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Quali bollicine stappare a Natale? Ecco le selezioni di Italia a Tavola

La fine dell’anno, come da tradizione, è il periodo in cui si consumano più vini effervescenti. Dall’intramontabile Prosecco fino al Franciacorta, dall’Asti Spumante Docg fino al Trentodoc, la scelta è davvero ampia. Italia a Tavola ha compilato alcune liste di etichette interessanti da proporre per i brindisi

di Piera Genta
21 novembre 2022 | 05:00
Quali bollicine stappare a Natale? Ecco le selezioni di Itali a Tavola
Quali bollicine stappare a Natale? Ecco le selezioni di Itali a Tavola

Quali bollicine stappare a Natale? Ecco le selezioni di Italia a Tavola

La fine dell’anno, come da tradizione, è il periodo in cui si consumano più vini effervescenti. Dall’intramontabile Prosecco fino al Franciacorta, dall’Asti Spumante Docg fino al Trentodoc, la scelta è davvero ampia. Italia a Tavola ha compilato alcune liste di etichette interessanti da proporre per i brindisi

di Piera Genta
21 novembre 2022 | 05:00
 

Le bollicine sono diventate trasversali, non rappresentano più il calice solo per gli eventi formali. Vengono consumate in contesti più rilassati e con maggiore frequenza, dall’aperitivo al brunch, ed anche durante un pasto informale a casa. Il cambiamento di atteggiamento nei confronti dello spumante e la sua conseguente crescita sono alimentati ad esempio dalla popolarità mainstream dello Spritz e le proposte dei barman a base di spumante sono sempre più spesso incluse nei menu dei cocktail a basso contenuto di alcol.

Il Prosecco va a gonfie vele, soprattutto tra i giovani

Ma se parliamo del successo dello spumante italiano nel mondo non si può non pensare al “sistema Prosecco” (formato da Prosecco Doc, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e Asolo Prosecco Docg), che secondo uno studio di Wine Intelligence ha visto come protagonisti dei consumi i Millennials e la Generazione Z. I dati parlano di 758 milioni di bottiglie per un valore di mercato di 3,5 miliardi di euro, un comparto in crescita. Merito dei Consorzi: tre realtà diverse, ma che hanno saputo comunicare il valore delle denominazioni e farle diventare sinonimo di stile di vita. A questo proposito il Docg si sta diffondendo sempre di più presso l’alta ristorazione come calice di benvenuto. Non da sottovalutare poi la nuova versione del Prosecco Rosé: proprio nel 2021 nel suo primo anno in commercio ha venduto ben 71,5 milioni di bottiglie!

Asti Docg e Alta Langa: piacciono le bollicine piemontesi

Le bollicine piemontesi sono trainate dall’Asti Spumante Docg, fino al 2023 official sparkling wine alle ATP Finals di tennis a Torino. Ottimo il risultato delle esportazioni, che toccano il 90% dell’intera produzione. Gli obiettivi per il futuro sono molto ambiziosi: il Consorzio di tutela, che proprio quest’anno festeggia i 90 anni dalla sua fondazione, proporrà alla Regione Piemonte di aumentare di 300 ettari la superficie iscrivibile allo schedario vigneti per la produzione dei vini Asti Docg.

Continua poi l’apprezzamento dei consumatori per l’Alta Langa. Denominazione con una storia molto lunga, fu il primo metodo Classico ad essere prodotto in Italia dalla metà dell’Ottocento nelle “Cattedrali sotterranee” oggi riconosciute Patrimonio dell’umanità Unesco. Anche quest’anno l’Alta Langa si conferma official sparkling wine della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, che è iniziata l’8 ottobre scorso e si concluderà il 4 dicembre.

Quali bollicine stappare a Natale? Ecco le selezioni di Itali a Tavola

La fine dell’anno, come da tradizione, è il periodo in cui si consumano più vini effervescenti

Andamento positivo anche per Franciacorta, Oltrepò Pavese e Trentodoc

Sul lato lombardo rimane stabile il consumo di Franciacorta, penalizzato dal prezzo della bottiglia, mediamente il più alto della categoria. L’area del Franciacorta è composta da 19 comuni e per tre anni è stata “destination partner” della Guida Michelin per la presentazione delle sue stelle. Nell’ambito di questa collaborazione, Franciacorta promuove anche progetti dedicati alla formazione e al coinvolgimento di chef e sommelier professionisti, i veri rappresentanti dell’eccellenza enogastronomica italiana.

Buoni risultati per le bollicine di Pinot nero dell’Oltrepò Pavese. In questo triangolo, incastonato tra Piemonte, Emilia e Liguria, dei 13mila ettari vitati, 3mila sono coltivati a Pinot nero, confermandosi così l’area di maggiore produzione in Europa, dopo Borgogna e Champagne. Una tradizione spumantistica nata alla fine dell’Ottocento, grazie all’intuizione di personaggi come Augusto Carlo Giorgi di Vistarino, che impiantando cloni francesi di Pinot nero a Rocca de’ Giorgi contribuì allo sviluppo di un’attività che ben presto coinvolse gran parte degli abitanti della zona, e Domenico Mazza di Codevilla, ideatore di una particolare bottiglia per spumante in grado di resistere alle alte pressioni, e di cui tuttora esistono esemplari etichettati come “Champagne dell’Oltrepò”.

Significativa crescita per il Trento, prima Doc in Italia riservata ad un metodo Classico nel 1993. Uno spumante di montagna con poco più di un migliaio di ettari e circa 12 milioni di bottiglie. Questo spumante può essere prodotto in 74 comuni della provincia di Trento nella Valle dell’Adige, nella Valle di Cembra, nella Vallagarina, nella Valle del Sarca, nella Valsugana e nelle Valli Giudicarie. Il terroir trentino ha di fatto consacrato il Trentodoc al vertice della spumantistica italiana, sia per le caratteristiche organolettiche che lo Chardonnay (introdotto agli inizi del ‘900) acquisisce in ambiente alpino, sia per l’attenzione con cui lavorano i produttori.

Tra le novità, gli spumanti che utilizzano i vitigni autoctoni del Sud Italia, ad esempio quelli prodotti con il Bombino bianco in Puglia, nella Daunia, oppure il Montonico in Calabria, il Carricante in Sicilia e quelli della zona del Garda con il vitigno Lugana.

Grazie al cambiamento climatico, il sud dell’Inghilterra inizia a produrre bollicine notevoli

Il gusto dei consumatori si orienta sulle tipologie millesimate e tendenti al secco. Accanto allo Champagne, che rimane un intramontabile (al netto dei cambiamenti di tipologie di mercato e di consumatori), lo spumante inglese sta facendo parlare di sé in modo positivo. Il cambiamento climatico ha fatto delle zone del sud dell’Inghilterra un luogo ideale per la coltivazione di uve destinate alla spumantizzazione. Se si pensa che il terroir migliore per la nascita di un grande Champagne è costituito dal suolo gessoso dell’omonima regione e dal clima del nord della Francia, adesso ritroviamo le medesime condizioni nell’Inghilterra del sud. Le bianche scogliere di Dover, infatti, non sono altro che un agglomerato di gesso di fossili di belemnite, il terreno kimmeridgiano e oxfordiano che costituisce la “craie” della Champagne (strato di calcare gessoso).

 

La nostra selezione di bollicine per le feste

Qui di seguito alcune selezioni di etichette, realizzate anche con la collaborazione di sommelier ed esperti del settore. Cliccando sui link è possibile leggere le schede tecniche.

 

AZIENDA

VINO

ZONA

METODO CLASSICO

Abate Nero

Trento Doc Millesimato Brut Domini Nero 2016

Trento

Arunda Sektkellerei

Metodo Classico Extra Brut Perpetuum Doc 2021

Meltina (Bz)

Barone Pizzini

Franciacorta Extra Brut Rosè Edizione 2018

Provaglio d’Iseo (Bs)

Bellavista

Franciacorta Docg Rosé Millesimato Brut 2017

Erbusco (Bs)

Bera Azienda Agricola

Alta Langa Brut 2016

Neviglie (Cn)

Cesarini Sforza Spumanti

Trento Doc Millesimato Dosaggio Zero 1673 Noir Nature 2017

Ravina (Tn)

Conte Vistarino

Cépage Brut

Rocca de’ Giorgi (Pv)

d'Araprì Soc. Agricola Srl

Gran Cuvée XXI Secolo Brut 2015

San Severo (Fg)

Enrico Serafino Srl

Alta Langa Docg Extra Brut Parcellaire Millesimato 2018

Canale (Cn)

Ferrari Trento

Trento Doc Riserva Extra Brut Perlé Nero 2015

Trento

Franz Haas

Alto Adige Doc Pinot Nero Pas Dosé 2016

Montagna (Bz)

Frecciarossa

Rosé Extra Brut Frecciarossa 2019

Casteggio (Pv)

Giulio Cocchi Spumanti

Alta Langa Docg Brut Millesimato 2016 Totocorde

Cocconato (At)

Guido Berlucchi & C Spa

Berlucchi ’61 Franciacorta Nature 2015

Corte Franca (Bs)

Kettmeir

"1919" Riserva Extra Brut Alto Adige Doc

Caldaro (Bz)

Kurtatsch Cantina

Alto Adige Doc Riserva Dosaggio Zero 600 Blanc de Blancs 2016

Cortaccia sulla strada del vino (Bz)

La Scolca

D’Antan Brut Millesimato 2010

Gavi (Al)

Le Marchesine

Le Marchesine Secolo Novo Brut Millesimato

Passirano (Bs)

Mongioia

Meramentae Metodo Classico Extra Brut 2017

Valdivilla (Cn)

Monsupello Eredi di Boatti Carlo Soc. Agr.

Spumante Metodo Classico Extrabrut Blanc de Blancs

Torricella Verzate (Pv)

Orsolani Gian Luigi

Caluso Docg Brut Cuvée Tradizione 1968 Millesimato 2017

San Giorgio Canavese (To)

Rotari

AlpeRegis Brut Rosé Trentodoc

Mezzocorona (Tn)

Villa Franciacorta

Cuvette Franciacorta Docg Brut Millesimato

Monticelli Brusati (Bs)

METODO CHARMAT

Astoria Wines

"Casa Vittorino" Prosecco di Valdobbiadene Docg

Crocetta del Montello (Tv)

Collalto

Isabella Rive di Collalto Prosecco Superiore Docg

Susegana (Tv)

Col Vetoraz Spumanti

Valdobbiadene Docg Extra Brut Cuvée Ø

Valdobbiadene (Tv)

Foss Marai

Guia Valdobbiadene Docg Brut Millesimato 2021

Guia Valdobbiadene (Tv)

Gusbourne Estate

Blanc de Blancs 2018

Ashford (Regno Unito)

Le Colture

Incàlmo

Santo Stefano (Tv)

Santa Margherita

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut

Fossalta di Portogruaro (Ve)

Tenuta Tamburnin

Clo Spumante Brut Biologico

Castelnuovo Don Bosco (At)

Val D'Oca

Valdobbiadene Superiore Docg Extra Dry

Valdobbiadene (Tv)

Villa Sandi

Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg La Rivetta

Crocetta del Montello (Tv)

Viticoltori Ponte

25.12 Edizione Limitata Prosecco Doc Biologico

Ponte di Piave (Tv)

CHAMPAGNE

Bruno Paillard

Première Cuvée

Reims (Francia)

Dom Pérignon

Dom Pérignon Vintage 2012

Epernay (Francia)

Laurent Perrier

Cuvée Rosé Edizione Limitata Bamboo

Tours-sur-Marne (Francia)

Louis Roederer

Blanc De Blancs Vintage 2014

Reims Cedex (Francia)

Perrier-Jouët

Belle Epoque brut 2014

Epernay (Francia)

Veuve Clicquot

La Grande Dame 2012

Reims (Francia)

Veuve Clicquot

Vintage 2022 Magnum

Reims (Francia)

CAVA

Llopart Carretera de Sant Sadurní

Ex Vite Brut nature

Els Casots, Barcelona (Spagna)

Mont Marçal Vinicol

Cava DO Brut Reserva Extremarium

Castellví de la Marca, Barcelona (Spagna)

 

10 vini consigliati da Eros Teboni, miglior sommelier del mondo Wsa 2018

  1. Cabochon Brut Rosé “Fuori Serie” Monterossa - La qualità del Cabochon Rosé è in costante crescita, è un vino fine ma anche godereccio, molto piacevole e coinvolgente. Un’etichetta sempre affascinante.
  2. Alta Langa Rosé de Saignée Brut “Oudeis” Enrico Serafino - Un nome che si ricollega spesso all’Alta Langa di livello elevato, un rosé minerale che si adatta a piatti ricchi come possono essere quelli natalizi.
  3. Franciacorta Annamaria Clementi Rosé 2013 Cà del Bosco - Bellissima versione la 2013 di Annamaria Rosé, un classico intramontabile, non super reperibile ma uno spumante per occasioni molto importanti. Freschezza e sapidità.
  4. Brut Riserva 2017 Tenuta Pfitscher - Ormai un must per gli amanti del Pinot nero metodo Classico nostrano. Un vino di forza, identificativo per la giovane stilistica spumantistica regionale, legato a morbidezza e note agrumate.
  5. Methius Trentodoc Brut Riserva 2017 Dorigati - Uno dei simboli del Trentodoc. La cosa che colpisce spesso di questo spumante è la nota sapida sulla parte iniziale della degustazione. Riconoscibile e sempre più buono ad ogni sorso.
  6. Lambrusco di Sorbara Brut Rosé Cantina della Volta - Sono rimasto incantato da questo Rosé nel 2021 durante un pranzo stupendo, lo porto spesso con me per far capire quanto sia bello e diverso il panorama vitivinicolo italiano. Consiglio vivamente la Magnum, per piacevolezza sicuramente, ma anche perché vi accorgerete che la velocità di beva è estrema.
  7. Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Docg Dry Le Colture - La frutta in primo piano su tutto, freschissimo e piacevole. Vino ideale per un dessert ricercato. Assolutamente da assaggiare!
  8. Brut Rosé Extreme “Gioì” Cantina San Salvatore 1988 - San Salvatore rappresenta una delle grandi rivelazioni del 2022. Da questa terra di Aglianico, preparatevi ad avere freschezza e intensità. Da bere con piatti decisi e ricchi.
  9. Brut Rosé “Vulcano 800” Terra dei Re - Profumo, acidità, intensità: un vino in grado di sorprendere. Leggero, delicato e nitido al gusto, seduce i sensi con la sua intensità e freschezza, come la rosa di primo mattino. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
  10. Brut Rosé Millesimato D’Antan La Scolca - Uno spumante che fa ricordare molto il Natale. Frutta candita, vaniglia, croissant, piccoli frutti rossi maturi. Un vino dal corpo monumentale, bolla finissima, intenso e appagante.

 

10 vini consigliati da Paolo Porfidio, sommelier del ristorante Terrazza Gallia di Milano

  1. Sartarelli Brut - Il Verdicchio dei Castelli di Jesi in una versione insolita che, grazie alla sua grande personalità e freschezza, troverà un abbinamento perfetto con i piatti della tradizione. Da provare con i tortellini in brodo e i canederli.
  2. Conegliano Valdobbiadene Docg Extra Dry Rive di Collalto BiancaVigna - Un’elegante e raffinata rappresentazione del territorio, una bollicina capace di allietare aperitivi a base di pesce. Una piacevole alternativa per stupire gli ospiti ad inizio pasto.
  3. Franciacorta Docg Millesimato ‘61 Nature Blanc de Blancs Berlucchi - La raffinatezza dello Chardonnay franciacortino e la complessità del millesimo rendono questa bollicina capace di accompagnare durante le festività gli svariati brindisi e gli aperitivi più importanti.
  4. Franciacorta Satèn Docg Millesimato Brigantia Le Marchesine - Bollicine soffici e lievi come la seta valorizzano la complessità aromatica avvolgente. Un vino che mette tutti d’accordo, da un aperitivo a base di salumi e formaggi freschi, fino a primi piatti a base di molluschi e crostacei.
  5. Perlinetto Rosé Extra Brut Millesimato Vallepicciola - La complessità aromatica del Pinot nero coltivato nel cuore del Chianti Classico consente di portare sulle tavole imbandite questa bottiglia, per abbinare importanti primi piatti a base di pesce, come gli spaghetti con le alici o l’anguilla fritta in carpione.
  6. Rosé Dosaggio Zero “Dubl Esse” Feudi di San Gregorio - Solo il meglio delle uve provenienti dai vigneti più emozionanti dell’areale di Taurasi. Grande struttura, freschezza e complessità. La forza dell’Aglianico al servizio della piacevolezza. Una bollicina da provare a tutto pasto, in abbinamento ad importanti preparazioni, come il superbo capitone o il baccalà fritto.
  7. Champagne Première Cuvée Extra Brut Bruno Paillard - La Première Cuvée è un’interpretazione molto personale dell’intera regione, attraverso una selezione di 35 dei 320 cru della Champagne. Grande complessità data dalle 25 annate assemblate dal 1985 in una proporzione che può andare fino al 50%. Ideale per il cenone di San Silvestro per iniziare l’anno nuovo con il piede giusto.
  8. Champagne Brut “Grand Siècle” N°25 Laurent-Perrier - “Grand Siècle” a firma Laurent-Perrier ricorda nel nome il XVII secolo, in cui fiorirono le arti e si iniziò ad apprezzare il buon cibo. Uno Champagne capace di emozionare ad ogni sorso, da provare anche con preparazioni a base di carne, come il cappone ripieno, una vera libidine natalizia.
  9. Alta Langa Docg Riserva Pas Dosé “Zero 140” 2009 Enrico Serafino - Una bollicina per momenti davvero importanti, da portare a tavola durante il cenone o il pranzo di Natale. Ottimo per accompagnare sostanziosi piatti a base di astice, caviale e foie gras.
  10. Trentodoc Demi-Sec Ferrari - Un Trentodoc che sa come esaltare il fine pasto durante le festività, ideale con la pasticceria secca, capace di esaltare le dolcezze tradizionali di tutte le regioni d’Italia. Perfetto con l’immancabile panettone, re indiscusso del Natale.

Quali bollicine stappare a Natale? Ecco le selezioni di Itali a Tavola

Le bollicine sono diventate trasversali, non rappresentano più il calice solo per gli eventi formali

10 vini consigliati da Davide Bortone, direttore di WineMag.it

  1. Trentodoc Riserva “Aquila Reale” 2012 Cesarini Sforza - Specchio fedele del terroir eroico della Valle di Cembra, uno dei luoghi più magici del Trentino. Classico spumante da grande abbinamento a tavola. Convince anche in termini di ulteriore potenziale d’affinamento.
  2. VSQ Metodo Classico Extra Brut 2015 Fattoria San Felo - Mostra la poliedricità del Vermentino, in una regione come la Toscana che lo sta scoprendo e valorizzando sempre più. Al naso è intenso e si sviluppa su note di frutta esotica, avvolte in nuance burrose. Palato corrispondente, grande gastronomicità.
  3. Valle d’Aosta Petite Arvine Dop 2020 La Source - Una cantina che sta svolgendo un ruolo fondamentale nella viticoltura della Valle d’Aosta. Un metodo Classico che regala in bocca una grande tensione, sorso lungo, asciutto, minerale, ritorni sull’agrume dopo un centro bocca pieno. Vino con ampie prospettive di migliorare ulteriormente, nel tempo.
  4. Lessini Durello Pas Dosé “Etichetta Nera” Riserva 2014 Fongaro - Immense le potenzialità dell’uva Durella nei lunghi affinamenti: una pratica di cui Fongaro è portabandiera. Al naso note evolutive che rimandano alla frutta secca. In bocca risente meno degli anni trascorsi e si rivela ancora fresco e vivo. Colpisce la polposità del frutto, anche in allungo.
  5. Metodo Classico Rosé “L’Istante della Marchesa” 2017 Cantina La Marchesa - Splendido il risultato della prima prova dell’azienda con il metodo Classico. Aglianico riconoscibile sia al naso sia al sorso. Olfatto e palato si distendono su un letto di agrumi e frutti rossi e su venature saline che stuzzicano l’appetito, chiamando abbinamenti importanti.
  6. Franciacorta Docg Dosaggio Zero “Naturae” 2018 Barone Pizzini - Barone Pizzini è sinonimo di Franciacorta e lo dimostra di millesimo in millesimo, anche nella versione “non dosata”. Primo naso su frutta polpa gialla e impronta terziaria (mou, caffè, toffee). In bocca gran bella verticalità d’agrume, sorretta da tanta materia. Vino di carattere, che chiama il piatto.
  7. Metodo Classico Brut Cuvée “Ca’ del Tava” Monsupello - Marco Bertelegni, enologo di Monsupello, sfodera con questa etichetta un vero e proprio capolavoro enologico. Uno dei pochi spumanti dell’Oltrepò pavese capaci di valicare - ben oltre gli slogan - i confini territoriali, spingendosi a insidiare la Champagne. Sorso armonico, pieno, ricco e di grande stratificazione.
  8. Lessini Durello Riserva Pas Dosé 2018 Dal Maso - Metodo Classico ottenuto da uve Durella, Millesimato, senza dosaggio. Ben 40 i mesi sui lieviti. La “bollicina” è cremosa al palato. Gioca sul frutto, che si conferma splendido, ancor più sui rintocchi salino-minerali. Lungo finale asciutto, freschissimo, sull’agrume, che invita al sorso successivo.
  9. Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Brut millesimato 2019 Finigeto - Finigeto è una delle cantine da scoprire in Oltrepò Pavese. Splendido questo Brut, bella espressione di un Pinot Nero di carattere, con chiusura asciutta che vira su tinte balsamiche. Notevole la persistenza, che ne eleva ulteriormente il tasso di gastronomicità.
  10. Colli Euganei Fior d’Arancio Docg Spumante Dolce Vigne al Colle - Ormai una garanzia, sui Colli Euganei, il Fior d’Arancio di Martino Benato. Naso e palato in perfetta corrispondenza, su note d’agrumi ed erbe aromatiche della macchia mediterranea, come la salvia. Perlage efficace al palato e freschezza ottimale per regalare un sorso dolce, mai stucchevole.

 

10 vini consigliati da Daniele Adorno, sommelier Ais-Associazione italiana sommelier Veneto

  1. Pignoletto Frizzante “Sui Lieviti” Orsi Vigneto San Vito - Profumi delicati di fiori e agrumi. Da abbinare a formaggi freschi. Una consistenza unica data dalla presenza dei lieviti in bottiglia. Da capovolgere prima di versare per aumentare l’intensità delle sensazioni gusto-olfattive.
  2. Spumante Extra Brut Riserva 2015 Arunda - Note floreali, frutta e agrumi. Cremoso, vibrante e di classe. Faro della spumantistica altoatesina e punto di riferimento di tutto il settore in Italia. Ottimo con capesante gratinate alle erbette aromatiche.
  3. Crémant d’Alsace Le Petite Sauvage 2015 Jean-Claude Buecher - Dai terreni più calcarei di tutta la Maison alsaziana. Bolle finissime e cremosissime. Note di frutta esotica matura e brioche al burro. Ideale con crudités di gamberi rossi di Mazara del Vallo.
  4. Lessini Durello Dosaggio Zero 2010 Gianni Tessari - Al naso presenta note di fiori secchi, scorza di cedro, canditi, zucchero a velo e pasticceria. Da servire in accompagnamento ad un piatto di linguine all’astice.
  5. Champagne Cuvée Brut Grand Cru “Présidence Vieilles Vigne” 2007 R&L Legras - Note boisé, minerali, pietra focaia, speck affumicato e ghisa alla fiamma, cacao, salsedine. Assolutamente speciale, dal fascino che si ravviva ad ogni sorso. Ottimo insieme a spätzle di spinaci con speck e panna.
  6. Champagne Blanc de Blancs Brut 1996 Guiborat - Sentori di agrumi orientali, kumquat, rame scaldato alla fiamma, ricci di mare, iodio, salmastro, foglie di rovo, ossido di ferro, alga wakame. Sapidità eccezionale, tessitura e masticabilità assolutamente lussuriose.
  7. Spumante Extra Brut “1919” Riserva 2015 Kettmeir - Vivace e armonico con delicate note floreali e fruttate. Sapido e di facile beva. Sorso cremoso e dal grande carattere con una splendida freschezza. Echi di caramello e croissant al forno sul finire. Ideale con pollo al curry e mele con riso basmati.
  8. Cremé Demi-Sec Riserva Millesimata 2011 Villa Rinaldi - Ciò che crea un piacevolissimo iato tra analisi olfattiva e gustativa è una percezione di dolcezza tenue e finissima, che svanendo apre la strada ad una sorprendente e lasciva, quanto inaspettata, freschezza e cremosità. Da provare con piatti salati o agrodolci.
  9. Chateau Intanto Penina Peneci Teran - Vino nobile e maturo. Freschezza ravvivata di continuo da numerose e persistenti bollicine dal colore rosso. Pieno e affascinante come la terra rossa del Carso da cui proviene. Da servire con salmì di cervo.
  10. Champagne Non Dosè Blanc de Blancs Grand Cru Fallet-Gourron - Una sinfonia di profumi equilibrati che svariano da sentori floreali, di frutta, agrumi e piccola pasticceria francese. In bocca è appagante, materico e denso, largo ma profondo. Una delle migliori espressioni dello Chardonnay a livello mondiale. Di una caratura immensa. Ideale con cruffin alla crema pasticcera.

 

10 vini consigliati da Tommaso Caporale, “Mister Bollicine”

  1. “Springo Blue” Rive di Formeniga Prosecco Superiore Docg Millesimato Extra Brut Le Manzane - Accattivante, sfuggente, straordinariamente ideale per tutte le feste, fresco, agrumato, delicato, minerale. L’aperitivo per eccellenza. Magico con il crudo. Un extra brut da apripista di cui si chiede il bis.
  2. Spumante Rosé Brut “Or’Osè” Tenuta Cavalier Pepe - Per chi vuole osare, in una serata intima. Afrodisiaco, suadente, dal fascino latino. Un rosato morbido, pieno, diretto, mediterraneo. Ottimo con antipasti, fritti e baccalà. Una sorpresa a tavola.
  3. Pecorino Spumante Bio Brut “830 Cuvée Prestige” Agriverde - Le sinuosità del Pecorino accentuate da una bollicina carica, tagliente e persistente con note di pesca e ginestra. Finisce prima dell’antipasto. Soprattutto se accompagnato da sushi e crudités.
  4. Gran Cuvée Millesimato Metodo Classico Rosé Brut iGreco - Quando ti immagini un Pinot d’oltralpe e scopri di avere un Gaglioppo della Calabria, te lo porti per tutta la cena. Bollicina scoppiettante, elegante e sensuale. Naso da fuoriclasse, dalla frutta alle erbe e spezie. Esige primi piatti raffinati sia di carne che di pesce.
  5. Metodo Classico Rosé Brut “Principe Lotario” Fontanavecchia - Bollicina prorompente da Aglianico. Colore ammaliante e gusto da intenditori. Frutta secca e note di pasticceria segnano la strada che sulla tavola sposa anche i piatti “strong” della tradizione di fine anno, dalla pasta con mollica e alici fino all’agnello al forno.
  6. Pinot Nero Metodo Classico “Nature” Monsupello - Semplicemente uno degli spumanti italiani più identitari. Fine, complesso, spumoso, lunghissimo. L’Oltrepò che parla. Per gli amanti delle bollicine, fermarsi ad ascoltarlo è d’obbligo. Dalla mandorla al tostato, ideale con grigliate e pesce al forno.
  7. Franciacorta Docg Extra Dry Pavò - Sorso brioso ma importante, un Franciacorta new style dalle sensazioni inaspettate. Balsamico, croccante, di grande struttura aromatica. Non ti annoia mai. Da brindisi di Capodanno con crostacei.
  8. Metodo Classico Brut “Gladius” Terre de la Custodia - Dalle colline di Todi uno spumante all’avanguardia. Non meno di 4 anni di affinamento spingono una bolla di piccolo calibro in popolate catenelle. Rotondo, sapido e minerale, si esalta con molluschi, fegatini e tartufo.
  9. Metodo Classico Extra Brut “Giulio F56” La Baia del Sole - Vermentino fenomenale, celebrativa del patron Giulio Federici. Per chi non si accontenta. Perlage e aroma superlativi, dalla frutta esotica, sino a canditi e zenzero. Splende su zampone e lenticchie dopo la mezzanotte.
  10. Blanc de Blancs Extra Brut Metodo Classico Arunda - Un’altra stratosferica bollicina italiana. Luminosa, cremosa, seducente. Chardonnay vinificato in barrique e poi fino a 42 mesi sui lieviti. Bouquet intenso di frutti polposi. Palato vellutato. Per tutte le festività, ma anche dopo.

 

10 vini consigliati da Luca Castelletti, sommelier Aspi-Associazione della sommellerie professionale italiana

  1. Franciacorta Brut “Nitens” Le Marchesine - Al gusto è sapido, morbido, sia l’impatto che la chiusura sono avvolgenti e cremosi. È decisamente trasversale perché miscela la grande bevibilità all’intensità delle percezioni. Vino capace di valorizzare una molteplicità di cibi, dagli antipasti ai secondi.
  2. Franciacorta Brut Santus - Un Brut diverso dagli altri grazie alla vendemmia posticipata che permette di ottenere uve mature, in grado da esaltare il terroir. Aroma suadente e delicato in partenza, ogni sorso regala un’intrigante sensazione cremosa, data dal perlage, con un sapore elegante e di grande finezza.
  3. Trentodoc Brut Nature Cenci - Il clima della Valsugana, fresco e con piogge frequenti, è ideale per la viticoltura, in particolare per la produzione di uve base spumante. Bollicine molto fini, al naso crosta di pane con sentori agrumati, persistente ed elegante, un vino ideale per aperitivi e a tutto pasto.
  4. Trentodoc Blanc de Blancs Bio “Altinate” Cantina Aldeno - La particolare cuvée e la maturazione di oltre 24 mesi consentono un'ottimale conservazione del prodotto. Profumo intenso con sentori di fiori, frutta, miele e nocciole. Gusto secco, fresco, persistente ed elegante con fondo delicato di nocciole e lievito.
  5. Trentodoc Brut Nature Marco Tonini - Un metodo Classico “di montagna” con carattere e freschezza, che lascia ampio spazio di interazione fra gusto, olfatto ed espressione del territorio. Si accompagna bene con piatti a base di pesce o carni bianche, ottimo con salumi d’ogni genere.
  6. Trentodoc Demi-Sec Revì - Metodo Classico non troppo secco, ideale in abbinamento a un dessert, immancabile nel taglio della torta o a fianco ad un caminetto per una coccola al palato. L’ottima freschezza dello Chardonnay dona gioia alla beva nonostante sia un Trentodoc decisamente dolce.
  7. Alta Langa Rosé “For England” Contratto - Spumante realizzato intorno al 1920 appositamente per il mercato inglese, tra il 1950/60 viene introdotto anche in Italia. All’assaggio si mostra intenso e strutturato, con note di pesca e timo. Ideale con risotto ai funghi porcini e agnello in crosta di nocciole.
  8. Metodo Classico Rosé Brut Terrazze dell’Etna - Spumante distintivo già dal suo colore petalo di rosa, morbidamente raffinato, con una sferzata di freschezza agrumata. Elegante col suo sentore di fragolina selvatica e melograno con buona corposità e una piacevole chiusura sapida.
  9. Oltrepò Pavese Docg Pinot Nero Rosato Extra Brut “Norema” Calatroni - Pinot nero in purezza, trascorre sempre almeno 30 mesi sui lieviti per esprimere al massimo la territorialità e l’eleganza del vitigno. In bocca le note polpose del Pinot nero e l’elevata acidità lo rendono penetrante e persistente. Si abbina perfettamente con carni rosse a breve cottura oppure pesci di lago o fritti.
  10. Lessini Durello Doc Riserva 60 mesi Sandro de Bruno - Grazie ai suoli vulcanici ricchi di rocce basaltiche, in cui vengono allevate le uve, questo vino presenta delle chiare note saline e minerali di pietra focaia. Un perlage fine, molto persistente, al naso un bouquet complesso, in evoluzione, e un sorso piacevolmente secco e fresco che stuzzica il palato.

 

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