Dai cinghiali ai cormorani, in Lombardia è un'emergenza continua. In particolare per i cormorani, l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi lancia l'appello alle province: «Avviate interventi più massicci visto che sono stati effettuati solo 114 abbattimenti sui 993 consentiti dal piano di controllo selettivo iniziato l'1 ottobre 2020 e che terminerà il prossimo 15 marzo».

A causa dei cormorani, pescare in Lombardia è «praticamente impossibile»
Anche le associazioni di pescatori sono scese in campo per sollecitare interventi più massicci. «Sui laghi di Garda e Iseo e lungo i fiumi Oglio e Mincio - dice
Germano Bana dell'Anps-Associazione nazionale della Polizia di Stato - si assiste ad un'invasione di cormorani. I nostri associati non sanno più cosa fare, pescare è praticamente impossibile».
Il cormorano sta contribuendo in maniera corposa alla diminuzione drastica dello stock ittico ed è causa anche di ferimento e di patologie dei pesci. Gli agenti delle polizie provinciali hanno abbattuto fino ad ora 22 esemplari nel varesotto, 44 a Como, 48 nel lecchese e nessun esemplare nelle provincie di Bergamo e Brescia. «Sono troppo pochi - dicono in Regione - solo il 10% dei capi censiti in tutta la Lombardia».
Altro problema (non secondario): gli abbattimenti possono essere effettuati solo dalle guardie autorizzate. Al Pirellone si sta lavorando per ampliare la platea: è stata infatti costituita una commissione per esaminare le richieste dei cacciatori che si candidano per il rilascio della abilitazione al controllo selettivo del cormorano. A disposizione vi è anche uno stanziamento di oltre un milione di euro per l'acquisto di mezzi e attrezzature. «Adesso Province - conclude Rolfi - datevi una mossa!».