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Falsi prodotti biologici Sequestrate 700mila tonnellate

La Guardia di finanza di Verona ha stroncato una gigantesca frode nell'agricoltura biologica. Oltre 200 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti, più di 2.500 tonnellate di merce sequestrata in quanto falsamente biologica, oltre 700mila tonnellate di falsi prodotti alimentari bio

06 dicembre 2011 | 10:04
Falsi prodotti biologici  
Sequestrate 700mila tonnellate
Falsi prodotti biologici  
Sequestrate 700mila tonnellate

Falsi prodotti biologici Sequestrate 700mila tonnellate

La Guardia di finanza di Verona ha stroncato una gigantesca frode nell'agricoltura biologica. Oltre 200 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti, più di 2.500 tonnellate di merce sequestrata in quanto falsamente biologica, oltre 700mila tonnellate di falsi prodotti alimentari bio

06 dicembre 2011 | 10:04
 

Ancora un duro colpo per il made in Italy, con una frode nel biologico, settore che, nonostante, la crisi, tiene bene. Oltre 200 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti, più di 2.500 tonnellate di merce (per lo più frumento, favino, soia, farine e frutta fresca) sequestrata in quanto falsamente biologica, oltre 700mila tonnellate di falsi prodotti alimentari bio commercializzate (il 10% dell'intero mercato nazionale).

è il volume, che gli stessi investigatori definiscono "impressionante", delle transazioni ricostruite dalla Guardia di finanza di Verona che - al termine di una complessa indagine, coordinata dalla locale procura della Repubblica - ha stroncato una gigantesca frode nel settore della commercializzazione di prodotti provenienti da agricoltura biologica.

Disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere a Verona, Ferrara, Pesaro Urbino e Foggia, a carico di altrettante persone accusate di aver immesso sul mercato prodotti alimentari falsamente biologici «per un valore pari a oltre un decimo dell'intero mercato nazionale di settore».

Come dimostrano anche i dati della Coldiretti, in Italia da qualche hanno si sta registrando un vero e proprio boom per il biologico, dettato forse anche dalla paura per le frodi e le tossinfezioni che si sono verificate in tutta Europa (come ad esempio l'E.Coli). Oltre un consumatore su due, infatti, (52%) acquista prodotti biologici in Italia, dove sono quasi 50mila i produttori che coltivano il bio su oltre un milione di ettari di terreno.

Il fatturato dei prodotti biologici in Italia negli ultimi dieci anni è triplicato passando da meno di un miliardo di euro del 2000 agli oltre tre miliardi attuali ed è quindi importante non abbassare la guardia sul fronte dei controlli anche alla luce di un aumento del 49% delle importazioni nel 2010. In controtendenza rispetto al calo dei consumi generale nel 2011 gli acquisti di prodotti alimentari biologici confezionati delle famiglie italiane sono cresciuti dell'11,5%, secondo una analisi Coldiretti su dati Ismea Ac Nielsen relativi al primo quadrimestre del 2011.



Aumenti record si registrano per alcuni prodotti come la pasta (+35%), il latte (+32) e le mozzarelle (+83) ma anche per i cracker (+54) e i formaggi freschi e spalmabili che addirittura raddoppiano (+101). Dal punto di vista produttivo l'Italia ha la leadership in Europa per numero di operatori certificati impegnati nella filiera dell'agricoltura bio e resta leader europeo per ettari di superficie coltivati secondo il metodo biologico (escludendo i boschi e i pascoli gestiti in biologico, in cui la Spagna primeggia), secondo i dati del Sinab (Sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura Biologica). Al primo gennaio 2011 in Italia gli operatori del settore biologico sono 47.663, in calo dell'1,7%. La superficie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura biologica, risulta pari a 111.3742 ettari, con un incremento rispetto all'anno precedente dello 0,6%.


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07/12/2011 15:54:00
4) Per fortuna c'è chi come lei Direttore si batte per l'informazione spronando i politici
In alcuni momenti di pessimismo sono perfino contento di essere anziano, tanto ormai, mi dico, posso mangiare qualsiasi "porcheria"...devi morire. Subito dopo però mi assale la rabbia e la voglia di lottare, per i miei figli, per i nipoti, per gli amici...per il Paese e anche per me. C'è chi lodevolmente come lei, Direttore Lupini, si batte con l'informazione, la denuncia e spronando i politici. Personalmente mi impegno con la diffusione dei migliori prodotti italiani, con il confronto tra il genuino e il falso o sofisticato, e la formazione/ informazione sui prodotti stessi. Poi se chi ci governa o governerà, vorrà esaminare i risultati e farli propri nell'interesse generale, sarà solo un mio momento di soddisfazione.


07/12/2011 09:54:00
3) RE: A rimetterci è solo chi produce biologico serio
Caro Giorgio Conosco la sua azienda e so nene qual è la qualità dei suoi fiori per l'alimentazione. è solo grazie all'impegno di gente seria come lei che il biologico ha potuto affermarsi. Ma purtroppo è anche a causa del vostro successo che la criminalità ne ha approfittato contando sull'indensibilità di una classr politica più attenta a distruggere l'ambiente con urbanizzazioni indensate o 'gestendo' i rifiuti speciali. Ora si deve cambiare e occorre una reazione forte da parte dei produttori seri e dei consumatori. a.l.


06/12/2011 23:46:00
2) A rimetterci è solo chi produce biologico serio
buonasera, Egregio Direttore mi chiamo Giorgio Lottici sono indignato per quanto emerso coltivo erbe aromatiche - officinali aSolto Collina e l'azienda è certificata (bio), quanto emerso sicuramente porterà un danno a tutte quelle persone oneste ecorrette che producono bio, inoltre i consumatori hanno pienamente ragione poi di dubitare del bio.Io spero che si facciachiarezza al più presto perchè non è onesto aprofittare della buona fede di chi crede nel biologico e spero che non si "facciadi un ramo un fascio". Grazie.


06/12/2011 20:54:00
1) Speriamo che il Ministro Catania prenda spunto...
Finalmente un Giornalista (Direttore) che scrive seriamente e le cose le dice senza peli sulla lingua, speriamo che Il Ministro Catania prenda spunto!





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