ROMA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina, 16 aprile 2010, al Palazzo del Quirinale, il presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta. Era presente il segretario generale della Presidenza della Repubblica, consigliere Donato Marra. Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate ds Luca Zaia dalla carica di ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. Con lo stesso decreto è stato nominato ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan (nella foto sopra e sotto con Luca Zaia). Subito dopo si è svolta al Palazzo del Quirinale la cerimonia di giuramento del nuovo ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali.
Il neo ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Galan dopo aver giurato, alle ore 10.00, ha raggiunto il Ministero di Via XX Settembre dove è stato accolto da una delegazione guidata dal Ministro uscente, Luca Zaia (nella foto, a sinistra). Al Ministro Galan sono stati resi gli onori militari dal Corpo forestale dello Stato. La delegazione ha raggiunto lo studio del Ministro dove si è svolta una breve cerimonia per il passaggio delle consegne, conclusa la quale Galan ha raggiunto Palazzo Chigi per il suo primo Consiglio dei Ministri.
«Un ministro dell'Agricoltura che parli a tutta l'agricoltura», questo l'auspicio espresso dal presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini subito dopo il giuramento da ministro dell'Agricoltura di Giancarlo Galan.
«Esprimiamo le nostre vive congratulazioni a Galan - recita il messaggio di auguri fatto pervenire da Gardini al neoministro - per la sua nomina e siamo pronti ad offrire al Ministro la nostra collaborazione e un fattivo contributo in termini di proposte affinché si individuino al più presto risposte concrete ed efficaci per affrontare la grave crisi in cui versa il comparto agricolo».
«Il nostro auspicio è che il Ministro avvii da subito un dialogo e un confronto allargato - prosegue il messaggio - con tutte le organizzazioni che rappresentano gli interessi della filiera agroalimentare, anche in vista dei profondi cambiamenti in atto e degli appuntamenti che riguarderanno il prossimo futuro a partire dalla riforma Pac».
Auguri anche dal presidente della Coldiretti Sergio Marini «Facciamo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo ministro delle politiche agricole che siamo certi saprà valorizzare al meglio le enormi potenzialità che offre l'agricoltura italiana nelle sue distintività. ll dialogo costruttivo con il neoministro in Veneto è il miglior auspicio per l'impegno futuro a difesa dell'identità del made in Italy e a sostegno del potere contrattuale delle imprese agricole sul mercato. Su questi obiettivi ci sarà la piena, leale e trasparente collaborazione della Coldiretti, anche in vista dell'importante negoziato europeo sulla riforma della Politica agricola comune che il nuovo Ministro dovrà affrontare, con la forte personalità e la grande esperienza maturata».
Articolo del 15 aprile 2010 - Galan: Ho l'appoggio della Lega L'Agricoltura resta a un veneto
ROMA - «Non c'è nessuna sorpresa: Giancarlo Galan sarà il nuovo ministro dell'Agricoltura. C'è l'accordo con la Lega». Così il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, annuncia la prossima nomina dell'ex governatore del Veneto nella compagine di Governo. Lasciando palazzo Grazioli al termine del vertice con Berlusconi anche l'altro coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa conferma la decisione presa: «Era giusto che il presidente del consiglio presentasse agli amici della Lega il nuovo ministro dell'Agricoltura visto che quello che lo ha fatto attualmente è diventato governatore del Veneto».
«Verrò proposto come ministro al Capo dello Stato. Non credo che Napolitano avrà riserve. Le procedure sono quelle... L'accordo politico c'é». Così l'ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan, ha confermato il suo futuro da ministro a chi, al termine del vertice di Palazzo Grazioli, gli ha chiesto l'esito del confronto tra Pdl e Lega che aveva tra i punti principali proprio la casella lasciata vacante da Luca Zaia (nella foto a destra). Nessun problema né veto sul suo nome, dunque. Anzi: «Bossi - ha detto Galan - è stato affettuoso con me. E devo dire la verità, lo è stato quasi sempre...».
«Nel più convinto ossequio e per tanto riserbo da parte mia rispetto alla procedure previste per la nomina a Ministro, desidero però ringraziare innanzitutto il presidente Silvio Berlusconi e le forze politiche che hanno acconsentito alla mia designazione». Lo rileva Giancarlo Galan, ministro in pectore dell'agricoltura. «Per parte mia - aggiunge - non mancherò di dedicare il massimo impegno, mettendo tra l'altro a disposizione anche tutte le esperienze acquisite nell'incarico di presidente della Regione del Veneto, al fine di assicurare una responsabile continuità delle azioni fin qui svolte dall'importante ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Nel giorno in cui a Roma, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si è celebrato il fondamentale ruolo svolto dall'agricoltura nella storia d'Italia, desidero sottolineare che tale multiforme comparto della nostra vita economica e sociale deve poter essere sempre più competitivo e al passo con le sfide in essere ovunque nei mercati globali. Ciò esigerà - conclude Galan -, soprattutto per garantire stabilità e sviluppo al mondo agricolo, che ci si appresti a tener conto di tutti gli aspetti della difficile crisi che anche in Italia colpisce questo settore».
«Ministeri? Non è che vogliamo sempre qualcosa in cambio... Siamo dei signori. Berlusconi voleva Galan all'Agricoltura e noi abbiamo detto: pronti! Non facciamo storie. Non siamo come la sinistra o come qualcun altro...». Così il leader della Lega Umberto Bossi risponde, parlando a Montecitorio, a chi gli chiede se il Carroccio chiederà un rimpasto al governo. «Abbiamo gli assessori regionali all'agricoltura in Lombardia, Veneto e Piemonte - aggiunge -. Ma quelli ci spettano di diritto».
«Credo che Galan sarà un ottimo ministro dell'agricoltura». Così il ministro del Welfare Maurizio Sacconi commenta, a margine del convegno di Confagricoltura sull'agricoltura nella storia d'Italia, il probabile arrivo dell'ex governatore del Veneto al dicastero di via XX Settembre. Sulla richiesta di Confagricoltura di far ripartire la concertazione nel settore, Sacconi osserva inoltre che «é una richiesta di sviluppo di dialogo che certamente ci sarà con il nuovo ministro dell'agricoltura. Per quanto riguarda noi, abbiamo un tavolo per discutere dei problemi del lavoro».
Per il governo c'è un ancora un problemino: il mugugno di sottofondo che si sente salire dalle parti della Coldiretti, la più potente delle organizzazioni agricole, infastidita da alcune dichiarazioni di Galan pro-Ogm e pro-Confagricoltura, sigla concorrente.
Intanto, tolto il Veneto che ha riconfermato assessore all'Agricoltura Franco Manzato (nella foto a sinistra) della Lega Nord, le altre regioni stanno discutendo su chi sarà il loro assessore all'Agricoltura.
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