Nel nostro Paese ci sono sempre più imprese agricole condotte da cittadini stranieri. Sono infatti 20.175 le aziende a titolarità “extralocale” che operano nel mondo rurale e distribuite in maniera abbastanza omogenea sul territorio nazionale.
Sempre più imprese agricole in Italia sono condotte da cittadini stranieri
Imprese agricole italiane sempre più condotte da stranieri
Le comunità più rappresentata è quella rumena (78.214 persone), seguita dagli indiani (39mila), marocchini (38.O51), albanesi (35mila), e in misura molto minore senegalesi, pakistani, tunisini, nigeriani, macedoni, bulgari e polacchi. Lavoratori per lo più stagionali che raggiungono i picchi di presenze nei mesi estivi e autunnali in concomitanza con le stagioni dei raccolti.
Negli ultimi cinque anni, secondo un rilevamento della Coldiretti sui dati di Unioncamere aggiornati al giugno 2023, è stata registra una crescita del 28% delle imprese straniere. E per una più approfondita conoscenza delle tecniche e delle coltivazioni, hanno preso avvio i primi corsi di formazione per operatori africani con l'obiettivo di promuovere i mercati contadini, valorizzare l'attività agricola e combattere l'insicurezza alimentare.
Obiettivo: una rete farmers marktes del Mediterraneo
Il tutto rientra nell'ambito del cosiddetto “piano Mattei”, nel contesto di progetti di cooperazione internazionale. L'obiettivo è quello di promuovere la realizzazione di una prima rete di farmers marktes nell'area del Mediterraneo che coinvolge come principali Paesi l’Egitto, il Kenya, la Tunisia, il Libano e l'Albania. Rispolverando un antico proverbio: “Date a un uomo un pesce e mangerà un giorno. Insegnateli a pescare e mangerà tutta la vita”.