segnala che bisogna conservarlo nelle stesse condizioni ottimali. «Se si è abbastanza fortunati da avere una cantina in casa, sarà abbastanza semplice - ha ripreso - Altrimenti, si possono replicare le condizioni della cantina acquistando un contenitore per il vino da un produttore, come Eurocave o Liebherr. Ultimo ma non meno importante: i calici. «Per avere un’esperienza di degustazione ottimale, non si può servire del buon vino in un bicchiere inadatto - ha spiegato -  Ci sono molti grandi produttori dove acquistare ottimi calici, ma il mio preferito è Riedel dell’Austria».

I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta

«Pulire i bicchieri con il vino prima delle degustazioni»

Per ottenere il massimo dalle degustazioni, Basso consiglia che dopo ogni lavaggio e prima di bere, consiglio di pulire i bicchieri con il vino. «Tutto quello che bisogna fare è versare un piccolo sorso di vino nel calice, ruotarlo in modo che il vino tocchi ogni millimetro delle pareti interne, versare lo stesso vino nel bicchiere successivo e ripetete il passaggio con tutti i calici - ha ripreso - Dopo aver usato lo stesso sorso di vino per pulire tutti i bicchieri, buttatelo via. È un piccolo prezzo da pagare per migliorare il gusto del resto della bottiglia».

I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta

I vini da scegliere per la propria cantina

La prima cosa da dire per Basso è che «il vino è una cosa molto personale e non a tutti piaceranno le stesse uve o annate. Ciò che più conta non è la denominazione o il vitigno, ma il produttore. La qualità di un vino dipende per il 90% da chi lo produce».

 

 

La scelta dei vini

Lo Champagne per Basso «è il riferimento mondiale per il vino spumante e la maggior parte può essere bevuta subito. Solo uno veramente buono dovrebbe essere conservato, e anche allora solo fino a un anno. Non migliora con l’invecchiamento». Basso suggerisce poi anche di acquistare vini bianchi della Borgogna, mentre per i rossi suggerisce di puntare al Bordeaux, in particolare quelli dell'annata 2016, giudicati da basso «eccellenti e un prezzo molto interessante». Per quanto riguarda la scelta dei vini italiani, Basso consiglia di puntare ai piemontesi Nebbiolo (vitigno a bacca rossa), Barolo e Barbaresco. In Toscana per Basso il Sangiovese è l'«uva chiave per assaporare i vini della Regione». In Europa Basso punta anche al vitigno rosso spagnolo «da cui vengono prodotti ottimi vini in diverse regioni, tra cui la Roja, la Ribera del Duero e il Priorat - ha spiegato - I Tempranillo sono vini che hanno un buon potenziale di invecchiamento e sono un ottimo abbinamento con il barbecue». Per la Grecia Basso punta tutto sull'uva Assyrtiko e sui vini che provengono dall'isola vulcanica di Santorini. Inoltre Basso, che produce il suo vino nel cantone svizzero del Ticino e insegna agli studenti di Glion suggerisce di provare i rossi ticinesi di buona qualità, perché «offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo rispetto agli omologhi bordolesi. A un prezzo di 37 euro si può gustare un rosso ticinese che costerebbe 60-70 euro se fosse un Bordeaux», ha dichiarato. A completare le varietà europee ci sono anche i vini prodotti dall'uva Sauvignon o i vini tedeschi della Mosella o del Rheingau in Germania. oltre Oceano non possono mancare i vini della California, provenienti dalla Napa valley. «Ammetto che tendo a trovare alcuni di questi vini americani un po’ ricchi e corposi - ha dichiarato - Ma qualora si preferisse il vino californiano con uno stile più "europeo", consiglio il Dominus Estate o l’Opus One». Infine, per quanto riguarda il resto del mondo Basso consiglia di acquistarli in una seconda fase di crescita della cantina. «A meno che non si risieda in Sud America o in Australia significherebbe acquistare inevitabilmente un vino che ha già percorso parecchi chilometri prima della consegna. Ciò può influire sulla qualità e longevità del vino».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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