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Carne avariata contro McItaly È guerra tra Forza Nuova e Zaia

Forza Nuova invia un pacco con carne avariata all'agenzia Adnkronos. Nel plico un volantino del segretario Robero Fiore. L'accusa: la sponsorizzazione offerta dal ministro leghista al McDonald's. La replica di Zaia: «Operazione che contiene lo stesso odore dell'incoscienza e dell'irresponsabilità»

08 febbraio 2010 | 16:36
Carne avariata contro McItaly È guerra tra Forza Nuova e Zaia
Carne avariata contro McItaly È guerra tra Forza Nuova e Zaia

Carne avariata contro McItaly È guerra tra Forza Nuova e Zaia

Forza Nuova invia un pacco con carne avariata all'agenzia Adnkronos. Nel plico un volantino del segretario Robero Fiore. L'accusa: la sponsorizzazione offerta dal ministro leghista al McDonald's. La replica di Zaia: «Operazione che contiene lo stesso odore dell'incoscienza e dell'irresponsabilità»

08 febbraio 2010 | 16:36
 



Protesta anti-Zaia targata Forza Nuova. Una busta con cibo avariato è arrivata all'agenzia Adnkronos questa mattina. Il plico, con mittente Forza Nuova (movimento politico italiano di estrema destra, ndr), è stato spedito il 6 febbraio ed è stato consegnato oggi in agenzia con la posta. All'interno, un involucro di plastica contenente presumibilmente carne avariata e la "rivendicazion": «Sono stati spediti oggi dai militanti di Fn decine di pacchi alle redazioni dei più importanti organi di informazione italiana. Il contenuto dei pacchi è maleodorante e sgradevole alla vista. Contiene infatti un campione significativo degli ingredienti dei menu offerti dal gigante della ristorazione fast food McDonald's».

Nel mirino di Forza nuova il McItaly, uno degli ultimi prodotti lanciati dalla multinazionale: un sandwich tutto made in Italy che è stato presentato dal ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. A Zaia, definito un ministro delle multinazionali, Forza nuova promette guerra: «Nei prossimi giorni a corredo di questa iniziativa - scrive il movimento guidato da Roberto Fiore (a sinistra nella foto sopra)- braccheremo letteralmente il ministro per offrirgli questo menu. Lo mangerà?».

L'iniziativa, spiega Forza nuova nella rivendicazion, «vuole denunciare la sponsorizzazione offerta al Mc dal ministro leghista delle Politiche Agricole, il trevigiano Luca Zaia, che si è detto «grato a McDonald's che si è prestata a questa grande operazione culturale». Nel pacchetto spedito, però, sottolinea il movimento, sono «contenuti solo ingredienti organici: gli additivi chimici (tra cui probabilmente anche Ogm) e altri veleni non sono stati inseriti. Quindi molto più salutare e gustoso nutrirsi di questo contenuto rispetto che andare ad acquistare un menu McItaly».

Luca Zaia«Questa operazione di marketing - sottolinea il coordinatore nazionale di Fn Paolo Caratossidis - è vergognosa ed è al limite della legalità. Vengono spesi soldi pubblici per aiutare un privato, una multinazionale che dovrebbe - invece - essere contrastata per il bene dell'interesse pubblico. McDonald's non ha bisogno di favori. Con che coraggio si può presentare come il paladino del made in Italy di fronte a produttori ed esercenti messi in ginocchio dalla grande distribuzione straniera? Il made in Italy è in ginocchio anche per colpa delle multinazionali,e Zaia promuove uno dei maggiori responsabili della crisi dei prodotti italiani. Se poi identifica il McDonald's come alfiere di operazioni culturali siamo messi bene. Questa è una subcultura da combattere: la cultura dello sfruttamento del lavoro e del junk-food (il cibo spazzatura). Il suo ruolo istituzionale dovrebbe impedire una vergogna del genere».

Immediata la replica del ministro Luca Zaia (nella foto accanto e a destra nella foto in alto), a Segrate (Mi) per presentare l'operazione McItaly: «Forte solidarietà ad Adnkronos, destinataria di un'operazione che purtroppo contiene lo stesso odore dell'incoscienza e dell'irresponsabilità. Questo accordo rappresenta un'occasione importante per l'agricoltura italiana: la multinazionale dei nostri contadini è entrata, con McDonald's, nella vita di tantissimi giovani. La linea McItaly ha registrato il 15% del totale delle vendite giornaliere di McDonald's; parliamo di circa centomila panini consumati. Un risultato che va al di là dei nostri pronostici e premia il lavoro degli agricoltori e le nostre eccellenze agroalimentari. I 600mila italiani che ogni giorno entrano nel McDonald's potranno accostarsi, finalmente, alla cultura identitaria dei nostri prodotti».

Foto: AdnkronosNessun passo indietro né ripensamenti, dunque: dopo le polemiche seguite alla presentazione di McItaly il ministro rivendica le sue azioni: «Non sono qui per difendere le politiche di McDonald's - ha spiegato - ma per continuare a confermare che questa è una mia idea e la rifarei mille volte a dispetto di tutti i detrattori che mi attaccano sui giornali. Una volta la destra mangiava caviale e la sinistra panini, oggi succede l'opposto e non è colpa nostra se ci stiamo occupando del popolo. Mio malgrado devo scendere in campo per difendere un'iniziativa che mi sembrava corretta».

A chi ipotizza di chiamare in causa l'Antitrust per violazione della concorrenza, Zaia risponde che l'iniziativa con il fast food parte da un grido di allarme degli agricoltori e che il ministero continuerà a sostenere tutte le iniziative che fanno vendere prodotti ai cittadini e quindi ai nostri produttori: «con il panino made in Italy - ha spiegato - si mettono in circolazione mille tonnellate di prodotti agricoli al mese per quasi 4 milioni di euro di controvalore. Mio malgrado devo scendere in campo per difendere un'iniziativa che mi sembrava corretta e anzi auspico che ci possano essere altri esempi di questo tipo».

Zaia non dimentica neppure chi ha messo sotto accusa la provenienza italiana degli ingredienti usati dalla multinazionale: chiamando al suo fianco i rappresentanti dei consorzi per la tutela dell'Asiago, della Bresaola della Valtellina, del Parmigiano Reggiano e dell'olio extravergine d'oliva dei Monti Iblei, tutti prodotti con cui si confezionano i nuovi panini italiani, il ministro ha sottolineato che mettere in discussione la certificazione del consorzio di tutela «è come mettere in discussione l'amore di una mamma per il suo bambino».


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