Il Vinitaly anticipa quest'anno a marzo e il mondo del vino - quello italiano prima di tutto, che più ci sta a cuore - si aspetta sempre molto dall'evento mondiale. Alcuni flash su come cambia il mercato nei ristoranti, sulla base di sondaggi e esperienze personali.
- C'è una parte di ristoranti che aumentano la proposta di vini internazionali. La maggior parte però insiste sulla produzione nazionale, che è tanto vasta da non poterla conoscere tutta in anni di degustazioni. Noi siamo per questi ultimi.
- è in aumento la richiesta di vino al bicchiere e della mezza bottiglia. è vero. Aziende e ristoratori si devono adeguare al mercato.
- Il 'bottle sharing”, lo scambio di bottiglia tra più tavoli è pochissimo praticato, mentre è in aumento il 'doggy bag”, portandosi a casa la bottiglia non finita. In questo caso, dovrebbe essere lo stesso ristoratore a incentivare la pratica, scrivendolo chiaramente sul menu. Non è questione di apparire tirchioni, perché leggo sul sito di uno dei più eleganti e costosi hotel di Milano, il Park Hyatt (5 stelle lusso), che nel suo ristorante Vun... «se gradite ordinare una bottiglia di vino ma pensate di non terminarla, il nostro personale sarà lieto di confezionarla per l'asporto». Molto bene.
- Divisa la ristorazione sul tema del 'Byob”, ancora poco conosciuto. Sarebbe il 'bring your own bottle” (porta la tua bottiglia da casa). In pochissimi ristoranti ho visto la disponibilità a questa soluzione, ma non mi sembra una cretinata. Il problema è in relazione agli eccessivi ricarichi che il vino subisce da parte di certi ristoratori.
L'idea che sempre più appassionati desiderano portarsi la bottiglia da casa dovrebbe far riflettere: il piacere di un vino, anche importante, accompagnato da un piatto che il tuo chef preferito è in grado preparare, non ha paragoni per un vero gourmet. Il consumo del vino di qualità ne guadagnerebbe...