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Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il personale? «Basta reddito di cittadinanza»

Cosa farà il nuovo Governo per ristoranti, hotel e filiera agroalimentare? Il sottosegretario Gian Marco Centinaio sottolinea la necessità di reintrodurre i voucher e dare una svolta alla formazione professionale. Si dichiara a disposizione della coalizione uscita vincitrice alle elezioni. Tornerà ad essere Ministro?

di Alberto Lupini
direttore
26 settembre 2022 | 19:07
Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il  personale? «Basta reddito di cittadinanza»
Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il  personale? «Basta reddito di cittadinanza»

Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il personale? «Basta reddito di cittadinanza»

Cosa farà il nuovo Governo per ristoranti, hotel e filiera agroalimentare? Il sottosegretario Gian Marco Centinaio sottolinea la necessità di reintrodurre i voucher e dare una svolta alla formazione professionale. Si dichiara a disposizione della coalizione uscita vincitrice alle elezioni. Tornerà ad essere Ministro?

di Alberto Lupini
direttore
26 settembre 2022 | 19:07
 

A urne chiuse e promesse elettorali archiviate, per il centro-destra che si prepara a fare il nuovo Governo si tratta di dare attuazioni concrete a programmi a volte un po’ generici. Per capire cosa possiamo attenderci per il mondo del turismo, della ristorazione e dell’agroalimentare abbiamo intervistato il sottosegretario alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, rieletto senatore nelle liste della Lega, che è uno degli esponenti della coalizione vincente “esperto” anche professionalmente di questo mondo. Voucher da reintrodurre, reddito di cittadinanza da abolire e formazione professionale da riformare sono fra gli obiettivi prioritari per assicurare certezze alle imprese del comparto.

Centinaio al lavoro nel suo ufficio Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il  personale? «Basta reddito di cittadinanza»

Centinaio al lavoro nel suo ufficio

Serve più coordinamento fra tutti i soggetti del Turismo

Qual'è oggi il primo problema da risolvere per il mondo del turismo e, in particolare, del turismo enogastronomico?
Secondo me, una delle prime cose da risolvere è fondamentalmente il coordinamento tra tutti gli attori del settore. Io sono dell’idea che soprattutto il turismo enogastronomico, in questo momento, stia vivendo una primavera che, in passato, non aveva mai vissuto. Di conseguenza ritengo sia necessario strutturarlo in un modo tale che gli attori istituzionali da un lato - dai Comuni fino ad arrivare al Governo - e dall’altro lato, invece che gli attori privati - dai tour operator di incoming fino ai distretti e consorzi - debbano lavorare per dare una roadmap per i prossimi anni.

Centinaio al seggio per votare Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il  personale? «Basta reddito di cittadinanza»

Centinaio al seggio per votare

Non pensi che in questo momento il turismo sia un po’ “drogato”, che ci sia cioè stato anche un grande afflusso di stranieri, oltre agli italiani che si sono mossi, perché venivamo da due anni blocco, ma che poi nei prossimi mesi si vedrà una flessione di questi movimenti?
In parte sì. Nel senso che è un’analisi che ho già fatto anch’io in più di un’occasione, sapendo che in questi ultimi anni post-pandemia o comunque di pandemia, potendoci muovere meno rispetto al passato, si sono scelte aree interne, oppure agriturismi, oppure zone che erano lontane dai cataloghi dei tour operator, ma in cui comunque si potevano fare le classiche gite fuori porta durante l’anno, che andavano a sostituire la settimana nel Mar Rosso nel periodo di Pasqua, in modo così da poter fare vacanza. Ed è proprio per questo motivo che dobbiamo lavorare per strutturare un’offerta organica in questa direzione. Perché, in caso contrario, ci ritroveremo che tra poco la gente sarà interessata ad altro. Se noi non proseguiamo nel comunicare che, oltre alla cantina a venti chilometri da casa, ce n’è una anche a trenta chilometri richiamo di trovarci senza offerte....

I voucher sono indispensabili

Però per comunicare e per riuscire a dare delle prospettive e un po’ di certezze al settore, uno dei problemi immediati oggi è che manca il personale: cosa si può fare?
Sicuramente, come prima cosa, la revisione del reddito di cittadinanza. E qua lo dico consapevole di ciò che sto dichiarando. Perché ci sono due settori che conosco, quelli dell’agricoltura e del turismo, che lo stanno pagando pesantissimo. E poi penso anche alla necessità di reintrodurre i voucher in questo settore perché, attraverso questi, si riesce ad avere lavoro occasionale. Nel momento in cui tu ne hai bisogno puoi avere una persona in fretta e in regola, cosa che oggi non si riesce invece ad avere. Purtroppo ciò che manca in questo momento sono le persone disponibili ad andare a lavorare...

Con le... “mani in pasta Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il  personale? «Basta reddito di cittadinanza»

Con le... “mani in pasta

È quello che Italia a Tavola sostiene da mesi e che è il fattore su cui si gioca tutto il futuro del turismo. C’è, però, anche la necessità di dare una svolta netta alla formazione professionale, a partire dal mondo degli istituti alberghieri. In proposito sul programma della coalizione dei centro destra non abbiamo trovato molte indicazioni. Quali sono gli interventi necessari?
È ciò che stava facendo il ministro Patrizio Bianchi (ministro dell'Istruzione nel governo Draghi a partire dal 13 febbraio 2021, ndr), dobbiamo ripartire da lì. Insieme al ministero dell’Istruzione stavamo lavorando a una revisione e stavamo creando dei gruppi di lavoro, costituiti da tecnici del settore del turismo, della ristorazione, dell’accoglienza e dell’agricoltura, perché il Ministro voleva capire dal mondo del lavoro cosa si potesse fare per modificare e migliorare i piani di studio. Dalla scuola escono giovani che non sono ancora pronti ad affrontare il mondo del lavoro. Riuscendo a creare piani di studio maggiormente strutturati dovremmo permettere alle persone, non dico dal giorno dopo, ma dopo poche settimane, di essere operative. E questo era il lavoro che aveva iniziato il ministro Bianchi e che mi piacerebbe fosse portato avanti dal prossimo ministro dell’Istruzione.

In visita presso un'azienda Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il  personale? «Basta reddito di cittadinanza»

In visita presso un'azienda

Per la promozione del Made in Italy serve coordinamento fra Politiche agricole e Turismo

Riguardo alla promozione del Made in Italy - Dop, Docg, ecc. - come pensi che si possa avviare una nuova politica? Ci sono stati molti interventi in positivo negli ultimi tempi, bisogna riconoscerlo, ma sembra che manchi ancora una strategia reale per fare sistema...
Anche su questo tema, credo sia necessario iniziare a parlare con chi rappresenta questi mondi. Io, per esempio, in qualità di sottosegretario delle Politiche agricole, ho fatto due decreti sulla promozione, da un lato sui consorzi vitivinicoli, dall’altro lato sui consorzi più strettamente legati all’agroalimentare. Effettivamente sono serviti perché hanno permesso di portare fondi e soldi sui territori per investire in promozione. Penso però che, anche in questo caso, sia necessario un maggior coordinamento anche con gli altri Ministeri, in particolari con quello del Turismo. Perché se poi devo parlare di promozione legata ai prodotti del territorio, forse un maggior coordinamento tra i due Ministeri è auspicabile e necessario. Ciò che abbiamo provato a fare era un po' un "numero zero", ma credo che la prossima volta sia necessario un dialogo maggiore tra i due ministeri.

Parli di "riunirli" come avevi fatto nella tua esperienza nel Governo Conte 1?
Quello era per me il progetto che poteva servire davvero ai due settori per avere una marcia in più. Il secondo Governo Conte ha però deciso di ridividerli, mentre il premier Mario Draghi ha deciso di far sì che il ministero del Turismo sia diventato con portafoglio. Quindi, dubito che si riesca a riportare i due Ministeri insieme e, quindi, temo che quella sia stata una bella stagione durata troppo poco per far capire alla politica che non era semplicemente il capriccio del ministro Centinaio, ma che era una cosa più strutturata con una visione.

Giuseppe Cristini, Gian Marco Centinaio e Olga Urbani Centinaio: «Rilanceremo il turismo con i voucher». Manca il  personale? «Basta reddito di cittadinanza»

Giuseppe Cristini, Gian Marco Centinaio e Olga Urbani

Primi risultati fra due anni

Questa "visione" come credi possa essere concretizzata oggi? I punti che hai illustrato fanno parte di un pacchetto di iniziative che non possono essere realizzate nella loro integrità in pochi giorni. Quali tempi servono?
Se ti dicessi una legislatura, forse ti direi troppo tempo. Io però penso che nel giro di un paio di anni si possano realizzare. Un anno è troppo poco perché ho visto che in quattordici mesi da ministro dell’Agricoltura e del Turismo siamo riusciti a mettere un po’ le basi, ma non eravamo riusciti a concretizzarle. Serve mettere le basi, farle recepire agli operatori, poi alla parte istituzionale e farle capire a quella politica che magari è poco attenta. Anche per evitare il rischio che con la legislatura successiva poi si torni al punto di partenza, come in un drammatico gioco dell’oca.

Questi tuoi progetti, che solo in parte sono contenuti nell’accordo quadro della coalizione, trovano la condivisione di tutte le altre forze politiche del centro destra?
Assolutamente sì. Diciamo che è un progetto condiviso anche dagli altri. Perché quando - lontani dai microfoni - ci siamo sempre confrontati con i colleghi esperti di settore sia di Fratelli d’Italia, sia di Forza Italia, sia dei moderati, bene o male eravamo sulla stessa linea d’onda. Non è sicuramente solo il mio pensiero.

 

L'autonomia delle Regioni non deve prevaricare sul coordinamento centrale del Turismo

Al di là delle valutazioni sul voto che in questo contesto non ci interessano, nelle proposte della Lega c’era forte la richiesta di autonomia. Ma questa "autonomia" come si sposa con le iniziative di maggiore rafforzamento e di coordinamento del turismo, di cui tu parlavi all’inizio? In passato abbiamo visto che più le Regioni si occupavano di turismo, più si dividevano tra di loro…
Infatti, io penso - e lo dico senza offendere nessuno dei colleghi delle Regioni - che nel momento in cui vai a fare una proposta di autonomia, c’è qualcosa che lo Stato deve cedere sicuramente, ma c’è da rivedere il rapporto tra lo Stato e le Regioni. Io penso che il titolo V della Costituzione che dice che il turismo è una materia esclusiva delle Regioni sia un errore. Il turismo deve essere una materia concorrente tra lo Stato e le Regioni. E chi conosce la materia sa benissimo che c’è un'importante differenza tra le due cose. Ci deve essere lo Stato centrale che coordina su alcune materie importanti e ci devono essere le Regioni che su altri argomenti devono essere protagoniste attive. Sul turismo penso che si debba fare un ragionamento diverso rispetto al passato.

Sulla base della tua esperienza politica ti senti fra i candidati che possono essere chiamati a formare il nuovo Governo?
Io sono a disposizione della coalizione, se serve. Se non dovesse servire, sarò disponibile a dare i miei consigli anche da semplice senatore.

Giorgia Meloni, nei giorni scorsi, aveva dichiarato che lei non avrebbe voluto avere nel nuovo Governo ministri del Governo Draghi.
Io non ho fatto il ministro…

Da questo punto di vista tu sei quindi in upgrade…
Diciamo che ho fatto il sottosegretario nel Governo Draghi perché il premier non mi ha voluto come Ministro. Se questo serve a essere più simpatico alla coalizione, io ci sono. Presente!

E questo è l’augurio che ti fa anche Italia a Tavola

 

Il curriculum di Centinaio

Gian Marco Centinaio, dirigente di azienda, nato a Pavia il 31 ottobre 1971, nel 1999 si laurea in Scienze Politiche con indirizzo Economico Territoriale presso l'Università di Pavia. La sua carriera istituzionale inizia nel 1993 come presidente del Comitato di quartiere Città Giardino e in seguito come consigliere comunale del Comune di Pavia fino al 2009. Nelle elezioni comunali del 2009 ottiene l'incarico di vicesindaco e assessore alla Cultura e Marketing Territoriale per il Comune di Pavia. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto Senatore per la Lega Nord e nominato capogruppo. Nel corso della 17ª Legislatura ha ricoperto diversi incarichi in seno alle commissioni Affari Costituzionali, Finanze e Tesoro, Istruzione. Il 4 marzo 2018 viene rieletto Senatore per la Lega e nominato capogruppo al Senato. Il 1° giugno 2018 ha giurato come ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali del governo Conte ed ha ricevuto un award da Italia a Tavola per il lavoro svolto. Il 1° marzo 2021 ha giurato come sottosegretario di Stato delle Politiche agricole alimentari e forestali del governo Draghi.

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