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Caos nei cieli: ecco cosa sta succedendo e cosa fare in caso di cancellazione di un volo

Scioperi, Covid e carenza di personale stanno mettendo in ginocchio le compagnie low cost. Disagi che stanno facendo cambiare le abitudini dei viaggiatori. Si evita il fai da te, perché se accade qualche imprevisto si rischiano di perdere i soldi spesi, a vantaggio delle agenzie di viaggio che garantiscono maggiori tutele

04 luglio 2022 | 17:34
Voli cancellati e caos nei cieli: e ora cosa succede al turismo?
Voli cancellati e caos nei cieli: e ora cosa succede al turismo?

Caos nei cieli: ecco cosa sta succedendo e cosa fare in caso di cancellazione di un volo

Scioperi, Covid e carenza di personale stanno mettendo in ginocchio le compagnie low cost. Disagi che stanno facendo cambiare le abitudini dei viaggiatori. Si evita il fai da te, perché se accade qualche imprevisto si rischiano di perdere i soldi spesi, a vantaggio delle agenzie di viaggio che garantiscono maggiori tutele

04 luglio 2022 | 17:34
 

Scioperi, Covid e carenza di personale. Questi i fattori che hanno fatto scattare la tempesta perfetta sul trasporto aereo, causando disagi nel mondo e in Europa, Italia compresa, per i ritardi o per la cancellazione di voli soprattutto da parte delle compagnie aeree low cost (Ryanair, Wizzair, Easyjet, Volotea). Il 2022 doveva essere quello della grande ripartenza per il settore, messo in ginocchio da due anni di pandemia, invece stenta ancora a decollare. E a farne le spese è il turismo, in particolare quello fai da te, che si rivolge prevalentemente alle compagnie aeree a basso costo e ai cosiddetti "pacchetti fai da te". Il Codacons mette in guardia gli utenti e segnala la possibilità di chiedere il rimborso in caso di ritardi o cancellazioni. Ma nel frattempo si sta già assistendo a un'inversione di tendenza. I turisti che in passato per risparmiare si erano rivolti alle grandi piattaforme di prenotazione stanno tornando a bussare alla porta delle agenzie di viaggio. È il trionfo del turismo di prossimità, e così le agenzie viaggi segnalano che le località di mare in Italia per luglio e agosto sono già tutte esaurite.

Voli cancellati e caos nei cieli: e ora cosa succede al turismo?

 

Voli cancellati nei cieli d’Europa e del mondo: è il caos

Volare dopo la crisi pandemica è diventato un problema. Prendere un aereo di questi giorni sembra diventato un terno al lotto, tra ritardi, cancellazioni, coincidenze perdute, biglietti non rimborsati, attese interminabili al check-in e overbooking. I disagi sono cominciati a Pasqua e sono proseguiti, se non peggiorati, con l’arrivo dell’estatate che ha portato a ulteriori disagi causati dal duplice sciopero messo in atto dal personale di Ryan Air, la compagnia aerea low cost irlandese. Ma non solo, Easyjet a fine maggio ha cancellato oltre 200 voli causando gravi disservizi negli aeroporti di Milano, Cagliari, Napoli e Brindisi, mentre Vueling  ha fatto andare a singhiozzo i voli per la Spagna con gravi disservizi, specialmente nel fine settimana. In Europa si stimano 175 voli saltati in media ogni giorno. Ma il fenomeno in realtà è globale.

La pandemia e un sistema in ginocchio che stenta a decollare

Questo caos è stato originato dalla pandemia e dal conseguente lockdown, che ha portato il numero di voli a crollare vertiginosamente trasformando gli aeroporti in enormi spazi vuoti. Con gli aerei a terra le compagnie sono andate immediatamente in crisi. I Governi sono quindi intervenuti con aiuti massicci; in Italia è entrata in funzione la cassa integrazione che ha portato 800 milioni di aiuti e permesso alle compagnie di tenere il personale areoportuale; personale che invece le compagnie aeree in altri Stati stanno facendo fatica a trovare perché è stato mandato in pensione o licenziato. Le scuole di formazione per piloti e assistenti di volo si sono svuotate, mentre le compagnie davano nel frattempo vita a una campagna di pensionamenti anticipati. Così ora si fa fatica a riassumere e a formare per tempo nuove figure focali, come i comandanti, le hostess e gli steward. E così centinaia di voli sono stati cancellati.

Gli esperti dicono che la crisi durerà almeno un altro anno, perché inizialmente si pensava che la ripresa completa cominciasse nel 2024.  Succede così che nel Regno Unito ci sono scali che si trovano in grossa crisi perché è stato mandato a casa il 50% della forza lavoro. È infatti difficile intervenire nell’immediato per colmare il gap tra domanda e l’offerta di personale.

Voli cancellati e caos nei cieli: e ora cosa succede al turismo?

A fare le spese di questa crisi è anche il turismo

In Italia l’EnacEnte Nazionale per l'Aviazione Civile, ha dichiarato che 7mila voli sono stati cancellati nel solo mese di giugno. Ovviamente a subire le conseguenze di questa crisi c’è anche il settore del turismo. I ritardi, le coincidenze sfumate e le cancellazioni stanno creando grossi disagi ai viaggiatori. In particolare i maggiori disagi si sono registrati in alcuni aeroporti dove operano vettori low cost, in particolare l’aeroporto di Bergamo, Orio al Serio e in quello di Venezia.

 

 

Cosa fare in caso di cancellazione dei voli

In caso di cancellazione del volo. Il Codacons spiega che in ambito europeo si applica il Regolamento UE n. 261. Questi afferma che il passeggero vittima di un viaggio annullato ha diritto ad essere riaccomodato su un altro volo e può domandare il rimborso del prezzo pagato, ed anche il risarcimento del danno, qualora l'avviso di cancellazione sia avvenuto meno di 2 settimane prima del decollo.

Ovviamente il Regolamento si applica solo in ambito europeo, mentre se si tratta di una compagnia aerea extra UE bisognerà controllare la previsione del contratto di servizio stipulato con quel vettore.

 «Attenzione ai vostri diritti, soprattutto in quanto quest'estate è già stato lanciato l'allarme relativo al rischio di numerose cancellazioni di voli, a causa della mancanza di personale nelle compagnie aeree e si prospettano tempi difficili per tantissimi consumatori - ha premesso Marco Donzelli, avvocato e presidente nazionale del Codacons - Se avete subito una cancellazione, avete diritto di ottenere il rimborso del prezzo pagato per il volo, oltre anche, in alcuni casi, al risarcimento del danno. Nel caso di ritardo del volo se si arriva a destinazione con più di 3 ore di ritardo si ha diritto al risarcimento del danno».

Nel dettaglio, in caso di cancellazione del volo, i passeggeri possono chiedere il rimborso del prezzo pieno del biglietto, oppure l’imbarco su un volo alternativo. Si ha inoltre diritto a una compensazione monetaria pari a 250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1.500 chilometri. La cifra sale a 400 euro per quelle comprese tra 1.500 e 3.500 chilometri e raggiunge i 600 euro per quelle superiori a 6.500 chilometri.

La compagnia può eventualmente ridurre del 50% la compensazione nel caso in cui venga offerto ai viaggiatori di raggiungere la meta prevista, garantendo un volo alternativo, che però non superi di 2, 3 o 4 ore (in base all’estensione della tratta aerea prevista) l’orario previsto dal volo che era stato inizialmente prenotato.

Ma non solo, se la compagnia aerea offre un nuovo imbarco su un volo per un aeroporto diverso da quello prenotato le spese di trasferimento sono carico del vettore aereo operativo. E nell’attesa di essere ricollocati i passeggeri hanno pure diritto a ricevere, a titolo gratuito dalla compagnia, i pasti e le bevande in relazione alla durata dell’attesa, compresa un’adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti.

Voli cancellati e caos nei cieli: e ora cosa succede al turismo?

I disagi stanno danneggiando il turismo fai da te a vantaggio delle agenzie di viaggio

E così i disagi nei voli stanno già mutando le abitudini degli italiani legate agli spostamenti turistici. La tendenza è che i viaggiatori che un tempo si affidavano ai pacchetti fai da te stanno tornando a bussare alla porta delle agenzie turistiche. Il rischio per chi si affida al fai da te. oltre a compromettere la vacanza, è anche quello di rimetterci economicamente. «Le agenzie sono obbligate a proteggere i viaggiatori da cancellazioni e ritardi imprevisti – ha spiegato Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato di Confcommercio in un’intervista a La Verità – Invece, gran parte delle persone che in questi giorni avevano prenotato sul web di fronte all’annullamento della partenza si sono ritrovati senza paracadute. In particolare, ottenere un rimborso dalle compagnie low cost che non hanno nemmeno una sede in Italia è a tutti gli effetti un’odissea».

 

 

Fiavet:  «La prudenza spinge gli italiani a optare per il turismo di prossimità»

Le parole di Franco Gattinoni sono state confermate anche da Giuseppe Ciminnisi, titolare dell’agenzia viaggi Platani travel di San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento, nonché vicepresidente vicario della Fiavet, la Federazione italiana associazioni, imprese, viaggi e turismo.  

«Ormai viaggiare in aereo è diventata una vera e propria incognita - ha premesso - E non sempre è possibile rimediare ai disguidi. Purtroppo abbiamo avuto una trentina di clienti che nei giorni scorsi avrebbe dovuto raggiungere Roma per assistere alla funzione dove sono stati proclamati i nuovi vescovi, ma il volo è stato cancellato e non è stato possibile trovarne uno sostitutivo perché perché tutti i posti erano pieni. È così è saltata anche la prenotazione in hotel e il viaggio in autobus per raggiungere l’aeroporto e l’albergo».

Giuseppe Ciminnisi Voli cancellati e caos nei cieli: e ora cosa succede al turismo?

Giuseppe Ciminnisi

Ciminnisi ha spiegato che le agenzie garantiscono i rimborsi per i pacchetti di viaggio e offrono anche assistenza nelle procedure di rimborso a chi si è affidato a loro per la prenotazione del volo. Ciminnisi ha però spiegato che molti utenti, almeno per quest’anno, hanno preferito evitare di utilizzare l’aereo per raggiungere le destinazioni turistiche. «Piuttosto che avere il timore di passare un’intera giornata in aereo preferiscono prendere il treno o l’auto per muoversi, affrontando anche lunghe tratte - ha spiegato - Questo ha portato a un vero e proprio boom del turismo di prossimità. Al momento nella nostra agenzia è praticamente impossibile trovare una destinazione in Italia per luglio e agosto, in particolare al mare. Le uniche possibilità ancora rimaste sono le città d’arte».

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