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Dove Europa e Africa si sfiorano: scopriamo l'insolita Gibilterra

Continuiamo con la 4ª tappa del viaggio alla scoperta di 6 città del Mediterraneo: siamo nella celebre colonia britannica dove il Mare nostrum incontra l’Atlantico. Una città (non per tutti) dove più culture si incontrano, dalla inglese alla spagnola, dalla genovese alla nordafricana

28 maggio 2024 | 16:30
Dove Europa e Africa si sfiorano: scopriamo l'insolita Gibilterra
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Dove Europa e Africa si sfiorano: scopriamo l'insolita Gibilterra

Continuiamo con la 4ª tappa del viaggio alla scoperta di 6 città del Mediterraneo: siamo nella celebre colonia britannica dove il Mare nostrum incontra l’Atlantico. Una città (non per tutti) dove più culture si incontrano, dalla inglese alla spagnola, dalla genovese alla nordafricana

28 maggio 2024 | 16:30
 

Ci sono città, luoghi, mete che non rientrano in quelle del tipo "almeno una volta nella vita". Forse non sono state nominate nemmeno una volta nella vita. Città, luoghi, mete che se, casomai, qualcuno l'avesse, per sbaglio o per originalità, citate, avrebbe destato l'ilarità o lo stupore dei presenti. Uno di questi luoghi e senz'altro Gibilterra. Già il nome in sé ha qualcosa di insolito, il solo sentirlo nominare può lasciare qualcuno un po' stranito. Forse si sa che, per intuito o per memoria scolastica, si rifà al Regno Unito che la occupò all'inizio del Settecento, trasformandola in una fortezza e in una base navale che per secoli ha consentito ai britannici di controllare l'accesso al Mediterraneo. Forse si sa che si affaccia all'Africa. Forse qualcuno sa che è terra di divisione tra Spagna e Portogallo. Forse. Oppure non se ne sa proprio nulla. Perché la sua storia non ha trovato pagine nei libri didattici, come nemmeno è stata location di romanzi o vicende importanti. Gibilterra è quella sconosciuta che, proprio per questo, rientra nei miei luoghi preferiti. Sia ben chiaro, non che la consiglierei come meta di un viaggio a chi ancora, nei suoi album delle foto, non ha l'Europa tutta o l'Africa e, prima ancora, l'Italia. Piuttosto la proporrei a chi di viaggio vive, a coloro che hanno una valigia sempre pronta. Gibilterra, in sintesi, non è per tutti.

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Vista panoramica di Gibilterra

Viaggio a Gibilterra, una scelta anticonformista

Gibilterra, per alcuni che l'hanno conosciuta, la definiscono un posto assurdo. Estesa per non più di sette km quadrati, in effetti ha aspetti che possono apparire assurdi! Ad esempio, l'aeroporto dove, per entrare nella città, bisogna attraversare la pista di atterraggio che coincide con la frontiera e, in caso di semaforo rosso, ci si ferma lì e si assiste all’aereo che atterra. Altra originalità bizzarra è l'imponente rocca, simbolo della città, un promontorio che ha origine dallo scontro tra la placca africana e quella euroasiatica e che diede luogo, 200 milioni di anni fa, al prosciugamento del Mediterraneo fino alla riapertura dello Stretto di Gibilterra che unirà per sempre mare e oceano. Qui vivono liberamente una enorme comunità di bertucce di Barberia, scimmie selvagge alle quali approcciare con dovuta consapevolezza. Non bastasse tra le curiosità di Gibilterra è la parlata dei suoi abitanti, detta Llanito, un dialetto che unisce, nella stessa frase, inglese, spagnolo e italiano e qualche altro termine autoctono!

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L'aeroporto di Gibilterra

Ecco perché ci vuole fantasia, o aver girato buona parte del mondo, per mettere in programma un viaggio a Gibilterra. Ci vuole pensiero autonomo e indipendenza da spot pubblicitari e agenzie di viaggio o tour operator perché mai avrete sentito, nemmeno in sottovoce, questa idea di viaggio. Eppure... Eppure, secondo la mia personalissima filosofia, ogni cosa, ogni luogo ha il suo bel perché. E Gibilterra il suo bel perché ce l'ha, eccome. Il primo impatto potrà lasciare spazio ad espressioni di perplessità misto "mah"... Ed è proprio da lì che il viaggiatore inizia a godere la sua esperienza. Qui nulla è scontato, tutto è da costruire. Gibilterra non ha un percorso "turisticamente" ideale, o meglio, si riduce a pochi luoghi. Per questo ognuno può, o meglio deve, farselo per sé. La meraviglia di chi ama viaggiare è proprio questa, costruirsi le giornate su misura in un percorso secondo sensazioni. Ora è tutto un po' chiaro? No, per niente? Perfetto, è quello che volevo, per cui partiamo!

Cosa visitare a Gibilterra

Dal porto turistico ci vogliono pochi minuti per addentrarsi nelle vie del centro storico che si apre oltre il portale, dando accesso all'antico abitato e inizio alla Main Street. Le mura sono massicce e ben tenute mentre il resto è tutto un po' impersonale, un misto tra San Marino e Wolfsburg, strade piene di negozi in un contesto di fredda modernità. Lungo a Main Street del centro la curiosità è quella della merce in vetrina, ogni ben di dio per uno shopping sfrenato. Alcuni spunti di interesse storico architettonico, tuttavia, non mancano.

Tra queste la Cattedrale anglicana della Santissima Trinità eretta nel 1835 e la Cattedrale di Santa Maria Incoronata, semplice ed austera, al cui interno custodisce una bella statua lignea di Cristo in croce. La passeggiata poi continua alzando lo sguardo ogni tanto per ammirare qualche prezioso fregio o piccoli graziosi scorci, tra balconcini fioriti e facciate di edifici eleganti, bianchi o dalle tenui colorazioni. Per tutte le altre attrazioni si deve uscire dalla strada dello shopping...

Gibilterra e il Tunnel della Seconda Guerra mondiale

Si parla e si respira aria di guerra sotto questi lunghi tunnel. La storia racconta che con l'ingresso in guerra dell'Italia al fianco di una forte e spietata Germania che ormai dominava in tutta Europa, Gibilterra diventava un'importante base strategica. Lo stoccaggio delle merci, dal cibo alle attrezzature militari dovevano trovare collocazione, mentre le truppe avevano necessità di un alloggio protetto.

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I tunnel della Seconda guerra mondiale a Gibilterra

Un sistema di tunnel rappresentava la soluzione perfetta, per cui vennero messe in campo società specializzate, ingegneri Reali e l'esercito canadese per la costruzione di una vera e propria città sotterranea che comprendeva una centrale telefonica, una centrale elettrica, un impianto di distillazione dell'acqua, un ospedale, un panificio, diverse polveriere e anche un'officina di manutenzione dei veicoli. Dall'interno della Rocca, l'intera rete di tunnel conta ben 52 chilometri di cunicoli e spazi sufficienti per contenere l'intera guarnigione composta da oltre 16.000 persone, con una quantità di viveri che consentiva una permanenza lunga anche un anno e mezzo. In un percorso di grande fascino e di forti emozioni, tra immagini d'epoca alle pareti, lungo una passerella che corre dentro il tunnel, guide turistiche autorizzate accompagnano in un tour della durata di circa 40 minuti.

Il Museo nazionale di Gibilterra

Il museo ha il merito di aver raccolto e continuato l'opera di ricerca sul valore storico naturale del sito noto come Parson’s Lodge. Conosciuto per il suo significato storico e naturale, il Parco nazionale di Gibilterra ospita una ricca comunità vegetale e animale, favorita dalla sua posizione strategica poiché luogo di sosta per gli uccelli migratori che si spostano tra l'Africa e l'Europa. Parson’s Lodge sorge in cima ad una ricca vena fossilifera, conosciuta come Rosia Breccias, esplorate per la prima volta verso la fine del XVIII secolo. Le brecce sono considerate un sito chiave nella storia della scienza, materiale in continuo studio e prove significative dei processi evolutivi.

Costo del biglietto (in sterline): £ 10,00 adulti, £ 5,00 per bambini sotto i 12 anni, gratuito per bambini sotto i 5 anni e titolari di carta d'identità di Gibilterra. £ 12,00 per gli adulti per un biglietto combinato per il Museo di Gibilterra, il Museo di storia naturale di Gibilterra e la piattaforma di osservazione delle grotte di Gorham, £ 6,00 per i bambini sotto i 12 anni e gratuito anche per i bambini sotto i 5 anni.

Gibilterra, Punta Europa e il faro

Risale al secolo VIII l'arrivo dei primi marinai qui, un luogo raccontato in antiche leggende. Su tutte quella che si rifà alla mitologia greca e che racconta di Ercole che, alla sua decima fatica, passò di qui per prendere il bestiame di Gerione e aprì lo stretto, creando i pilastri diventati leggendari con il nome di “Colonne d'Ercole”. Nella letteratura classica occidentale indicano il limite estremo del mondo conosciuto, capace di andare oltre il concetto geografico per esprimere metaforicamente il "limite della conoscenza”.

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Il faro di Gibilterra

Questi pilastri, ancora oggi, sono chiaramente identificabili nella Rocca di Gibilterra da una parte e la Jbel Musa dall'altra. La realtà scientifica si differenzia solo nei tempi con la narrazione leggendaria. Secondo la scienza risale a circa cinque milioni di anni fa l'ultima volta che lo stretto si è aperto, ed è esattamente dove è lo Stretto di Gibilterra oggi che l'Atlantico è sgorgato, riempiendo il bacino del Mediterraneo e disegnando quell'incanto di incontro tra mare e oceano, tra Europa e Africa. Il Faro della Trinità di Gibilterra, completamente automatizzato, domina dal 1841 sullo Stretto, con i suoi 49 metri di altezza e con un'estensione luminosa di quasi 40 chilometri di raggio. Uno spettacolo da non perdere!

Gibilterra e la Grotta di San Michele

La grotta di San Michele non ha fine, si pensava un tempo... Parte da questa popolare convinzione la storia che voleva la Rocca di Gibilterra collegata all'Africa da un passaggio sotterraneo, sotto lo Stretto di Gibilterra. Si diceva che le bertucce che oggi popolano l'isola fossero giunte qui attraverso questa infinita galleria. Nel corso della Seconda Guerra mondiale la grotta fu allestita come ospedale di emergenza, ma pare mai utilizzata. Oggi la grotta di San Michele è accessibile per la visita e dispone di un auditorium per concerti, balletto e teatro con una capacità di circa 600 persone.

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Grotta di San Michele a Gibilterra

Il percorso è un susseguirsi di emozioni. L'installazione immersiva di luci e suoni fondono, in uno scenario fortemente suggestivo, storia millenaria e musica rock. È un viaggio all'interno di un sistema di grotte lungo il quale si incontrano gigantesche forme che sono vita pulsante di questo magico luogo, unite ad imponenti pietre di flusso in lento e costante movimento. L'esperienza ha il suo apice all'interno della Main Cavern con una proiezione a 360 gradi in un incredibile affascinante spettacolo di luci.

Orari di apertura: da lunedì al sabato dalle 9 alle 18. Costo di ingresso incluso nella tassa di riserva naturale. Adulti £ 16; bambini dai 5 agli 11 anni £ 10 sotto i 5 anni gratuito

Gibilterra e la Tana delle Scimmie: le bertucce di Barberia

Le bertucce di Barberia sono un unicum in Europa, poiché originariamente appartenenti al nord Africa. Sono materia di curiose leggende, una delle quali racconta di un viaggio che, dal loro paese natale attraverso un tunnel sotterraneo che parte dalla grotta di San Michele e scende sotto lo stretto di Gibilterra, le ha portate qui. Una leggenda che assapora di speranza, invece, sostiene che quando le bertucce spariranno da Gibilterra, anche gli inglesi lasceranno libera questa terra.

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Gibilterra, le bertucce di Barberia

Oltre al branco residente nella Tana delle Scimmie, ci sono altri branchi che vivono allo stato brado sui ripidi pendii della Rocca, in uno stato selvaggio. Non sono propriamente animali fidati, poiché hanno reazioni violente e morsi molto dolorosi, per cui l'approccio deve essere di massima cautela, con giusta e doverosa distanza. Si possono ammirare nella loro naturalezza, scattare fotografie, girare brevi filmati, ma con l'attenzione dovuta. È bene sapere che le bertucce associano le borse al cibo e di cibo sono sempre alla ricerca. Prima di fare visita a questo angolo di Africa in Gibilterra, informatevi bene per non incorrere in disavventure!

Gibilterra e il Castello moresco

Situato tra il borgo e la Rocca, questo castello risale al XII secolo ma già nei primi anni del 1300 subì un attacco dagli spagnoli che ne distrusse le fortificazioni intorno. Il pezzo di maggiore pregio del Castello moresco è la Torre dell’Omaggio che domina la collina e fa bella mostra verso chi giunge dal mare.

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Castello moresco di Gibilterra

Il castello inferiore si estendeva fino a Casemates Square, la zona di Grand Battery e l'Old Mole. Parte del castello è stata utilizzata fino al 2010 con la funzione di carcere.

Gibilterra e la funivia

Si raggiunge Alameda Gardens, nell'estremità meridionale di Main Street, da dove si parte per raggiungere, in soli sei minuti, un'altitudine di 412 mt. dai quali si gode di una veduta spettacolare. Le tre terrazze sono collocate con differenti orientamenti per panorami diversi e tutti straordinari, per un insieme di due continenti, due specchi d'acqua e tre paesi. Incantevole.

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La funivia di Gibilterra

All'interno della stazione alta della funivia, inclusa nel prezzo del biglietto, è stata predisposta una guida multimediale e interattiva all'avanguardia in diverse lingue. Qui all'arrivo si incontreranno le bertucce di Barberia a dare il benvenuto. Una bella passeggiata, facile e per tutti, porta alla Riserva Naturale per una doverosa visita. Prima di rientrare a valle, sosta al Top of the Rock Café - Mons Calpe Suite Restaurant, per degustare qualche buona specialità con gli occhi pieni di meraviglia, persi in visioni senza fine, in un panorama tra Europa e Africa! Aperto tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:15. Costo biglietto da £ 9.00 a £19.00

Visita guidata alla Rocca di Gibilterra

L'escursione alla scoperta della Riserva naturale di Gibilterra è un'esperienza da non perdere. Si raggiunge la splendida Rocca sulla cui cima è stata installata una terrazza panoramica che può, al primo impatto, incutere un po' di timore, o almeno qualche perplessità! Si tratta di una struttura di moderna architettura, in ferro e vetro, adagiata su una parte dello spuntone roccioso e che si allunga su un'ampia superficie senza alcun appoggio, in una sorta di bilico. Da qui si apre una veduta mozzafiato sullo Stretto di Gibilterra e sui tratti costieri che li divide, due continenti così vicini, così lontani: Africa ed Europa.

La prima tappa è il belvedere delle Colonne di Ercole per poi proseguire fino alla Grotta di San Michele con le sue formazioni geologiche di stalattiti e stalagmiti. Lungo il percorso si incontrano le bertucce di Barberia che vivono in piena libertà.

A seguire visita al Tunnel del Grande Assedio, lunghi cunicoli sotterranei scavati a mano dai soldati inglesi a difesa dagli attacchi dell’esercito francese e spagnolo. Al termine si può visitare la zona bassa di Gibilterra e passeggiare lungo la Main Street, polo commerciale perfetto per lo shopping.

Colori e ruralità di Gibilterra

C'è il Marocco al di là del mare. Un mare stretto tra due coste che raccontano forse la più grande differenza di vita, di pensiero, di storia. Di qua l'Europa del benessere e dello sviluppo (inteso nella narrazione più diffusa), di là l'Africa della colonizzazione e dello sfruttamento (nella più evidente e incontestabile realtà). Da questa parte arrivano i profumi, i sapori, il calore della terra africana. Povertà, miseria e fame invece non superano lo stretto, si fermano là, sulle coste marocchine. Da questa parte del mare si gode di quell'aria che soffia, che giunge da quel popolo e che racconta della terra da cui ha origine il tutto, l'umanità, il prima e il poi. Qui, su queste sponde d'Europa, si vive il reflusso di un impero che ha invaso e oppresso. E che candidamente non ne prova vergogna. È la storia, noi siamo solo testimoni passivi, per cui andiamo oltre, lasciamo cupi pensieri e immergiamoci in questa Gibilterra costiera.

La Caleta, nota anche come Catalan Bay, è una piccola spiaggia che si allunga sul versante est e la si raggiunge dal centro in una mezz'ora di passeggiata. Forse perché l'aspettativa non è alta, forse perché la strada che conduce qui è un insieme di edifici e cantieri non baciati dal fascino, ma una volta arrivati qui vorremo rimanere più di quanto previsto. L'intera giornata, due giorni o forse una settimana o un mese o più ancora. Si, perché questo è uno spazio che non è collocabile ad un luogo, ma potrebbe essere ogni luogo, quello che è capace di isolarti dal tutto il resto.

Dove Europa e Africa si sfiorano: scopriamo l'insolita Gibilterra

Catalan Bay a Gibilterra

La Caleta è come un piccolo villaggio di plastilina, quella materia modellabile che da bambini ci consentiva di realizzare la forma che volevamo, di crearne una prima struttura, poi aggiustarla e riprenderla, lavorarla ancora per ottenere ciò che volevamo noi. Catalan Bay può essere questo. Un luogo perfetto per chi ama la semplicità ma, al contempo, un luogo che può essere di grande mondanità. È una precisa cosa e il suo esatto contrario, una perfetta tesi di opposti. Semplice e completa di tutto il poco.

La sabbia, chiara e pesante, bagna un mare limpido e fresco. Sull'intera distesa non esiste che l'essenza della natura. Nessuno orpello inutile, nulla che voglia rendere questo spazio di più di ciò che la natura ha voluto. Certo, per giungere qui, lungo quella strada non panoramica e non attraente, i cantieri si affiancano l'uno all'altro, in un'idea di urbanizzazione no limits. Forse usciranno begli edifici, costruzioni dalle moderne forme di pregiata architettura. Non lo so... Qui, su questa spiaggia, un altro mondo, la cui architettura è quella di madre natura. La più bella di tutte, ineguagliabile, che vince i più grandi designer del pianeta.

Piccola sì, stretta tra la zona in espansione e quella delle vecchie colorate case. I due opposti. Cammini nella lentezza dell'Africa che guardi ogni tanto al di là del mare, e ti avvicini al giallo, al rosso, al blu delle piccole costruzioni che sanno tanto di bello e di misura giusta. Lì sotto, sulla spiaggia, alcuni locali, pochi, forse tre, non di più, bar e ristoranti. Semplicissimi, spartani, meravigliosi. Terrazzina e tavoli così come sono, nessuno sfarzo, nessuna leccatura e laccatura. Solo l'essenziale. Per gustare piatti della tradizione locale, per quel che è, una birra o un vino e rimanere affacciati tra Europa e Africa, nell'incanto della semplicità. Questa di La Caleta è la Gibilterra che ho amato di più.

Cosa mangiare a Gibilterra

In ambito enogastronomico è inevitabile la forte influenza spagnola, per cui soprattutto vini iberici - ma anche qualcosa dall'Africa, soprattutto dal Marocco - in abbinamento alle tapas, in particolare quelle alle Acciughe del Cantabrico, poi taglieri di Pata negra e, come dolce, il bollo de hornasso, simile all’hornazo spagnolo, immancabile nelle feste, preparato con farina, zucchero, uova, burro.

Sia pesce che carne, ma anche il cous cous marocchino e il fideos al horno di provenienza maltese, una sorta di maccheroni conditi con ragù, uova, bacon e altro, viene proposto nei locali di Gibilterra, rendendo il menu locale variegato e per tutti i palati.

Dove mangiare a Gibilterra

Vinopolis Gastrobar

Dove Europa e Africa si sfiorano: scopriamo l'insolita Gibilterra

Vinopolis Gastrobar

Piatti presentati in mini-porzioni in un ambiente piacevole. Pochi tavoli all'esterno con vista sulla piazza e buona scelta di vini e cibo.
Gauchos Steakhouse

Vinopolis Gastrobar | 30 John Mackintosh Square - Gibilterra | Tel +350 200 70201

Gauchos

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Gauchos

Vicino al mare propone ottime carni e piatti cucinati sul momento e portate anche per vegetariani. Prezzo medio alto.

Gauchos 1 Fish Market Lane |  GX11 1AA -  Gibilterra | Tel +350 200 59700

Gallo Nero Ristorante italiano

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Gallo Nero Ristorante italiano

Piatti della cucina italiana con porzioni abbondanti e gustose, in un ambiente piacevole. Piatto consigliato Fish and Chips.

Gallo Nero Ristorante italiano | 56 Irish Town, GX11 1AA - Gibilterra | Tel +350 200 70808

The Clipper

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The Clipper

Clientela fidelizzata con proposta di ottimi hamburger e nachos ed una cheesecake da provare. Sorge nella parte irlandese di Gibilterra.

The Clipper | 78 Irish Town, GX11 1AA, Gibilterra | Tel +350 200 70808

Top of The Rock Cafè - Mons Calpe Suite Restaurant 

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Top of The Rock Cafè

Unico locale in cima alla funivia, gode di una veduta unica. Servizio e qualità della cucina migliorabili, scelta dei piatti ampia.

Top of The Rock Cafè - Mons Calpe Suite Restaurant - Grotta di San Michele | Mons Calpe Suite - Cable Car Top Station, GX11 1AA, Gibilterra | Tel +350 200 12747

Gibilterra, città di grandi eventi

Gibilterra presenta un calendario di eventi ricco e molto variegato tra musica, cultura, spettacoli teatrali e di cabaret, tradizione e outdoor che copre tutto l'arco dell'anno. Per entrare a Gibilterra è necessario avere un passaporto o una carta d’identità di un Paese dell’Unione Europea,

Dove dormire a Gibilterra

Se state pianificando un viaggio a Gibilterra e cercate un luogo confortevole dove soggiornare, vi consigliamo alcune opzioni che vi garantiranno un'esperienza memorabile. Il Cominciamo dal Rock Hotel, un'icona storica di Gibilterra. Con il suo fascino vintage e le spettacolari viste sul Mediterraneo, questo hotel offre un'esperienza unica. Le camere sono confortevoli e ben arredate, il ristorante è elegante e la piscina all'aperto è perfetta per rilassarsi. Per chi desidera essere nel cuore pulsante di Gibilterra, c’è il Bristol Hotel: offre camere accoglienti e una posizione centralissima che vi permetterà di esplorare facilmente le principali attrazioni turistiche. L'hotel dispone anche di una piscina esterna per i momenti di relax.

The Eliott Hotel, situato al 2 di Governor's Parade, è, invece una scelta moderna e confortevole. Questo hotel vanta ottimi servizi, tra cui un ristorante panoramico con vista mozzafiato e una piscina sul tetto. È perfetto per chi cerca comfort e una posizione centrale. Se, invece, preferite un alloggio che vi offra maggiore autonomia, i West One Studio Apartments sono la soluzione ideale. Situati al Block 4, Eurotowers, Europort Avenue, questi appartamenti moderni e ben attrezzati sono perfetti per soggiorni più lunghi o per chi preferisce avere un angolo cottura a disposizione. La posizione è conveniente e ben collegata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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