Vino e pesticidi: fronte comune di Italia, Francia e Spagna contro l'Ue

Rispondendo a un rapporto dell'Ue che propone il dimezzamento dell'uso di pesticidi nell'agricoltura, definendo la viticoltura come "produzione non essenziale", i produttori vitivinicoli hanno deciso di unire le forze

11 luglio 2023 | 15:43

In risposta a un rapporto della Commissione Europea che propone il dimezzamento dell'uso di pesticidi nell'agricoltura, definendo la viticoltura come una "produzione non essenziale", le associazioni dei produttori vitivinicoli di Francia, Italia e Spagna hanno deciso di unire le forze. In un manifesto congiunto dal titolo eloquente "Sì, la viticoltura è essenziale in Europa", hanno espresso la loro determinazione nel difendere l'importanza della viticoltura nel panorama agricolo europeo, considerando che, con questa soluzione, si prevede un calo della produzione di uva stimato al 18% in Spagna, al 20% in Italia e al 28% in Francia, senza nemmeno valutare l’impatto del cambiamento climatico che andrebbe aggiunto a questa cifra.

«Le affermazioni dell'Ue - hanno commentato i produttori - ignorano l’enorme contributo economico, sociale e culturale del settore vitivinicolo in molte regioni dell’Ue. Questo atteggiamento - hanno aggiunto le associazioni viticole - è totalmente inaccettabile: è incomprensibile che la Commissione europea ipotizzi e preveda la penalizzazione di un intero settore di grande importanza per l’economia europea. Gli operatori e le aziende vitivinicole sono da tempo impegnati nella transizione ecologica e continueranno ad esserlo. C’è ancora molto lavoro da fare e i nostri produttori devono poter portare avanti questo impegno per la sostenibilità ambientale senza inutili polemiche».

Le associazioni, dunque, chiedono «agli Stati membri e agli eurodeputati di prendere una posizione chiara su questo tema. Il vino è un importante prodotto economico e culturale in Europa. Il nostro settore chiede di essere sostenuto per continuare le azioni di transizione ecologica con regolamenti realistici e un calendario operativo, che permetta l’implementazione delle soluzioni alternative efficaci esistenti e in arrivo».

Lollobrigida: «Per noi la riduzione della produzione vitivinicola rappresenta una grave preoccupazione»

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare italiano, Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato l'enorme impatto che la diminuzione della produzione vinicola potrebbe avere sull'industria. «Per chi pensa che la riduzione della produzione vitivinicola non sia un problema, per noi invece rappresenta una grave preoccupazione» ha affermato il ministro. «Ci impegneremo a tutelare la possibilità di produrre vino, così come frutta, verdura e olio. Combatteremo a livello europeo per difendere le nostre produzioni».

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Alberto Lupini


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