Tenuta Casenuove: un gioiello nel cuore del Chianti Classico

Tenuta Casenuove è un'azienda vinicola che unisce tradizione e innovazione. Situata nel cuore del Chianti Classico, produce vini di alta qualità, frutto di una viticoltura sostenibile e di una vinificazione attenta

19 agosto 2024 | 09:30
di Fosca Tortorelli

Arte, architettura e natura si combinano nella realtà di Tenuta Casenuove, l'azienda vitivinicola situata in Toscana, nel cuore del Chianti Classico, nei pressi di Panzano in Chianti (Fi). Un progetto fortemente voluto da Philippe Austruy, laureato in scienze politiche e al contempo autore di libri e articoli per la Fiehp (Fédération Intersyndicale des Établissements d'Hospitalisation Privés - il sindacato degli ospedali privati), da sempre grande appassionato di arte, architettura e vini, all'età di cinquant'anni realizza il suo più grande desiderio acquistando come prima tenuta in Francia La Commanderie de Peyrassol, nel cuore della Costa Azzurra. A questa seguono ulteriori proprietà in Europa, da La Bernarde in Provenza, a Château Malescasse nell'Haut Médoc, passando per Quinta Da Côrte nella Valle del Douro in Portogallo, fino ad arrivare in Toscana a Tenuta Casenuove.

Tenuta Casenuove, la svolta di Philippe Austruy

Austruy acquista la proprietà toscana nel 2015 e da subito, con cura e rispetto, avvia i lavori per ristrutturare la Tenuta, a partire dal recupero del paesaggio fatto di muretti a secco e terrazzamenti, che erano stati nascosti dalla natura incolta, fino al restauro della villa, avvenuto attraverso un recupero conservativo. Al contempo unisce la sua passione per l'arte e prosegue la collaborazione con Galleria Continua, che porta a Casenuove l'inaugurazione de “Il Vino dell'Arte”, uno spazio espositivo che fonde l'amore per il vino con quello per l'arte.

Un unico ambiente per la degustazione dei vini e al tempo stesso una galleria d'arte affacciata sulle colline di Panzano. Questo spazio è un proseguimento naturale del racconto iniziato dal progetto “Le Radici dell'Arte”, inaugurato nel 2020 con la prima installazione permanente concepita da Pascale Marthine Tayou e collocata nel cuore di Tenuta Casenuove. Qui i soggetti delle opere dell'artista sono gli uomini e le donne che animano Casenuove, mettendone in risalto l'energia e il carattere umano. Prendono spazio in punti diversi della proprietà, i “Geni di Casenuove”, sculture in cristallo adornate con oggetti diversi che descrivono il carattere dei personaggi rappresentati.  Così l'uomo e il suo “genio” si fondono con il paesaggio, rimarcando come quest'ultimo sia stato addomesticato nel corso dei secoli dalle persone che lo hanno vissuto: l'intento è di narrare un luogo in continuo fermento.

Tenuta Casenuove, gli interventi di ristrutturazione

Un fermento che si vede anche nella costante ricerca e nel recupero dei vigneti, iniziato nel 2016 attraverso il re-impiantato di un ettaro e mezzo di Cabernet Franc, un ettaro e mezzo di Cabernet Sauvignon e due ettari di Sangiovese, rendendo quest'ultima la varietà principale per superficie vitata presente in azienda. Una seconda fase di ristrutturazione si è focalizzata maggiormente sullo studio pedologico dei suoli e del potenziale viticolo, ricercando cloni e vitigni autoctoni in funzione di una marcata volontà di valorizzare prodotti tipici del territorio di Panzano e del Chianti Classico. Nel 2018 vengono integrate a Casenuove varietà quali Canaiolo, Colorino e Ciliegiolo, storicamente riconosciute come vitigni complementari componenti del Chianti Classico. Fino ad arrivare all'ultimo progetto, quello de “Le Terrazze”, un'idea nata da Cosimo Casini, enologo presso la Tenuta dal 2015, affiancato dal 2018 dalla giovane e caparbia enologa Maria Sole Zoli, entrambi sotto la supervisione e il coordinamento di Alessandro Fonseca, agronomo ed enologo, che ha rappresentato un punto saldo nella rinascita di Tenuta Casenuove. Un progetto che consiste nel restauro dei terrazzamenti semi-abbandonati che scendono lungo la collina verso il fiume Pesa. Seguendo i principi di questa vera e propria “arte” (dal 2018 inserita nel Patrimonio culturale immateriale dell'umanità dall'Unesco), sono stati piantati vitigni autoctoni coltivati ad alberello lamolese, tipico e tradizionale del luogo.

Come nascono i vini di Tenuta Casenuove?

Tra le altre tappe da segnalare, c'è sicuramente la transizione ai processi di vinificazione biologici che ha avuto inizio nel 2018, anno nel quale Tenuta Casenuove è entrata a far parte dell'Unione Viticoltori di Panzano, il primo bio-distretto vitivinicolo d'Italia. Riguardo la produzione, il rispetto per il territorio e per i suoi prodotti è un punto fermo di questa realtà, che si vede non solo nell'orientamento verso la produzione bio, ma soprattutto nella cura per il dettaglio e nella ricerca della qualità senza compromessi in tutte le altre fasi produttive.

La vendemmia viene eseguita esclusivamente a mano e nel momento in cui l'uva arriva in cantina, viene selezionata ben due volte prima di giungere in vasca. Solo gli acini più perfetti e maturi vengono messi a fermentare in vasche di cemento dove fermentazione e macerazione vengono assistite da rimontaggi e follature delicati. Il vino viene poi conservato in vasche di cemento o acciaio in attesa del trasferimento in bottaia per l'affinamento, che dura dai dieci ai venti mesi a seconda della sua destinazione finale.

Che vini si producono a Tenuta Casenuove

Tra le referenze, il Chianti Classico Riserva 2019, ottenuto da uve 100% Sangiovese, risulta un vino centrato e di bella personalità, ampio e dal finale lungo e fresco. Lo segue a ruota Chianti Classico 2021, ottenuto da uve sangiovese 95%, con un saldo del 5% di canaiolo, merlot e cabernet sauvignon; un vino di carattere, con le sue piacevoli note fruttate e l‘impronta floreale che gli dona grazia. Un vino concreto, prospettico e di grande eleganza.

Ma le novità per questa dinamica e attenta realtà non finiscono qui, da pochi anni infattiAustruy ha lanciato una nuova sfida al suo team, ampliando la sua produzione anche all'Isola del Giglio, con i suoi circa 20 ettari vitati ad Ansonica. Nasce così la Tenuta Isola nel Giglio, con la produzione dell'etichetta Igt Toscana bianco Scoglio Nero 2019 Ansonica - il cui nome vuole rendere omaggio alla conformazione rocciosa del territorio - che vede nel 2019 la sua prima uscita con scarse 900 bottiglie e a cui segue la vendemmia 2020, con un numero leggermente inferiore. Una parte del vino ottenuto viene fatto maturare in barriques di secondo e terzo passaggio, mentre la restante affina in contenitori in gres, per assicurare una ottimale micro-ossigenazione, necessaria per una opportuna gestione della matrice tannica estratta durante la fase di macerazione. L'affinamento è di 30 mesi di cui 18 in bottiglia. Un vino marino e al contempo mediterraneo, decisamente un progetto interessante da monitorare.

Tenuta Casenuove
Località San Martino a Cecione 39 - 50022 Panzano, Greve in Chianti (Fi)
Tel 055 852009

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Alberto Lupini


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