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Brianza: un viaggio che non ti aspetti tra storia romana e bellezze dimenticate

La Brianza conserva preziose tracce dell’epoca romana: strade, ville, necropoli e toponimi testimoniano la romanizzazione del territorio. Città come Vimercate, Monza e Cornate d’Adda raccontano una storia millenaria fatta di commercio, cultura e sviluppo urbano, visibile ancora oggi nel paesaggio e nei ritrovamenti archeologici

di Matteo Scibilia
Responsabile scientifico di Italia a Tavola
10 aprile 2025 | 17:16
Vimercate e la Brianza: viaggio tra storia romana e bellezze dimenticate
Vimercate e la Brianza: viaggio tra storia romana e bellezze dimenticate

Brianza: un viaggio che non ti aspetti tra storia romana e bellezze dimenticate

La Brianza conserva preziose tracce dell’epoca romana: strade, ville, necropoli e toponimi testimoniano la romanizzazione del territorio. Città come Vimercate, Monza e Cornate d’Adda raccontano una storia millenaria fatta di commercio, cultura e sviluppo urbano, visibile ancora oggi nel paesaggio e nei ritrovamenti archeologici

di Matteo Scibilia
Responsabile scientifico di Italia a Tavola
10 aprile 2025 | 17:16
 

“Che schiava di Roma Iddio creò”, racconta Mameli con il nostro inno nazionale, ma la storia e le leggende questo ci hanno raccontato e questo ci hanno tramandato, da cui tutto o in parte nasce. La ricchezza dei nostri territori è tale che ormai ci sfugge la bellezza e le opportunità che abbiamo a portata di occhio e di mano, sottolineo spesso che in Francia, paese in cui viene segnalato anche laddove Napoleone è passato con il cavallo, noi dovremmo avere in gran parte dei nostri centri, soprattutto in periferia, segnali turistici e fari che illuminano i tanti siti e le tracce storiche.

Piccola deviazione sugli antichi romani, a dimostrazione, per esempio a Ornago a pochi km da Vimercate, c’è la tomba di un grande politico, statista e scrittore italiano, Pietro Verri, imparentato narra la storia con Alessandro Manzoni, o almeno un fratello di Pietro Verri, Giovanni si racconta possa essere il padre naturale di Manzoni, ma la tomba sia pure custodita presso il Santuario della Beata Vergine del Lazzaretto a pochi metri dal centro della cittadina, non è segnalata da nessuna parte.

L’eredità romana in Brianza

Gli antichi romani hanno contribuito con le loro conquiste a far nascere territori, storie e tanto altro visibile ancora oggi, anche l’agricoltura e per esempio la coltura dell’ulivo o della vite sono anche opera loro. Apparentemente anche una parte della Lombardia, nell’immaginario collettivo terra di industria e di affari deve molto al passaggio degli antichi romani che diedero impulso anche alla nascita di Mediolanum l’attuale Milano, ma è un territorio che pur non essendo una zona amministrativa, nel senso che non è una provincia ma un territorio che è l’attuale Brianza. Con l’appellativo attuale di provincia di Monza e Brianza.

Brianza: un viaggio che non ti aspetti tra storia romana e bellezze dimenticate

Il Ponte di San Rocco a Vimercate (foto: in-lombardia.it)

La Brianza è racchiusa tra le provincie di Bergamo, Lecco, Como e Milano, un aggregato di colline fra i fiumi Adda e Lambro, che incominciano ad elevarsi poche miglia al di sopra di Monza su d'una linea da Cornate presso l'Adda alla Canonica del Lambro, e terminano poco lungi da Lecco, ove sono il Monte Barro e le falde dei monti della Valsassina, che emanazione delle Alpi Rezie furono così definite da Plinio. Le tortuosità del Lambro e dell'Adda formano la Brianza, che conta venti miglia circa in lungo, dieci più o meno estesa in largo.

La romanizzazione del territorio

La romanizzazione del territorio brianzolo ebbe inizio lentamente soprattutto a partire dall'inizio del II secolo a.C., quando Roma aveva risolto a proprio vantaggio la questione cartaginese. Nell'anno 196 a.C., avvenne probabilmente l'unico scontro tra romani e "brianzoli". L'episodio fu descritto da Tito Livio al capitolo XXXIII, 36 del suo celebre libro Ab Urbe Condita. La battaglia fu la più importante e aprì le porte alla conquista della Transpadania, registrando oltre quarantamila caduti ed un notevole bottino.

La Brianza, cioè il territorio che oggi chiamiamo con questo nome, era attraversata da un confine: a sud gli Insubri e a nord i Comensi. Questo confine non è mai stato ben individuato, anche perché le tracce rimaste risalgono ad alcuni secoli dopo, in età di avanzata romanizzazione. Gli insediamenti e le tracce della romanità che si sono trovate in Brianza sono notevoli. Uno dei più grandi insediamenti riemerso alla luce è quello di Mariano Comense. Il rinvenimento ha restituito oltre ai resti degli edifici che costituivano l'antico vicus, anche una necropoli con più di 220 sepolture. A Biassono sono affiorate le tracce della villa romana di S. Andrea con una grande cisterna per la raccolta delle acque e un tesoretto con oltre 2000 sesterzi.

Monza in epoca romana

Monza, capoluogo della provincia attuale a cui dedicheremo un successivo articolo per la sua ricca storia culturale e storica molto importante, grazie anche alla presenza della Villa Reale, dell’autodromo ma soprattutto per la vita della regina longobarda Teodolinda, che fu sepolta con tutti gli onori nella Basilica di San Giovanni e più tardi traslata nel nuovo Duomo di Monza, ove è ancora, città dove fu venerata dal popolo locale come beata, anche se la Chiesa non ne ha mai confermato il culto.

Brianza: un viaggio che non ti aspetti tra storia romana e bellezze dimenticate

La Villa Reale di Monza

Monza in epoca romana è attestata come Moguntiacum (Joannes Georgius Graevius, Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae: Ligurum et Insubrum, seu Genuensium et Mediolanensium), ma altri autori segnalano il vicus di Modicia, anche se nel territorio monzese sono state rinvenute testimonianze di presenze umane molto anteriori. Monza si trovava sulla Via Aurea o Via Spluga, strada consolare romana diretta a Lecco e al passo dello Spluga.

Vimercate e il Vicus Mercati

Tracce romane molto importanti sono presenti a Vimercate: il toponimo pare derivi dal latino Vicus Mercati con il significato di "villaggio del mercato", ma c'è anche chi ritiene che il nome originario fosse Vicus Martius, cioè "villaggio sacro a Marte". Il paese fu anche chiamato per un certo periodo Vilmercato o Vimercato: probabilmente ci fu un'influenza del latino villa, infatti nelle Memorie delle guerre contra la signoria di Venezia di Cristoforo da Soldo, memorie quattrocentesche che si trovano nel tomo 21 del Muratori (Rerum Italicarum Scriptores etc. Milano, 1732), il luogo è sempre ricordato come Vilmercato; potrebbe quindi derivare da Villa mercatus e significare che già in tempi lontani era sede di scambi commerciali, ed anche una fiera agreste annuale; tuttora ospita il venerdì un frequentato mercato settimanale al dettaglio e numerose testimonianze - di tombe patrizie, lapidi, monete - rinvenute nel corso dei secoli nel sottosuolo, testimoniano con certezza la presenza di un insediamento romano a Vimercate.

Brianza: un viaggio che non ti aspetti tra storia romana e bellezze dimenticate

La chiesa di Santo Stefano a Vimercate (Mb)

Nel 1933 una necropoli del III secolo d.C. venne scoperta in prossimità di piazzale Marconi, mentre altre due tombe sono affiorate nel centro storico nel 1968 e nel 1973. Nel 1988 sono state ritrovate due are votive ed un ripostiglio di monete presso il Santuario della Beata Vergine in pieno centro, e ancora nel 1998/99 in piazzale Marconi sono state rinvenute 22 tombe con un ricco corredo funebre. Anche in Piazza santo Stefano, proprio nei pressi della stessa chiesa erano visibili fino a poco tempo fa tombe e tracce romane.

Il ruolo dell’Adda e la Via Regina

Il Ponte di San Rocco appartiene all'epoca romana, con le sue arcate del III secolo d.C. era posto sulla strada che conduceva da Milano al guado di Trezzo sull'Adda ed inseriva il villaggio nei percorsi mercantili. Tant’è che si narra che anche l’alveo del fiume Adda sia stato scavato e rinforzato dagli antichi romani che nell’avanzare verso nord, utilizzavano l’Adda quasi come fosse una superstrada per le loro imbarcazioni che raggiungendo il Lago di Como cittadina in cui è ancora visibile la presenza romana, due torri ottagonali testimoniano l’ingresso principale a Novum Comum per chi giungeva da Milano, e in genere dalla pianura padana, diretto verso Nord attraverso il lago o la via Regina e proprio attraverso il lago i romani si facilitavano nel loro cammino verso il nord.

Brianza: un viaggio che non ti aspetti tra storia romana e bellezze dimenticate

Il fiume Adda attraversa il territorio della Brianza

Dal Medioevo alle Ville di Delizia

Nel Medioevo, il più antico documento noto è il testamento di Rotperto di Agrate dell'anno 745, nel quale viene citata la Chiesa di Santo Stefano a Vimercate, santo patrono della città, organismo ad un tempo religioso ed amministrativo a capo della Pieve di Vimercate, che per secoli organizzerà la vita religiosa, economica e sociale di Vimercate e del suo vasto territorio. L'aspetto attuale della chiesa di S. Stefano è il frutto di una lunga vicenda di trasformazioni. Situata nel nucleo storico di Vimercate, la chiesa, che ha dimensioni assai rilevanti, fu eretta tra il X e l'XI secolo, forse sul luogo di più antiche fondazioni. Alla seconda metà del XII secolo risale la poderosa torre campanaria, innalzata a sud, praticamente in linea con la facciata. Contemporaneamente, Vimercate venne posta a capo del Contado della Martesana.

Brianza: un viaggio che non ti aspetti tra storia romana e bellezze dimenticate

La Villa Gallarati Scotti (foto: chateauform.com)

Il palazzo attuale sede del Municipio, con splendide sale affrescate è ora denominato Palazzo Trotti. Prende infatti il nome dalla famiglia degli ultimi proprietari, subentrati quali detentori del feudo di Vimercate nel 1739, avendo l'ultima e unica erede, Giulia Secco Borella, sposato il conte Gianbattista Trotti. Oltre al palazzo dei Secco Borella, poi Trotti, nei secoli dal XVII al XIX vennero edificate molte e stupende "ville di delizia"; tra le molte ancora presenti ricordiamo la Villa Borromeo e la Gallarati Scotti a Oreno, la Villa Sottocasa nel centro storico, la Villa Melzi-Meli Lupi di Soragna nella campagna a sud della città.

Cornate d’Adda e le ville romane

A Cornate d'Adda, l'antica Coronate dove, secondo Paolo Diacono, avvenne nel 688 la battaglia fra l'usurpatore Alachis e re Cuniperto, in località Paradiso venne rinvenuta nel 1997 una vasta area interessata da tracce di antiche fondazioni. Campagne di scavi misero in luce l'esistenza di resti di nove ambienti di una villa romana abitata dal I secolo d.C. fino alla tarda età imperiale. Sulle rasature delle strutture romane furono rinvenute tombe longobarde del V secolo.

Brianza: un viaggio che non ti aspetti tra storia romana e bellezze dimenticate

La Villa Sottocasa (foto: reggiadimonza.it)

Nel prossimo articolo che dedicheremo in maniera più approfondita alla città di Monza ed alla sua storia longobarda, ma anche di Leonardo da Vinci a Trezzo sull’Adda con le sue chiuse e parleremo anche della ricchezza gastronomica di questo territorio, in qualche maniera sempre in competizione con Milano, risotto alla milanese vs risotto alla monzese, pantramvai vs panettone, ma anche di alcune eccellenze ristorative: il Moro a Monza, il Vicomercati a Vimercate, il Pomireou a Seregno, la Sprelunga a Seveso, il ristorante Grow ad Albiate, il Derby Grill a Monza e molti altri ancora.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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