Il turismo rurale (un esempio su tutti viene dal comune bergamasco di Bossico), esperienziale e diffuso, ha conosciuto negli ultimi anni una rapida crescita sia a livello nazionale, che in Lombardia. Questo segmento rappresenta in Italia un'opportunità unica di sviluppo economico e di implementazione di un nuovo modello di vacanza, in grado di unire tradizione e innovazione. Tuttavia, il settore, seppure interessato da un costante incremento, risulta ancora particolarmente frammentato e per questo necessita di un sistema integrato che permetta agli addetti di unirsi e fare rete. E proprio per aprire uno spazio di confronto tra istituzioni, professionisti, associazioni, destinazioni turistiche e operatori del comparto, a Milano si è tenuta la prima edizione degli "Stati generali del turismo dei territori" (Sgtt) promossa da Regione Lombardia.
Bossico: perla del turismo rurale in Lombardia
Turismo rurale in Lombardia: un segmento in continua crescita
Al convegno hanno partecipato Barbara Mazzali, assessore lombardo al Turismo, Fabrizio Begossi, managing director di Feries, Michele Camisasca, direttore generale Istat, Judith Monmany, PR & communications manager di Escapada Rural, Federica Burini, geografa dell'Università degli studi di Bergamo, Paola Sterni e Paola Arrighetti, associazione Bossico Borgo turistico diffuso Terre Alte dell'Alto Sebino. «Il turismo dei territori - ha rilevato la Mazzali - sta assumendo un'importanza crescente anche in Lombardia. Dalle nostre elaborazioni emerge, infatti, che da gennaio ad agosto del 2024, il 63% dei nostri pernottamenti si registra nei territori, mentre il 37% riguarda i comuni capoluogo. La permanenza media nei territori è di 3,3 notti a fronte di 2,4 notti per i capoluoghi». Il turista moderno non cerca solo una destinazione, ma un'esperienza autentica, che lo porta a uscire dalle vie iconiche, per immergersi, piuttosto, nella bellezza della natura e nel calore delle tradizioni locali che piccoli centri offrono.
In questo quadro, è stato ricordato a Milano, il potenziale lombardo è alto, grazie a un territorio regionale caratterizzato da una varietà di paesaggi, monti, colline, laghi, costellati da borghi, castelli, ville e cascine. Ma anche piste ciclabili e sentieri per il trekking. Scenari ideali per quel "turismo outdoor" che piace ai turisti internazionali, ma sempre di più anche a connazionali che scelgono il turismo di prossimità. «Pure nel 2024 il turismo rurale, esperienziale e diffuso prosegue il suo percorso di crescita in Italia - ha sottolineato Fabrizio Begossi, managing director di Feries. Sostenibilità, autenticità e legame con il territorio sono diventati criteri fondamentali nella scelta delle destinazioni. Si confermano anche i benefici di questo tipo di turismo - ha aggiunto - per quanto riguarda un prolungamento della stagione utile e la valorizzazione di destinazioni alternative, in opposizione all'overtourism che affligge alcune delle principali mete urbane. In questo contesto l'ospitalità extraurbana guadagna sempre più preferenze grazie alla sua giusta combinazione tra esperienze uniche in contesti naturalistici e servizi sempre più evoluti».
Vacanze in agriturismo: la scelta dei turisti per l'autunno/inverno
Interessanti le previsioni per l'imminente stagione invernale. A confermarle è la recente indagine condotta da Feries su oltre 1.400 turisti italiani e stranieri sui trend del settore per l'autunno/inverno con un'anteprima delle tendenze per il 2025. Secondo le rilevazioni per la stagione fredda il soggiorno in agriturismo è tra le preferenze del 61% degli intervistati, mentre il 40% si orienta per la casa vacanze. In entrambi i casi a convincere è l'offerta dell'ospitalità extraurbana, in grado di coniugare un ambiente familiare e accogliente con esperienze uniche, a contatto con la natura e servizi sempre più evoluti. Sul fronte delle intenzioni di viaggio, l'81% degli italiani pensa di fare un viaggio nei prossimi mesi contro il 74% degli stranieri ma, se tra i connazionali solo il 15% ha già prenotato, la percentuale sale al 27% tra gli ospiti internazionali. Tra le destinazioni, l'Italia resta la meta ideale per i connazionali e gli stranieri, rispettivamente con il 74% e il 53% delle preferenze. Quanto al periodo di viaggio, in generale i dati rilevano una buona distribuzione per i vari periodi della stagione autunno/inverno con una percentuale significativa (37%) fuori dai ponti e dalle festività. Sul fronte delle esperienze di viaggio, al primo posto del podio salgono i borghi, scelti dal 68% degli italiani e dal 77% dei turisti internazionali. Seguono i soggiorni all'insegna dell'enogastronomia, amatissimi dagli stranieri con il 75% delle preferenze. Insomma, storia e buona cucina!