La filiera del luppolo, materia prima fondamentale ed essenziale per la birra, è destinata a crescere sempre più in futuro. Per il 90% è importato in Italia dall'Europa e da altri paesi extra Ue. Grazie a molte aziende condotte dai giovani la sua coltivazione sta vivendo una fase di grande sviluppo, a seguito di numerose iniziative che coinvolgono anche la Lombardia. Se ne è parlato durante un convegno promosso dall' Ersaf , l'Ente di sviluppo agricolo e forestale della Regione.
La filiera del luppolo in Lombardia è destinata a crescere sempre più in futuro
Luppolo, dove si coltiva in Lombardia
La coltivazione del luppolo si concentra in tre province: Bergamo, Mantova e Milano per un totale di circa 8 ettari. Coltivazione di nicchia quindi, ma con tante piccole aziende in costante crescita. Sono infatti 400 i microbirrifici o birrifici artigianali registrati che rappresentano una vera e propria fucina di qualità e di gusti innovativi.
Nel 2022 sono stati prodotti 600mila ettolitri di birra made in Lombardia
Nel 2022 sono stati prodotti 600mila ettolitri di birra made in Lombardia a confermare la Regione come uno dei principali poli brassicoli del nostro Paese. Queste produzioni medio piccole affiancano il mercato industriale che raggiunge una produzione annua che supera i 7 milioni di ettolitri.
Luppolo, il progetto di Regione Lombardia
In questo contesto, è stato detto a Milano durante il convegno, Regione Lombardia ha deciso di promuovere un articolato progetto di coltivazione del luppolo in collaborazione con 7 luppoleti sperimentali nelle provincie di Sondrio, Lecco, Brescia, Pavia e Mantova nei quali si stanno collocando quattro varietà di luppolo con lo scopo di determinare il territorio della birra. L'attività consiste nella formazione, monitoraggio della produzione, nell'analisi del prodotto, divulgazione e prove di birrificazione.
Regione Lombardia ha deciso di promuovere un articolato progetto di coltivazione del luppolo in collaborazione con 7 luppoleti sperimentali
Ersaf ha incontrato molti giovani per far emergere le opportunità della filiera di questa coltivazione nonché per riflettere sulle criticità di una coltura molto recente e non tradizionale. «La filiera - ha ricordato il presidente di Ersaf, Fabio Losio - ha bisogno di un supporto agronomicamente corretto, informato e sostenibile. A ciò sono da aggiungere anche gli aspetti di promozione del prodotto e sulla tipicità locale perché sta diventando un vero e proprio brand».