Toscana 2019, un'altra grande annata di vini

Fra novità e ormai solide certezze. Chiaramente avvantaggiati il territorio del Chianti Classico, con i Gran Selezione e i Supertuscan in particolare, e quello di Bolgheri che hanno più vini in uscita

17 agosto 2023 | 17:28
di Guido Ricciarelli

Ci siamo lasciati il 15 giugno 2022 con un resoconto dell’annata 2018 che definimmo da ricordare. Questa 2019 non è da meno, fra novità e solide certezze. Andiamo per ordine. Chiaramente avvantaggiati il territorio del Chianti Classico, con i Gran Selezione e i Supertuscan in particolare, e quello di  Bolgheri che hanno più vini in uscita. Argomento, quello dei Gran Selezione, già abbondantemente approfondito in occasione dell’evento Terre di Toscana sul quale dunque non torneremo.

Tenuta Perano Frescobaldi

Ci piace comunque partire da un “semplice” Chianti Classico il Tenuta Perano Frescobaldi. 100 % Sangiovese. Le colline di Gaiole in Chianti regalano un vino dal colore rosso rubino limpido. All’olfatto presenta note floreali di viola mammola unite a sentori di frutti rossi, quali lampone e ciliegia, non ultimi i sentori di frutti di bosco come la mora. Interessante anche la speziatura che ricorda il chiodo di garofano e qualche nota pepata. Al palato bellissima la freschezza unita alla mineralità. Armonico, asciutto e sapido con tannino ben presente.  Buona, anzi ottima la prima.

Toscana al Passo

Dalla zona di Castelnuovo Berardenga Tolaini propone il Toscana al Passo. Blend paritetico di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot. Rubino acceso e vivace. Impatto olfattivo avvolgente, di frutta scura in confetture, sottobosco, rabarbaro, eucalipto, ginepro, grafite, spezie dolci e tabacco biondo in sottofondo. Bocca coerente, dalla struttura solida, ben sostenuta dalla freschezza. Sapore potente e teso, agile ed elegante, molto fine, con tannini molto composti e perfettamente tamponati. Davvero ottimo.

Ghiaie della Furba

Un salto a Carmignano. Capezzana propone il Ghiaie della Furba da uve Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot in quote decrescenti.  Illumina il calice di splendido rubino. Olfatto di grande espressività, rimanda al profumo di un cestino di ribes e mirtilli appena colti. Poi un incalzare preciso e scandito di erbe officinali, cannella, cioccolatino alla ciliegia, genziana, eucalipto. Approccia al palato, sapido, minerale, pieno, ferroso. È deciso all’ingresso in bocca. Il tannino, strutturato e maturo, e la freschezza promettono un vino proiettato lontano nel futuro.

Poggio de’ Colli

Sempre da Carmignano Piaggia cala la sua Riserva, che vince il ballottaggio con l’altrettanto blasonato Poggio de’ Colli. Questo Carmignano ha una splendida livrea rubino. L’uvaggio è composto da 70% Sangiovese, 20% Cabernet Suvignon e Cabernet Franc, 10% Merlot. L’incipit di petali di rosa e viola appassiti apre la strada a mirtillo in confettura, sciroppo di amarena, ribes e mora. Si evolve poi su foglia di tè verde, erbe officinali, richiami balsamici, rabarbaro e tamarindo. Chiude su una leggera torrefazione, accompagnata da vaniglia, humus e sottobosco. Tutte le componenti sono in ottimo equilibrio gustativo, donando sapore e pienezza di bocca, amplificata dalla dotazione alcolica e dal raffinato tannino. Grande persistenza.

Pinot Nero Tenuta di Montauto

Dalla Maremma la Tenuta di Montauto propone un brillante Pinot Nero.  è di un Rosso rubino luminoso. Rilascia intense evidenze di liquirizia, tabacco da pipa, ribes rosso, fragolina di bosco e ciliegia sotto spirito. Si aggiungono cenni di alloro, origano, lavanda essiccata, humus. In bocca il corpo si fa vellutato, leggiadro e saporito. Caldo e integrato nell’intensa trama tannica, con finale di grande pulizia.

Monteverro

Monteverro  è il portabandiera dell’azienda medesima. Da uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot in percentuali decrescenti. Di un colore rosso rubino, al naso sfoggia rimandi di piccoli frutti a bacca nera, spezie dolci, cuoio e tabacco. Convincente al palato dove si dimostra pieno ed elegante, intenso e strutturato. Morbido e avvolgente nel tocco finale di liquirizia con un pregevole crescendo.

Flaccianello

Da Capalbio solo vini chic. Adesso il  Flaccianello.  Uno dei più famosi “supertuscan” orgogliosamente 100% Sangiovese. Grande selezione in vigna, successivamente 24 mesi in barrique. Piccoli frutti rossi al naso, lamponi e ribes, tocchi di eucalipto e finale su note di noce moscata. La sorsata è da levare il fiato: croccante, densa, intensa, verticale, con tannini salati. Un capolavoro.

Cepparello

Cepparello è un tutto Sangiovese. Veste rubino di bella luminosità. Bouquet intrigante in cui si riconoscono prugna, richiami balsamici di eucalipto, e crème de cassis, oltre a cioccolatino alla menta, gelatina alla frutta, lavanda, macchia mediterranea, cannella e tabacco Kentucky. Si distinguono sullo sfondo cenere di sigaro, tamarindo, legno di cipresso, china e canfora. La bocca è allo stesso tempo potente ed elegante, con tannino levigato e ottimo equilibrio generale fra tutte le componenti. Finale lunghissimo.

Tignanello

Il Tignanello di Antinori si presenta con una versione in grande spolvero. 80% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon, 5% Cabernet Franc. Rubino granato molto intenso. Profilo olfattivo elegante e complesso, con sentori di mora, amarena, lampone, ciliegia scura, cassis, vaniglia, maraschino e accenni di tabacco biondo.  Sapore salino, caldo, avvolgente, con tannini di eccezionale finezza, corpo di notevole spessore e ottima persistenza finale dalle sottili note boisé.  Sontuoso. 

Rosso di Montalcino Roberto Cipresso

Non poteva mancare una puntatina a Montalcino. Troppo presto per parlare di Brunello ma qui in zona opera un certo Roberto Cipresso, Wine Maker di fama internazionale.  Il suo Rosso nasce da uve 100% Sangiovese. Rosso rubino. All’olfatto le evidenze di ciliegia e prugna sono accompagnate da menta fresca e semi di anice, lasciando sullo sfondo una sensazione di caffè. E’ caldo e rotondo al gusto denotando una certa grassezza. Trama larga e affascinante con il tannino risolto e la progressione elegante e decisa al contempo. Davvero persistente il finale. 

Bolgheri Superiore Bell’Aja

San Felice, nota per i suoi ottimi vini nel Chianti Classico, può vantare un ottimo presidio anche nel bolgherese. Come dimostra il Bolgheri Superiore Bell’Aja. Si tratta quasi di un Merlot in purezza visto che il contributo del Cabernet Sauvignon è pari solo al 5%. Rubino scuro. Profumi ampi di spezie dolci, frutti rossi, cardamomo, poi pineta e arancia rossa. In bocca è denso, ricco, saporito e dal tannino fitto e succoso. Finale di classe con sbuffi di eucalipto, liquirizia e frutto nero.

Il Bogheri Superiore Sondraia

La Famiglia Allegrini notoriamente impegnata nella Valpolicella dispone con Poggio al Tesoro di 70 ettari anche nel bogherese con appezzamenti lungo la via medesima. Il più esteso in località Le Sondraie, vicinissimo al mare e uno nel comune di Bibbona. Il Bogheri Superiore Sondraia è un 65% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot e 10% Cabernet Franc. Rubino scuro brillante. Naso intrigante e molto piacevole con tanto frutto, scuro come la mora o chiaro come il corbezzolo, cenni speziati e un sottofondo boisé. In bocca è elegante e potente al tempo stesso, freschissimo, croccante nel tannino, con progressione saporita e finale setoso molto lungo.

Bolgheri Superiore Guado al Tasso

Sempre in zona Antinori cala l’asso con il Bolgheri Superiore Guado al Tasso dell’omonima Tenuta. Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet  Franc e un saldo di Petit Verdot danno a vita a questo splendido vino. Rosso rubino intenso. Naso elegante e ampio, con grafite, ribes rosso, note floreali e balsamiche, sfumature tostate. Molto elegante anche in bocca con una progressione intensa e saporita, ancora ritorni di cardamomo, arancia rossa e pineta. Il tannino vellutato traghetta il sorso verso un finale di gran classe.

Sassicaia

A chiudere sua maestà Sassicaia della Tenuta San Guido. 85% Cabernet Sauvignon, 15% Cabernet Franc. Rubino intenso e luminoso. Avvolgente, balsamico, complesso e particolarmente fine all’olfatto, con profumi di mirtillo, arancia rossa, resina di pino, macchia mediterranea, ribes nero, mora, lievi spezie dolci e tabacco. Sapore caldo, elegante, salino, con tannini estremamente levigati. Ancora sbuffi di erbe aromatiche e accenni balsamici. Gustoso come non mai. Carezzevole e infinita la persistenza. Chapeau. Un’altra grande annata questa 2019 in Toscana.

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