Querceto di Castellina, da rifugio di famiglia ad azienda vinicola d'eccezione

La tenuta nel Chianti senese nasce come rifugio di campagna di famiglia per poi aprirsi all’agriturismo e alla produzione enologica. Vini territoriali, riconoscibili, eleganti, che sviluppano una forte personalità

Vignaioli e produttori di vino quasi per caso. Jacopo Di Battista oggi guida l’azienda agricola Querceto di Castellina, certificata bio dalla vendemmia 2012. Una proprietà acquista dal nonno nel 1945 e trasformata nell’89 in agriturismo. «Un complesso che risale al ‘400, uno dei primi agriturismo strutturati, oggi con 41 posti letto, nove appartamenti e una suite – ha spiegato a Milano nel corso di un incontro organizzato presso il ristorante Mi Babbo – Un’attività che si è evoluta nel tempo. Siamo una famiglia di Firenze e questa era la casa di campagna».

Prima annata nel 1998

La tenuta comprendeva anche dei vigneti e solo una piccola parte delle uve era destinata alla produzione di vino, a uso poco più che personale. Le vigne vennero date in affitto, ma nel corso degli Anni ’90 Jacopo Di Battista decise di riprendere la totale gestione dei vigneti occupandosi del reimpianto e della ristrutturazione. L’uva che nasce in questa zona ha delle enormi potenzialità, sfruttate finalmente nel 1998 quando viene inaugurata la cantina e imbottigliata la prima annata con il marchio Querceto di Castellina. “L’aura Chianti Classico Docg” ha dato il via al nuovo percorso intrapreso dalla famiglia.

I vigneti (11,20 ettari), circondati da boschi, sono ad altitudini che variano da un minimo di 420 a un massimo di 510 metri sul livello del mare e sono esposti da Sud Ovest, Ovest e Nord Ovest. La coltivazione di Sangiovese occupa circa l'80% dei vigneti, mentre quella di Merlot costituisce la maggior parte della superficie restante. Presenti anche Cabernet Franc e i vitigni Viognier e Roussanne (2.000 viti in totale, in una piccola parcella separata).

La percezione del luogo d'origine

«Produciamo circa 45mila bottiglie l’anno – ha precisato Di Battista – di cui l’80% è destinato all’esportazione. Vogliamo produrre vini territoriali, riconoscibili, onesti, eleganti, che abbiano una forte personalità. Per questo cerchiamo di preservare il frutto originario durante tutto il processo di trasformazione dell’uva, amplificando l’intensa percezione del luogo di origine, toccandone le corde più intime».

La selezione

Valori riscontrati con la cucina ipertoscana del ristorante Mi Babbo che ha esaltato cinque vini della casa di Castellina in Chianti. In apertura Livia Igt Toscana Bianco 2020 (50% Viogner, 50% Roussanne). Color oro e sapore maturo; struttura, freschezza e aromi eleganti. La sfilata dei rossi è stata aperta da L’aura Chianti Classico Docg 2019, Sangiovese in purezza: un Sangiovese esemplare al palato, di medio corpo e con buona acidità. Setoso e di alta caratura Sei Chianti Classico Docg Gran Selezione 2018 (Sangiovese 100%), vino dal finale lungo, elegante. Podalirio Igt Toscana Merlot 100% 2018 si è rivelato morbido e intenso, dotato ottima acidità. Di spessore, pieno e carnoso, ma equilibrato, Venti Igt Toscana che nasce dalla massima selezione delle uve di Sangiovese (50%) e Merlot del vigneto Belvedere, il principale della tenuta. Piantato nel 2003, occupa una superficie di 6,7 ettari.

Querceto di Castellina
Località Querceto 9 - 53011 Castellina in Chianti (Si)
Tel. 0577 733590
www.quercetodicastellina.com