Non è nostro costume augurare il successo a uno chef, magari sperando che ottenga l'ambita stella Michelin, ma in questo caso abbiamo la presunzione di farlo. Dopo aver pranzato in questo ristorante nel cuore di Domodossola, siamo convinti che meriti il riconoscimento che la guida rossa quest'anno ha concesso con parsimonia in Piemonte (basti pensare a locali come il Piccolo Lago a Mergozzo o il Tantris a Novara). Ma oltre alla cucina, vale la pena soffermarsi su un'altra eccellenza: Domodossola (Vb), una cittadina affascinante nel cuore della Val d'Ossola, incorniciata dalle Alpi.

La città di Domodossola vista dall'alto
Domodossola, crocevia di culture e storia
Raggiungere Domodossola è semplice: si può arrivare comodamente in autostrada da Milano o percorrendo la suggestiva strada lungo il lago Maggiore, passando per Arona, Stresa e altre perle del territorio lacustre. Da sempre crocevia di culture e commerci, la città è il cuore dell'Ossola autentica, punto d'incontro tra le sette valli ossolane. Storicamente, Domodossola è stata un passaggio obbligato per chi voleva superare le Alpi attraverso il Passo del Sempione, conosciuto anche come la Strada Napoleonica del Sempione.
Oggi la città è un punto di riferimento per la Via delle Genti, l'antico tracciato che collega Arona a Locarno, Bellinzona e al Passo del San Gottardo, un nodo viario fondamentale tra il Ticino e il Vallese in Svizzera. Questo percorso, promosso dall'Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola e dal Landschaftspark Binntal, collega la cittadina svizzera di Ernen con Baceno e Domodossola tramite mulattiere storiche.
Il popolo Walser e le sue tradizioni
Questa è anche terra dei Walser, una popolazione di origine germanica che, a partire dal XIII secolo, colonizzò le valli ai piedi del Monte Rosa. I Walser si distinsero per la loro capacità di adattarsi a un ambiente ostile, costruendo villaggi d'alta quota e preservando la loro cultura e la lingua, il Titzschu, una variante del dialetto tedesco meridionale. Per chi vuole approfondire la loro storia, è possibile visitare i musei Walser ad Alagna Valsesia, Riva Valdobbia e Rimella. Un'esperienza immersiva si può vivere anche al Divin Porcello, un ristorante tipico ossolano situato a Masera, poco fuori Domodossola, dove si possono degustare salumi e carni speciali in un'atmosfera dal fascino Walser.
Domodossola, la regina della valle
Conosciuta anche come Domo, Dòm in lombardo, Döm o z'Töm in Walser e Ël Dòm in piemontese, Domodossola è il principale centro della Val d'Ossola, situato nella piana del fiume Toce, all'incrocio tra le valli Bognanco, Divedro, Antigorio-Formazza, Isorno e Vigezzo. Il cuore della città è Piazza Mercato, con i suoi suggestivi portici quattrocenteschi e le case padronali rinascimentali.

Il centro storico di Domodossola
I capitelli scolpiti delle colonne riportano ancora oggi gli stemmi delle famiglie nobili ossolane come i De Rodis, Silva, Da Ponte e Ferrari. Il mercato settimanale del sabato ha origini antichissime: secondo una targa del 1891, la concessione risalirebbe addirittura al 19 dicembre 917, sotto il regno di Berengario I. Domodossola è stata identificata con Oksela Lepontiorum da Claudio Tolomeo nel II secolo d.C. e con Oxilla dall'Anonimo Ravennate nel VII secolo. Nei secoli ha cambiato più volte nome, fino a diventare l'attuale Domodossola.
ADHOC: una stella nella stella
Nel cuore della città, da due anni, brilla una nuova realtà gastronomica: il ristorante ADHOC, creato dallo chef Andrea Pensa. La sua è una storia fatta di passione e talento. Nato a Domodossola, a soli 15 anni ha iniziato la sua carriera all'Hotel Universal di Cervia.

Gli interni di ADHOC Restaurant
Successivamente, l'Istituto Alberghiero Rosmini lo ha selezionato per uno stage nel prestigioso Luxury Collection Hotel Cala di Volpe a Porto Cervo, dove ha lavorato per tre stagioni estive. Nel 2019 ha fatto esperienza ad Atene, nel noto ristorante Matsuhisa Nobu. Un altro momento chiave della sua carriera è stato il periodo trascorso al Ristorante Le Colonne di Santa Maria Maggiore (VB), dove ha sviluppato un profondo rispetto per la materia prima.

Andrea Pensa, lo chef di ADHOC Restaurant
Nel 2021, dopo una breve esperienza al Grand Hotel Victoria Jungfrau a Interlaken, è diventato Executive Chef e Food & Beverage Manager al ristorante gourmet dell'Hotel Stockalperturm. A soli 25 anni, con un bagaglio di esperienze maturato nei migliori ristoranti, decide di aprire il suo ristorante fine dining ADHOC nel cuore della sua città natale.
Le creazioni dello chef Andrea Pensa
L'incontro tra tradizione e innovazione prende vita nei piatti dello chef, dove le influenze acquisite al Nobu si fondono con gli ingredienti del territorio. Alcune delle sue creazioni più apprezzate includono:
- Tartare di tonno, mousse di cioccolato bianco "Valrhona" e Pan Brioche
- Tortelli di cinghiale fatti in casa, daikon e guazzetto di funghi della Valsesia
- Fagottini alla barbabietola, ripieni di mousse al gorgonzola e noci
- Petto di piccione, la sua coscia CBT, purea di topinambur e pannocchia abbrustolita
- Mousse al cioccolato al latte, gelato alla nocciola delle Langhe e croccante
1/3
ADHOC: Tortelli di cinghiale fatti in casa
2/3
ADHOC: Mousse al cioccolato al latte
3/3
Previous
Next
Un ristorante fine dining, quello del giovanissimo Andrea Pensa, che rappresenta un'autentica stella in Val d'Ossola. Sicuramente da provare.
Via G. G. Galletti 24 28845 Domodossola (Vb)
Lun-Dom 12:00-14:00, 19:00-22:00 (Mer chiuso, Gio 19:00-22:00)